Taras Teatro Festival nasce nel 2023 dalla testarda volontà di Massimo Cimaglia – che ne è ideatore e direttore artistico – di creare a Taranto, città affaticata dalla presenza di un’industria siderurgica che troppo spesso le ha disegnato una scomoda identità, un polo culturale attrattivo e innovativo, interessante anche per un pubblico nazionale e internazionale, che concorra a fare della città un motore dell’immaginario collettivo.

Gestisce il progetto Terra Magica Arte e Cultura che ha come mission la valorizzazione del patrimonio culturale mediterraneo attraverso le arti.

Clara Cottino, Massimo Cimaglia e il sindaco di Taranto, Pietro Bitetti
Il Festival è stato riconosciuto nel 2025 come Festival di rilievo nazionale e internazionale dal MIC nell’ambito del FNSV ed è sostenuto dal Comune di Taranto e dalla regione Puglia in quanto considerato contributo alla crescita culturale ma anche allo sviluppo economico e turistico della nostra regione.

PaoloRossi – Ph. Laila Pozzo
Nella convinzione che la scena antica offra ancora stimolo e sostegno al pensiero contemporaneo, il progetto accoglie sia spettacoli su testi classici sia rivisitazioni moderne, rifacimenti, elaborazioni, che nascano dalla suggestione del teatro antico stesso.

Pluto o il dono della fine del mondo
Non volendosi configurare come mera rassegna ma come esperienza ricca e complessa in cui la cultura teatrale sia protagonista assoluta il festival si accompagna ogni anno ad eventi collaterali tra cui spicca una Residenza teatrale di Alta Formazione per attori professionisti under 35.

Andrea Tidone e Carolina Vecchia – Ph. Emanuela Giusto
Il Festival in questi anni ha visto avvicendarsi maestri del calibro di Peter Stein, Elisabetta Pozzi, Melania Giglio, Dario La Ferla, Elena Arvigo.

Antonio Calenda
EDIZIONE 2025
La terza edizione del festival sarà dedicata al tema “L’ombra della guerra”. Sentiamo l’urgenza, sincera e dolorosa, di dare voce all’antitesi tra conflitto e pace.

Carlo Boso
Di incoraggiare le nuove generazioni a riflettere su un’emergenza mondiale, ripartendo dall’espressione antica e magica del teatro antico.

Marco Baliani – Ph. Beatrice Bandinelli
Un teatro che illumina anche l’oscurità di contrasti, ostilità, scontri, opposizioni, con la luce del pensiero e dell’emozione, strumenti con cui – forse – l’umanità sconfiggerà il vuoto dei nostri tempi.
La selezione degli spettacoli, in cui il direttore artistico è coadiuvato da Elisabetta Pozzi, parte da questa considerazione e presta attenzione alle voci dei giovani artisti, autori, registi per accogliere nuove sensibilità e nuovi mezzi espressivi.
Primo impegno della direzione artistica è la qualità nitida delle opere presentate in coerenza con la fisionomia del festival e il tema annuale.

Massimo Cimaglia
Tra questi Paolo Rossi, prorompente e peculiare comico dalle idee sempre innovative con una sua provocatoria stand up comedy che parte dai miti per approdare al contemporaneo;
Moni Ovadia, poliedrico intellettuale, ideatore di un teatro musicale peculiare, che sarà diretto da Daniele Salvo in una rilettura moderna del mito di Ovidio;
Marco Baliani, tra i più importanti e intensi protagonisti della generazione di attori-narratori con il suo “Quando gli dei erano tanti”;

Moni Ovadia
Andrea Tidona, altro volto molto noto del cinema e della televisione che da anni porta in scena un suo percorso teatrale legato alla scena antica, con “Agamennone” di Ritsos, Antonio Calenda, tra i più importanti maestri del teatro italiano.
Largo è lo spazio dedicato a spettacoli realizzati da giovani compagnie, come “Oreste” per la regia di Dario Battaglia, prodotto dalla compagnia Lombardi Tiezzi;
“Pluto o il dono della fine del mondo” del Gruppo della Creta e l’innovativo “La più grande tragedia dell’umanità” della Compagnia Evoè in cui protagonista sarà il pubblico che dovrà, in un gioco continuo di interazione con gli attori, votare – appunto – la più grande tragedia dell’umanità e, infine, “Troiane”, adattamento dalla tragedia di Euripide in cui più dolorosamente è condannata la guerra.

Massimo Cimaglia con Carlo Boso
Concluderà il festival una nuova produzione dal titolo “Dormono sulla collina”, una Spoon River degli eroi antichi di Barbara Gizzi, con protagonista Massimo Cimaglia.
Coerentemente la Residenza – destinata a professionisti under 35 individuati attraverso bando di selezione – sarà incentrata su “La Pace” di Aristofane e diretta dal Maestro Carlo Boso, tra i più importanti eredi della commedia dell’arte.
Allievo di Giorgio Strehler e artista di fama internazionale, Boso è co-direttore dell’Académie Internationale Des Arts du Spectacle , direttore della Cour de Barouf ad Avignone e docente presso università francesi, canadesi e spagnole.

Giancarlo Santelli
La Residenza costituirà un viaggio nell’uso del corpo, della voce, delle emozioni e diventerà uno spettacolo di cui sarà offerta la prima assoluta.
Sono previsti, inoltre, eventi collaterali di prestigio come “L’arte delle maschere”, mostra temporanea presso il MarTa, uno dei musei archeologici più importanti al mondo che è partner del festival fin dalla prima edizione, curata da Gaetano Prisciantelli, dedicata alle creazioni del Maestro Giancarlo Santelli, geniale artista/artigiano nato in provincia di Bari.

Oreste
Ad accompagnare il pubblico nella visione delle maschere sarà Carlo Boso che porterà gli uditori in un vero e proprio viaggio nel mondo delle maschere, dall’antichità alla Commedia dell’Arte.
Il festival, grazie alla stretta collaborazione con la Cooperativa Teatrale CREST, ha come centro principale l‘Auditorium TaTà, in pieno quartiere Tamburi, il quartiere delle acciaierie, nell’ottica di riequilibrio territoriale che è il focus della nostra mission.
Alcuni spettacoli saranno proposti al Teatro Comunale Fusco, segno della stretta collaborazione tra il festival e il Comune di Taranto, nel cuore della città.
Taras Teatro Festival
è realizzato con il contributo di
Ministero della Cultura,
Regione Puglia,
Comune di Taranto
e Puglia Culture,
con il prezioso sostegno di
Itsmobilità academy,
TP Italia,
Fondazione Taranto 25
e Erredi Consulenze assicurative
e i patrocini di Inda, Istituto Nazionale del Dramma Antico,
Università di Bari,
Museo archeologico nazionale di Taranto – MarTA,
Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo
, Marina Militare Italiana
e Istituto e per la storia e l’archeologia della Magna Grecia.
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