l’Editoriale.
L’Accademia Tadini di Lovere (Bg) si appresta ad ospitare, per la novantasettesima volta, la rassegna concertistica che negli anni si è affermata come uno degli eventi più prestigiosi del territorio del lago d’Iseo.
La nuova edizione prenderà il via sabato 10 febbraio: anche quest’anno gli appuntamenti (sei, in programma fino al 6 aprile) si annunciano di grande interesse e qualità e verranno ospitati nell’ottocentesco Salone dei Concerti, caratterizzato da un’acustica eccellente, recentemente restaurato e ora riscaldato.
Salone dell’Accademia Tadini
Sottolinea il maestro Claudio Piastra, direttore artistico della manifestazione: «La rassegna dell’Accademia Tadini gode di un prestigio unanimamente riconosciuto, dovuto alla lunga storia di concerti che hanno visto la partecipazione di alcuni fra i maggiori artisti degli ultimi cento anni.
Proprio nel solco di questa gloriosa tradizione vogliamo continuare a offrire al nostro pubblico progetti di elevato spessore culturale».
Umberto Petrin e Giovanni Fontana
Aggiunge Vanessa Rossi, presidente dell’Associazione Tadini: «Anche quest’anno l’Associazione Tadini, in collaborazione con la Fondazione Tadini che ci ospita nella sua affascinante Sala dei Concerti, vuole offrire agli appassionati sei date di altissimo livello.
Come ogni anno, abbiamo selezionato artisti di fama internazionale che garantiscono la qualità che da quasi un secolo caratterizza la nostra rassegna».
Il cartellone si propone di ricreare idealmente quel contesto di alto intrattenimento che si respirava nella Lovere ottocentesca, capace di guardare al passato ma anche ai nuovi stili musicali.
Claudio Piastra
Tra i protagonisti della 97a edizione spiccano l’attore Fabio Testi, che si esibirà insieme al duo Maffizzoni-Candeli;
il baritono Alessandro Corbelli, accompagnato dalla pianista Elisabetta Sepe;
Andreas Frölich
il pianista tedesco Andreas Frölich; il violinista Davide Alogna in duo con il pianista Giuseppe Gullotta;
il jazzista Umberto Petrin, autore di una singolare performance con il poeta Giovanni Fontana;
infine, per l’evento di chiusura, il mondo classico incontrerà il jazz nell’omaggio al compositore francese Claude Bolling, a cura di Giuseppe Nova, Claudio Piastra, Simone Pagani, Luca Garlaschelli e Massimo Melillo.