La Compagnia Xe diretta da Julie Ann Anzilotti presenta in prima mondiale Variazioni su Giona con una tournée in Messico.
Due repliche rispettivamente al Teatro Macedonio Alcalá di Oaxaca de Juárez e al Foro Antonio Lopez Mancera – CENART di Città del Messico.
Variazioni su Giona è la seconda riflessione danzata ispirata al libro del profeta Giona dalla Bibbia.
Lo spettacolo, presentato il 28 gennaio 2023 al Teatro Comunale Niccolini di San Casciano Val di Pesa (FI), dove la Compagnia Xe è in residenza, si inserisce nel più ampio progetto Giona e la balena e si propone come la seconda tappa del lavoro …ti sembra giusto adirarti così?, presentato durante la stagione 2021/2022 dello stesso Teatro Niccolini.
Il Libro di Giona dell’Antico Testamento, già fonte di ispirazione per scrittori celebri, da Collodi a Melville, diventa riflessione danzata con Variazioni su Giona, con coreografia di Julie Ann Anzilotti su musica appositamente composta da Steven Brown, fondatore del gruppo cult Tuxedomoon, in collaborazione con il trombettista Luc Van Lieshout.
Le scene sono di Tiziana Draghi, i costumi di Loretta Mugnai e la scultura da testa di Monica Sarsini; in scena i danzatori Paola Bedoni e Giacomo Graziosi.
Durante la replica al Teatro Macedonio Alcalá di Oaxaca la musica sarà eseguita dal vivo da Steven Brown e Luc Van Lieshout.
Perché Giona oggi:
“E’ un Libro illuminante sulla tendenza dell’uomo a voler sempre giudicare e puntare il dito verso gli altri, che è molto attuale.
La fragilità di Giona mi è risultata da subito simpatica e vicina. Ho trovato molto umano il suo personaggio: benché fosse coraggioso, un profeta, un uomo di Dio, aveva anche delle piccolezze e dei lati infantili che mi avvicinavano a lui.
Anche quando Giona si commuove per il ricino che nasce in una notte e il giorno seguente si secca è qualcosa che succede a tutti noi: proviamo una forte emozione di fronte a un evento della natura del quale noi non siamo in alcun modo artefici.
D’altra parte, abbiamo difficoltà a sentire una vera compassione per le sofferenze di altri esseri umani.
La musica è intesa come paesaggio sonoro: sia la musica che il silenzio sono entrambi legati all’intimità del personaggio, ai suoi sentimenti portati in scena dai due danzatori Paola Bedoni e Giacomo Graziosi.
La scena prende ispirazione da alcuni dipinti del pittore russo Nicolas de Staël (1914-1955) che riguardano il cielo, la terra e il mare.
L’impianto visivo si avvale della collaborazione dell’artista e videomaker Francesco Margarolo che ha realizzato i video proiettati sull’elemento scenografico.” Julie Ann Anzilotti.