giovedì, 21 Novembre, 2024 2:36:19 PM

Rock, mon amour

di Valeria Cristiano.

Rock, non solo un genere musicale, ma un mezzo di unione, di condivisione, un modo di vibrare insieme per milioni di cuori: questa la portata di questa musica.Nata negli anni ’50 – ’60 in America e Regno Unito, è una evoluzione del rock and roll ma presenta influenze derivanti dal blues, dal country, dal folk, e si è spesso “contaminato” col in jazz. Si può ben dire che il rock sia il “luogo” musicale in cui si sono incontrati praticamente tutti gli stili e le culture. Creatività all’ennesima potenza che viene realizzata con chitarra elettrica, batteria, basso elettrico e voce, cui si sono aggiunti di volta in volta armoniche, ottoni, a volte intere orchestre. Un esempio? Il meraviglioso “Concerto Grosso per i New Trolls” in cui la formazione italiana nel 1972 ha realizzato una fusione fra rock e musica classica. Negli anni ’70, proseguendo il filone folk delle canzoni di protesta, il rock è diventato espressione della rivolta giovanile contro il consumismo ed il conformismo. Una rivoluzione culturale in fieri durante concerti e manifestazioni, il cui punto più alto è stato forse il concerto di Woodstock, che ha visto la partecipazione di migliaia di giovani.

Janis Joplin (1943-1970).

La rivoluzione culturale.

Mentre il vento del rinnovamento e della rivoluzione culturale giovanile soffiava senza sosta da una costa all’altra dell’oceano, in Inghilterra si affermavano i Beatles. Un fenomeno epocale, numeri mai visti prima, una partecipazione collettiva incredibile. Per dare un dato, la puntata dell’”Ed Sullivan Show” in cui furono ospiti i Beatles venne vista da 73 milioni di persone. Un’epoca straordinaria. In America Elvis Preasley, Jimi Hendrix e Janis Joplin, ma anche Bob Dylan, futuro Nobel, e Joan Baez; dall’altra parte dell’oceano i Beatles e i Rolling Stones, gli Animals, e poi i Genesis e tanti altri da non poterli elencare… La musica rock è stata la colonna sonora delle manifestazioni contro la guerra in Vietnam ma è stata anche la compagnia degli americani che la combattevano sul fronte. Protagonista fu il cosiddetto rock psichedelico. La psichedelia inizialmente era associata alla sperimentazione artistica stimolata dall’assunzione di sostanze, e principalmente da una nuova droga sintetica, l’Lsd, che provoca un’alterazione della percezione e quindi della coscienza. La nuova sostanza venne testata da psicologi e scrittori, che ritenevano potesse essere utilizzata per comprendere meglio la realtà. Su questi esperimenti venne prodotto un film, “Stati di allucinazione”, con William Hurt protagonista, che fa ben capire il desiderio di conoscenza presente in quelle sperimentazioni.

Bob Dylan (1941).

Da New York a San Francisco.

Negli Stati Uniti sorgevano nuovi movimenti culturali di cui erano protagonisti scrittori, poeti, pittori, oltre naturalmente ai musicisti. Dal Greenwitch Village di New York a San Francisco, nascevano comunità di giovani attratti dalle filosofie orientali, sperimentatori di nuove modalità di vita personale e collettiva, che rifiutavano consumismo e capitalismo ed utilizzavano abitualmente sostanze. Eccentrici e colorati, i giovani erano portatori di un profondo rinnovamento culturale. Dal punto di vista musicale spiccava Janis Joplin, per la sua anima blues e le eccezionali doti canore; i Jefferson Airplane e i Grateful Dead, altri punti di riferimento in questo tipo di musica. Nel giro di poco tempo il movimento hippie, dopo aver trovato riscontro in gran parte dei giovani americani, venne abbracciato in Europa dai Beatles, che con l’album SGT. Pepper’s Lonely hearts Club band rivoluzionarono completamente la propria produzione artistica, sperimentando nuove sonorità e accogliendo la nuova corrente di pensiero; il disco con il suo successo consacrò la nuova musica a livello commerciale grazie all’incredibile successo di pubblico e di vendite.

Joan Baez (1941).

Protagonisti del rock.

Contemporaneamente a New York si affermavano altri grandi protagonisti del rock: Frank Zappa, Tim Buckley e Captain Beefheart, seguiti dai Velvet Underground con Lou Reed e John Cale. Proprio i Velvet collaborarono con Andy Warhol raggiungendo un enorme successo di critica e di pubblico. Altro indimenticabile gruppo i Doors. Gli anni ’70 si aprirono con una serie di morti fra gli artisti che di fatto costituirono uno spartiacque nel mondo del rock. I lutti si aprirono con la morte di Brian Jones dei Rolling Stones, una morte mai chiarita; Jimi Hendrix, morto a settembre 1970 per droga e Janis Jopin a ottobre 1970, sempre per la stessa causa. Nel luglio 1971 morì poi Jim Morrison dei Doors. Una serie di morti che hanno privato il mondo di grandi talenti, ma non hanno levato forza alla musica rock. Magari il rock psichedelico non ha avuto altri esponenti, ha perso forza e significato, ma altri esponenti hanno preso piede e conquistato i cuori. Basta pensare a Bruce Springsteen…

Frank Zappa (1940-1993).

Trasformazione dei movimenti culturali.

E’ cambiato il mondo, quella rivoluzione culturale ha esaurito il suo compito e come tutti i movimenti culturali si è trasformato in altro. Di conseguenza è cambiata anche la musica. Ma la music rock non è finita. I giovanissimi di oggi ascoltano la stessa musica che abbiamo ascoltato da ragazzi e anche senza il valore collettivo portato dalla storia di quegli anni, amano i protagonisti di allora e la loro musica. Unione dei cuori e delle anime, capace di far vibrare all’unisono milioni di ragazzi in tutto il mondo. Non si è mai verificato, né prima né dopo, un fenomeno della stessa portata. Cosa si prova quindi ascoltando musica rock? Innanzitutto c’è un discorso fisico: ascoltare musica, di qualsiasi genere, provoca un cambiamento nelle onde cerebrali, che diventano “theta” e sono contraddistinte da una apertura inconscia. Abbandoniamo quindi il piano della razionalità, che è probabilmente il più limitato a nostra disposizione, per entrare in un livello di connessione diverso. Jung parlava di inconscio collettivo per indicare un piano di interconnessione generale, che non conosce distacchi temporali e spaziali. Da queste immersioni nelle onde theta ritorniamo carichi di energia e probabilmente di ottimo umore. La musica rock è vitalità, gioia, significato, storia, arte. Tutta da ascoltare, tutta da godere.

Valeria Cristiano.

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