Bari – Sofocle – Trachinie – Micaela Esdra. Regia di Walter Pagliaro
15 Novembre 2024-19:00-1 Dicembre 2024-21:00
Dal 15 novembre all’1 dicembre in
Vallisa di Bari
per la stagione di Diaghilev
«Trachinie»
tormenti e angosce di una donna tradita dal suo eroe
La tragedia di Sofocle
con Micaela Esdra
e la regia di Walter Pagliaro
La sconvolgente tragedia di Sofocle «Trachinie», nella traduzione di Salvatore Nicosia, va in scena dal 15 novembre all’1 dicembre (tutti i giorni, tranne il lunedì) nell’Auditorium Vallisa di Bari per la stagione Teatro Studio sostenuta da Ministero della Cultura, Regione Puglia e Comune di Bari e organizzata dalla Compagnia Diaghilev, che coproduce l’allestimento con l’associazione Gianni Santuccio.
Firma la regia dello spettacolo Walter Pagliaro, tra i maggiori esperti in Italia di teatro antico, coadiuvato nella messa in scena dallo scenografo Gianni Carluccio e dalla costumista Annalisa Di Piero.
Sofocle aveva previsto che un solo interprete si alternasse nei due personaggi principali, cosa che fa Micaela Esdra indossando i panni dei due protagonisti della tragedia, in cui Deianira, in attesa del marito Eracle di ritorno dall’ultima impresa guerresca, tenta di riconquistare il consorte con un filtro, ma suo malgrado lo avvelena rendendolo folle di dolore e vendetta.
A completare il cast, Elisabetta Arosio (che interpreta la nutrice, il messaggero e il vecchio), Fabrizio Amicucci (Lica), Fabio Maffei (Illo e Iole) e, infine, Cristina Maccà e Valeria Cimaglia (prima e seconda Corifea).
«Forse la meno nota di Sofocle, Trachinie è sicuramente la più sorprendente», racconta Pagliaro, introducendo la figura di Deianira.
«Non un’eroina come Antigone o Elettra, ma una donna apparentemente comune: potremmo definirla oggi, una madre di famiglia».
Insomma, una moglie che aspetta da quindici mesi il ritorno del marito, ma che durante questa lunga assenza non ha smesso di indagare sui pericoli connessi a una così misteriosa lontananza.
«Infatti anche lei, come Edipo – spiega il regista – è turbata da enigmi e ambigui oracoli che si sforza di interpretare».
Dai primi versi del dramma si apprende che tutta la vita di Deianira è stata la dolorosa, sottomessa attesa di un uomo inafferrabile e incontenibile, brutale e infedele, rovinoso e salvifico al tempo stesso.
«Parliamo della compagna di un uomo pazzesco, così impegnato a ripulire il mondo dai mostri da diventare egli stesso un mostro», dice Pagliaro.
Quando la tragedia comincia, Eracle il semidio, sta per tornare al termine delle sue dodici fatiche, ma si fa precedere da una prigioniera bellissima, Iole, che sembra poter assumere nella casa il ruolo di una nuova sposa.
Prenotazioni al numero 333.1260425.
Biglietti online sul circuito Vivaticket.