sabato, 11 Gennaio, 2025 6:48:43 PM

Bari – L’arte di leggere per scoprire se stessi

di Antonio Pasquale.

Leggere la realtà, leggere se stessi e gli altri rientrano nelle forme più alte di consapevolezza e percezione del proprio ruolo nel contesto di appartenenza e di ogni interconnessione socio culturale.

Sempre più spesso tuttavia, emerge come la lettura sia poco presente nell’abito mentale delle persone, relegate a puro piacere o limitata a mera attività di decodifica degli aspetti più pratici e fenomenici della realtà.

William Orpen (1878 – 1931)

Anche in una visione prettamente pragmatica, la lettura riveste la chiave di volta per essere consapevolmente protagonisti della propria quotidianità, della propria capacità di relazionarsi con persone e contesti nel modo più fruttuoso.

Cosa significa? Leggere comporta comprendere il messaggio indicato, trarne il fine e possedere il passepartout per confrontarsi in modo intelligente, se tale operazione è avvenuta con correttezza, attenzione e piena conformità tra significato e significante.

Pensiamo alle conseguenze di un documento, semplice notifica aziendale, letta in modo superficiale e alle conseguenze che tale atteggiamento comporti.

Albert Samuel Anker (1831 – 1910)

Lettura e piacere sono un binomio indice di libertà, ma solo uno degli aspetti “dell’ ortodossia” del Lettore. Leggere implica porre attenzione, cura e tempo, affinché il significato possa essere ben decodificato.

I dati ISTAT e gli studi di settore non sono propriamente incoraggianti e richiedono una rimodulazione dell’ approccio all’arte della lettura.

Se un giovane studente viene abituato ad applicarsi alla lettura in ogni dimensione del suo percorso scolastico, probabilmente usufruirebbe di maggiori strumenti per interpretare il reale e percepire diversamente ogni ambito del quotidiano.

Edward Hopper (1882 – 1967)

La lettura come arte performativa potrebbe essere una modalità espressiva di alto profilo, da modulare in base ai contesti comunicativi, dare voce a quella dimensione tutta personale, che ci spinge ad essere attori delle nostre azioni in modo proattivo e a riflettere, calibrando il nostro tempo, arricchendolo di un valore aggiunto e forse nuovo.

Parmigianino ( 1503 – 1540)

Un valore “salvifico“, capace di ampliare le vedute e forse implementare non solo il pensiero critico, ma una maggiore sensibilità alle diversità di ciascuno, perché vi leggeremmo le cifre di una trama complessa, ma straordinariamente unica e preziosa, specchio del reale.

Incentivare la lettura è un dovere civico, un angolo di bellezza, una speranza di miglioramento, non preteso, ma attuato con pazienza.

Rembrandt (1606 – 1669)

Un legame di sillabe e suoni può armonizzare anche lo spartito meno ricercato, perché chi gli dà vita è il Lettore, che ha una autorità sconfinata, decidendone le sorti e le evoluzioni.

Leggere può essere un’arte, l’arte di scoprire se stessi.

Antonio Pasquale.

In copertina: Clio, Musa della Storia.

Da Le nove Muse dell’Arte di KReportStudio 2016, Bari.

Modella: Serena Velardocchia Minutiello.

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