giovedì, 19 Dicembre, 2024 12:58:22 AM

Bari – Successo al Circolo Unione per la Nuova Accademia Civera

di Nunzio Sfrecola.

A partire da questa volta, la Nuova Accademia Civera arricchisce le serate anche con allieve, sotto la guida del M° Mario Valentino Scarangella, di Pratica Pianistica.

Un nuovo appuntamento della Nuova Accademia Civera del M° Scarangella, infatti, ha visto gremito il Salone delle Muse, sede del Circolo Unione, al primo piano del Teatro Petruzzelli.

Ci sono buoni motivi per assistere alle manifestazioni della Nuova Accademia Civera: la indiscutibile qualità delle performance degli allievi del Conservatorio barese e l’eleganza del Salone, la cui scelta da parte del maestro Scarangella non è mai casuale.

Ma veniamo, dunque, al concerto che ha avuto per protagoniste alcune allieve del Conservatorio di Bari.

Domenico Cimarosa (1749-1801)

La serata è stata aperta dallo stesso Scarangella che ha interpretato al pianoforte, con la consueta padronanza, quattro sonate di Domenico Cimarosa, un compositore italiano vissuto nella seconda metà del 1700 e considerato un esponente di spicco del Classicismo nonché uno dei maggiori rappresentanti della scuola musicale napoletana.

Dopo questa breve introduzione pianistica, il concerto è entrato nel vivo con una novità di cui si accennava in apertura di articolo: infatti Scarangella ha fatto esibire, per la prima volta, non solo allievi delle varie classi di violino, ma anche suoi allievi di Pratica Pianistica, essendo egli docente di questa materia nel Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari.

Così la prima ragazza, Letizia Lauta, si è esibita, in questa occasione, non come violinista, ma come pianista proponendo all’attento pubblico il Minuetto in sol maggiore dalla Sonata Hob. XVI G1 di F. J. Haydn e il Preludio in do maggiore BWV 939 di J. S. Bach.

Anche in qualità di pianista, la Lauta ha dato ottima prova dimostrando una grande abilità e musicalità sulla tastiera meritando, alla fine, sinceri e convinti applausi.

E’ stata poi la volta di un’altra violinista, anche lei già conosciuta dal pubblico della Nuova Accademia Civera.

Stiamo parlando di Angela Zingaro che ha affrontato l’Allegro dal Concerto in la minore BWV 1041 di J. S. Bach per violino e orchestra, eseguito nella versione per violino e pianoforte.

I due strumenti hanno dialogato dimostrando una perfetta intesa e unità di intenti. Bach non è mai facile, ma la Zingaro ha saputo superare la prova con notevole capacità tecnica e sensibilità interpretativa sotto la sicura guida al pianoforte di Scarangella.   

Sabrina Di Maggio, che fa ora parte dell’Orchestra Cherubini diretta da Riccardo Muti, presentando la Partita per violino solo BWV 1004 di Bach, ha anch’ella dato un’ottima prova dimostrando le sue elevate capacità anche nel repertorio senza accompagnamento.

E’ stata, infatti, impeccabile per interpretazione, precisione tecnica e pulizia del suono, confermando una volta di più il suo talento.

Inoltre si è cimentata, nel corso della serata, anche con un autore più moderno, Pablo de Sarasate, proponendo “Danza andaluza” e “Zapateado”, dalle Danze Spagnole.

Anche qui la Di Maggio è stata più che convincente passando con disinvoltura dal Barocco di Bach al Romanticismo di de Sarasate.

La Nuova Accademia Civera ama anche il canto lirico e per questo, durante il concerto, abbiamo potuto ascoltare arie tratte da opere di Giacomo Puccini (di cui quest’anno ricorre il centenario della morte) e di Giuseppe Verdi.

Il soprano Anna Chiara Di Chio ha, per l’appunto, deliziato il pubblico con due arie, “O mio babbino caro” (da Gianni Schicchi, opera in un atto di Puccini) e “Quando men vo’” (da Bohème, sempre di Puccini).

Di Giuseppe Verdi, invece, “Caro nome” (dall’opera Rigoletto). In entrambi i casi, la Di Chio ha messo in evidenza un’ottima vocalità e capacità artistiche notevoli che le rendono agevole la gestione dei differenti repertori nonché dei diversi registri vocali.

Il concerto si è infine concluso con un altro brano di de Sarasate, “Zingaresca”, eseguita al violino da Maddalena Moramarco.

Promettente violinista, accompagnata al pianoforte da Mario Valentino Scarangella, ha interpretato con sicura padronanza e precisione questo brano considerato pezzo di bravura per la presenza all’interno di esso di passaggi virtuosistici.

Un successo meritato, dovuto anche al sold out raggiunto in pochi giorni, si può dunque definire questo concerto, dove il pubblico, entusiasta, ha riservato ad ognuna delle ragazze calorosi e sinceri applausi.

Grande soddisfazione, ovviamente, anche da parte delle giovani musiciste che hanno visto apprezzato il loro impegno nello studio quotidiano dello strumento, impegno che, tra l’altro (è bene precisarlo), ha reso possibile che il programma fosse eseguito interamente a memoria, cosa essenziale per ogni solista.

Nunzio Sfrecola.

 

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