Capurso (Ba) – “Pierrot era donna” alla Biblioteca D’Addosio
21 Novembre 2024
Nuova tappa per
“Pierrot era donna”
il 21 novembre, h. 19:00
alla Biblioteca Comunale Giuseppe D’Addosio
di Capurso
In scena la performance di danza New Butoh
sulle musiche di Livio Minafra
A seguire sarà presentato libro di
Joseph D’Ingeo e Mimma Di Vittorio
che riscrive liberamente la storia di un personaggio mutandolo in emblema di fluidità di genere
Prosegue il viaggio del progetto “Pierrot era donna” alla Biblioteca Comunale Giuseppe D’Addosio di Capurso.
L’interrogativo da cui partire è sempre lo stesso: E se Pierrot fosse stato una donna?
A trasformare l’ipotesi suggerita da questa domanda in un’affermazione ci ha pensato, infatti, un libro, a cura di Mimma Di Vittorio, pubblicato per Timoteo Edizioni, casa editrice fondata dal musicista Livio Minafra, autore della prefazione.
Il progetto, intitolato “Pierrot era donna”, nato in pieno covid dalla voglia di sperimentare del fotografo Joseph D’Ingeo e dalla ricerca coreografica di Mimma Di Vittorio, si è tradotto nel tempo in una pubblicazione, che sarà presentato a Capurso nell’ambito della rassegna “Il libro parlante”.
A dialogare con gli autori ci sarà, per l’occasione, in veste di moderatrice la giornalista Elena De Natale.
Nel corso della serata, che si aprirà con una performance di danza New Butoh a cura di Mimma Di Vittorio, interverrà, oltre alla danzatrice e D’Ingeo, anche Livio Minafra, musicista e compositore che ha collaborato al progetto curandone le musiche.
“Pierrot era donna”, firmato da Di Vittorio e D’Ingeo ruota intorno a due maschere veneziane di Pierrot, da cui è scaturita spontaneamente la trama sinuosa, tumultuosa, ma anche intima, di un racconto per immagini, fortemente ispirato alla danza New Butoh di Sayoko Onishi.
Terzo attore in gioco per questo progetto, accanto a Mimma Di Vittorio e Joseph D’Ingeo, è Raffaella Tiziana Giancipoli che ha tessuto un racconto affidato alle parole tramutando in verbo il dialogo interiore di Pierrot.
Così, 500 anni dopo, questo personaggio sopravvive e si trasforma (o riuvela?) poiché in ognuno di noi c’è un Pierrot che non è quasi mai ciò che appare.
Il libro è dunque un racconto di immagini e parole in cui il fotografo, partendo dal nero, ha introdotto, lentamente, la luce sulla scia delle tecniche di Caravaggio.
L’impaginazione e la grafica del libro sono state curate, inoltre, da Michele Cosola – Selecta Matera.
INGRESSO LIBERO
Info. 3773872180