mercoledì, 4 Dicembre, 2024 7:55:45 PM

Bari – Velia Minutiello – “Quel che vale nel tempo”

ARTI LIBERE – LE RECENSIONI

Nella società adierna, fortemente gerarchizzata e caratterizzata dalla competizione e dalla prevaricazione per raggiungere il potere, che ruolo ricopre la donna nell cultura e nel rapporto con il mondo maschile?

Questo testo nasce dall’esigenza di avere un quadro d’insieme della posizione e relativa evoluzione della donna nella società, nella cultura e nel rapporto con il maschile.

La finalità è quella di un recupero culturale e storico di radici di Gilania, cioè di un modello equilibrato di rapporti non solo con l’altro sesso, con l’altro come individuo, ma anche con la natura, le cose, le istituzioni, con la vita tutta.

Oggi viviamo in una società fondata prevalentemente sulla competizione, la violenza, la prevaricazione finalizzata al “potere” di solito quello maschile, una società gerarchizzata, basata sulla paura, la violenza, dove non c’e posto per la condivisione, fratellanza, l’accoglienza, l’Amore.

Una cultura in cui la donna rimane in una posizione subordinata e discriminata e sempre in pericolo di vita, nonostante rappresenti il tessuto connettivo di ogni società.

Velia Minutiello

Chi si occupa dei bambini?

Dei vecchi, dei disabili, dei malati in casa e fuori?

Chi se non le donne!!

La domanda che viene spontanea è: “E’ stato sempre così nella storia dell’Umanità oppure quel “paradiso terrestre “ di cui tanto ci hanno parlato, ci racconta di un tempo diverso nella nostra condizione umana?”.

Un tempo in cui non vi erano guerre, sopraffazioni di un genere sull’altro, un tempo in cui donna e uomo perseguivano principi di sacralità e amore per la vita.

Un tempo in cui la Grande Dea esprimeva il concetto della religione della “Madre Terra” nutrice di tutto, grembo accogliente di tutte le forme di vita e anche artefice e depositaria della morte.

Così il femminile per millenni è stato considerato nella sua potente sacralità.

Tutto ciò ci viene confermato dai ritrovamenti di numerosi reperti archeologici risalenti fino a 30.000 anni fa, che studiosi come l’archeologa Maria Gimbutas e la storica Riane Eisler ci hanno fatto conoscere raccontandoci di un modello di civiltà più armonica, a cui forse oggi potremmo attingere prendendone gli aspetti più interessanti riguardanti i valori umani, pur mantenendo i progressi raggiunti.

Confucio diceva:

”Se vuoi infiuenzare il futuro, studia il passato”.

Ancora oggi sopravvivono modelli per vari aspetti gilanici in alcune culture della nostra civiltà, pensiamo ai Moso in Cina, ai popoli del Minangkabau nell’isola di Sumatra, ad alcune tribù d’indiani d’America, e tanti altri. Cambiare si può!!

Velia Minutiello: Quel che vale nel tempo

Les Flaneurs Edizioni

Collana Sorbonne

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