giovedì, 21 Novembre, 2024 2:04:43 PM

Bari – Presentata la XVI edizione del festival Anima Mea

È stata presentata nella sala giunta del

Comune di Bari, la XVI edizione del festival

Anima Mea.

All’incontro sono intervenuti l’assessora alle Culture del

Comune di Bari, Paola Romano,

e, in rappresentanza dei Comuni di Andria

e Sannicandro di Bari,

tra le località coinvolte nella programmazione,

rispettivamente gli assessori Daniela Di Bari

e Gianfranco Terzo, oltre al compositore in residence di

Anima Mea, Gianvincenzo Cresta,

che ha fatto le veci del direttore artistico,

Gioacchino De Padova, assente per motivi di salute.

Orchestra Vespres d’Arnadí. Ph. Petra Hajska

Presenti per il festival anche il curatore della scena, Carlo Bruni, e l’attrice Nunzia Antonio, che ha introdotto l’incontro leggendo un passo da «Atti Umani» della scrittrice premio Nobel per la letteratura 2024, Han Kang.

Han Kang

«Siamo felicissimi di ospitare nella sala giunta di Palazzo di Città la presentazione della XVI edizione di Anima Mea, che coinvolge non solo la Città di Bari ma anche i Comuni di Andria, Palo del Colle, Minervino Murge e Sannicandro di Bariha detto Paola Romano – .

Non è un caso, ma il frutto di una scelta che risponde alla nostra idea di vivere l’area che amministriamo come un unico grande territorio, coltivando relazioni e possibilità.

La cultura, che per sua natura è lo strumento ideale per costruire ponti, ci aiuta a raggiungere questo obiettivo di intendere e declinare le politiche culturali secondo un’idea di area integrata ».

Dani Espasa

«Il festival Anima Mea – ha spiegato Gianvincenzo Cresta non è un luogo per pochi, ma mette insieme più soggetti, più città, più ensemble.

È un laboratorio di idee che non rincorre la cultura dell’evento, perché nell’arte è l’offerta che fa la domanda.

La qualità della proposta musicale è di altissimo livello e non prevede una chiusura della programmazione nel recinto della musica antica, ma anche incursioni nella nuova musica, ma sempre in rapporto con il passato ».

Dani Espasa dirige l’Orchestra Vespres d’Arnadí

Al festival Anima Mea, 9 diverse produzioni in 19 concerti in programma dal 18 ottobre al 6 dicembre tra Bari (chiesa di Santa Scolastica), Andria (chiesa di Sant’Anna), Bisceglie (Vecchie Segherie Mastrototaro), Minervino Murge (Sacello della Cattedrale), Palo del Colle (chiesa del Purgatorio) e Sannicandro di Bari (Scuderie del Castello).

Marta Infante

«Una relazione non storiografica, quanto emotiva e sentimentale, che abbiamo cercato nello stile concertato di Monteverdi e nel Cantar alla Viola, prassi esecutiva, tutta italiana, del primo Cinquecento», spiega il direttore artistico Gioacchino De Padova.

Luca Guglielmi

Nelle parole della scrittrice Adania Schibli,

autrice del romanzo «Un dettaglio minore»

sull’esodo dei palestinesi del 1949,

Anima Mea accende una luce sul presente,

quello che non può prescindere da ciò che è stato,

e introduce il doppio concerto inaugurale in programma a Bari (18 ottobre)

e Palo del Colle (19 ottobre),

dove in arrivo dalla Spagna il mezzosoprano Marta Infante

e l’Orchestra Vespres d’Arnadí

diretta al cembalo da Dani Espasa.

Gaetano Nasillo

Ancora venti di guerra spireranno dalla prosa della scrittrice sudcoreana premio Nobel 2024, Han Kang, che in «Atti umani» ha raccontato la carneficina mai veramente narrata in Occidente del colpo di Stato di Chun Doo-Hwan del 1979.

Vicenda scelta per introdurre il concerto «Il tempo della voce» in programma a Bari (28 ottobre), luogo d’incontro del sodalizio artistico internazionale tra l’ensemble vocale Musicatreize di Marsiglia e l’ensemble di strumenti storici Orfeo Futuro diretti da Roland Hayrabedian.

Nicolò Balducci

Mondo dei vivi e dei morti s’incontrano nel capolavoro di

Isabel Allende «La casa degli spiriti»,

preludio alla poesia in musica tra due mondi di

«Canto de amor y ausencia»,

progetto tra Barocco e i Beatles, Arcadelt

e la tradizione argentina, che

Luciana Elizondo (canto e viola da gamba)

e Juanco Francione (arciliuto, chitarra e charango)

propongono a Palo del Colle (6 novembre),

Bisceglie (7 novembre)

e Sannicandro (8 novembre).

Musicatreize. Ph. Olivier Monge

I limiti delle immagini nelle sofferenze della guerra sono stati raccontati da Susan Sontag in «Davanti il dolore degli altri», ouverture letteraria al concerto «In universa terra» avente come fulcro il madrigale rappresentativo «Il combattimento di Tancredi e Clorinda».

Roland Hayrabedian. Ph. Olivier Monge

Un concerto con l’installazione video di Davide Marrone che vede in scena a Bari (12 novembre), Palo del Colle (13 novembre) e Bisceglie (14 novembre) il soprano Valeria La Grotta, il contraltista/tenore Alessandro Giangrande e il tenore Massimo Lombardi con l’Ensemble Orfeo Futuro diretto al cembalo e all’organo da Luca Guglielmi.

Roland Hayrabedian. Ph. Olivier Monge

I bambini e la guerra sono stati raccontati da Rosella Postorino in «Mi limitavo ad amare te», prologo al concerto di Gaetano Nasillo e Sara Bennici (violoncello) con Luca Guglielmi (clavicembalo) sulla produzione di tre grandi violoncellisti-compositori italiani del Settecento, Stefano Galeotti, Carlo Graziani e Luigi Boccherini, proposta di Anima Mea per Sannicandro (15 novembre), Bari (16 novembre) e Palo del Colle (17 novembre).

Sara Bennici

E con Gaetano Nasillo, affiancato dall’Ensemble Orfeo Futuro ancora diretto da Luca Guglielmi, il violoncello verrà ulteriormente esplorato per andare alle origini del concerto solistico a Bari (20 novembre), Bisceglie (21 novembre) e Sannicandro (22 novembre), dove gli appuntamenti verranno introdotti da un racconto di Anis Ghamineh su cos’è Gaza oggi.

Carmela Osato

Ancora perle del barocco con il controtenore Nicolò Balducci e un grande del flauto dolce, Dan Laurin, che con l’Ensemble Orfeo Futuro esplorano a Minervino (24 novembre) e Andria (chiesa di Sant’Anna) le musiche del cantante castrato e compositore Filippo Finazzi accanto alla produzione del pugliese Domenico Sarro, di Georg Philip Telemann e di Giuseppe Porsile.

Antonia Salzano

Una rarità è rappresentata dallo Stabat Mater a due voci del compositore salentino del Settecento Pasquale Cafaro, autore di riferimento del concerto che a Bari (29 novembre) avrà come protagonisti Carmela Osato (soprano), Antonia Salzano (contralto) e Orfeo Futuro per la direzione di Pierfrancesco Borrelli.

Pierfrancesco Borrelli

Anima Mea chiuderà ad Andria (6 dicembre) con «Lux Fortunae», omaggio ai mottetti del genovese Giovanni Antonio Guido vissuto tra Sei e Settecento con l’Ensemble Orfeo Futuro e voce solista Angelica Disanto (soprano).

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