di Mariagrazia Veccaro.
“L’altra strada del Tempo” è un romanzo breve ma intenso che, coniugando fisica quantistica ed ecopacifismo, ipotizza risoluzioni futuribili contro la distruzione dell’Uomo e della stessa Terra che lo nutre.
L’opera si inquadra perfettamente nella narrativa sui cambiamenti climatici che, come sottoinsieme specifico della letteratura ecologica, si occupa con più frequenza del riscaldamento globale antropogenico (AGW) implicitamente colpevole degli attuali mutamenti e disastri ambientali.
Coniugando il moderno pensiero scientifico su questo tema alle pennellate fantascientifiche (ora con deviazioni utopistiche ora distopiche) la climate-fiction (cli-fi) sta acquisendo, infatti, sempre più un ruolo prominente nella letteratura di genere, come testimoniato dai surreali e apocalittici paesaggi ballardiani bruciati dalla siccità causata dell’inquinamento industriale che fanno da scenografia alla trilogia di ”Oryx e Crake”, “L’anno del Diluvio” e “MaddAddam” di Margaret Atwood o nella prolifica produzione di Kim Stanley Robinson (“Il mistero per il futuro”, “New York 2140”, etc).
Come per il Michael Beard di “Solar” di Ian McEwan che si imbatte in un segreto che potrebbe salvare il pianeta, anche Angelica, la protagonista di “L’altra strada del Tempo”, entra in contatto con un gruppo di scienziati che è forse approdato a una scoperta copernicana sorprendente pronta a far espiare l’umanità dai suoi vizi di forma.
L’idea inoltre di Velia Minutiello di ancorare la speranza di costruire un futuro fiorente per l’Umanità basato su stili di vita cooperativi piuttosto che competitivi attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate animate dalle ricerche e dalle scoperte di fisica quantistica ben la avvicina al «realismo aumentato» di “Qualcosa è là fuori” di Bruno Arpia e “Exodus” di Julie Bertagna, romanzi che hanno permesso ai lettori di riflettere con spirito critico sul tema della sostenibilità prossima ventura.
L’opera è ambientata, poi, proprio nel 2018, anno che secondo l’antropologo Amitav Ghosh nel saggio “The Great Derangement. Climate Change and the Unthinkable” (trad. “La grande cecità”, Neri Pozza) è da considerare il vero momento di svolta per la cli-fi a seguito di numerosi eventi climatici estremi (gli incendi in California, le inondazioni in India, una successione di uragani devastanti e la mancanza di precipitazioni in Italia) ovvero di catastrofi mondiali tangibili ma inesorabili che il premio Pulitzer Richard Powers in “The Overstory” (trad. “Il sussurro del mondo”, La Nave di Teseo) ha per primo messo a confronto con la brevità dell’esistenza umana e la lunga ma ormai dolorosa vita degli alberi.
Breve sinossi
A un anno dall’aridità e dalle vampe di una siccità nazionale deturpante, l’estate del 2018 si annuncia con una pioggia rigenerante e benigna in Valle d’Itria, verde territorio murgiano scelto come buen retiro da una manciata di anni dai coniugi Ansaldi.
La coppia si rapporta all’emergenza climatica da due prospettive apparentemente divergenti: Luca, climatologo costantemente dedico a monitorare e controllare le trasformazioni del clima sulla Terra, studiandola scientificamente, la giornalista freelance Angelica, dall’inesauribile curiosità e dai furori sessantottini, realizzando con la sua associazione Terramadre dei progetti nelle scuole sull’importanza delle risorse e della tutela dell’ambiente.
Durante una escursione sulla ciclovia dell’acquedotto pugliese, Angelica si slega improvvisamente dal gruppo e si addentra da sola all’interno di una grotta erosa nei secoli dall’acqua in cui, facendo leva su un pezzo di ferro, le si squaderna davanti un’area nascosta dalla folta vegetazione sormontata da una cupola e immersa in un bagliore accecante.
Sarà la guida turistica Oronzo, Virgilio contemporaneo, a rivelarle che quelle persone danzanti che ha intravisto nella pancia rocciosa della terra prima di essere costretta a risalire frettolosamente in superficie, fanno parte di un nugolo di scienziati liberi ed evoluti riuniti in gran segreto per utilizzare e mettere in pratica le scoperte più innovative del mondo con l’intento di portarle in seguito a un livello superiore usufruibile da chiunque.
Nonostante questo gruppo di scienziati illuminati non si reputi ancora pronto a diffondere su scala mondiale il suo ultimo e forse risolutivo progetto per librare l’Umanità dal giogo dei turbamenti e delle passioni più basse, Angelica viene esortata a unirsi al suo progetto sottoponendosi al NORMOLUX, un trattamento che, posizionato sulla parte alta della testa e attivato, riesce a inviare un fascio di luce coerente e costante nei chakra innescando immediatamente una valanga di biofotoni nel DNA fino stimolare le potenzialità positive di amore, compassione e armonia già insite in ogni essere senziente.
Affascinata dagli sviluppi della fisica quantistica e dalla possibilità di una riconversione rousseauiana dello spirito umano, Angelica accetta e in questa sperimentazione si unirà, in ultima battuta e con gran sorpresa, anche suo marito Luca che, accantonato il suo pragmatico scetticismo, è adesso pronto assieme a lei ad apparecchiare per il prossimo un mondo migliore.
Struttura, tempo di narrazione e ambientazione
Attraverso una scrittura naturalistica, l’autrice sceglie di avvicendare frequentemente il tempo presente, nel quale si svolge l’intreccio principe della trama, all’uso dell’analessi quando desidererà far conoscere al lettore una prospettiva inedita delle trascorse vicissitudini della protagonista e di alcuni personaggi che le gravitano attorno.
Soffermandosi sulle variazioni di velocità tra il tempo del racconto e il tempo della storia, la Minutiello utilizza quindi l’espediente della “pausa” ovvero quello di interrompere spesso l’azione (il tempo della storia) per lasciare spazio a digressioni più approfondite ed è proprio questa mescolanza di ritmi tra le sequenze narrative, ora dialogiche nei piani-sequenze cartacei “girati” nel presente, ora descrittive, spesso relative al passato, a rendere il romanzo dinamico e mai noioso.
Autore: Velia Minutiello
Titolo: “L’altra strada del Tempo”
Genere: romanzo breve, Climate-Fiction
Cartelle: 79 cartelle
Lettore: Dai 16 anni in su (per l’argomento trattato, l’opera richiede un approccio consapevole alle pagine)
Target: Collezionisti di short novels e di scenografie mediterranee, appassionati di fisica quantistica e pasionari ambientalisti.