Con grande entusiasmo e dopo la richiesta dei lettori, annunciamo che “La faglia empirea” (Brè Edizioni) di Rosaria Scialpi torna finalmente anche in formato ebook e con una nuova veste grafica.
La silloge, che consta di 100 pagine in cartaceo, è nuovamente acquistabile in formato cartaceo in tutte le librerie e tramite i maggiori e-commerce.
E’ invece disponibile in formato ebook, su Amazon o inclusa gratuitamente nell’abbonamento unlimited.

Un’odissea personale tra mito e contemporaneità.
“La faglia empirea” è più di una semplice raccolta di poesie; è un’odissea personale che fonde la realtà quotidiana dell’autrice con la ricchezza della materia mitologica.
In essa, nulla corrisponde necessariamente all’accezione primaria delle parole; tutto è filtrato attraverso simboli, metafore e miti, intesi come vascelli capaci di trasportarci attraverso le epoche, riconnettendo l’umano con la sua essenza più profonda.
L’opera riesuma archetipi e topoi mitici, inserendoli in una cornice contemporanea per dimostrare come essi continuino a parlarci, a patto di cambiare prospettiva e porsi in ascolto.

Le arti si compenetrano, donando alla poesia sfumature che la rendono cantrice del quotidiano, con riferimenti al cantautorato italiano (De André, ad esempio), a scrittori di ogni epoca e alle arti figurative e plastiche nel contesto urbano.
Un ruolo centrale è rivestito dal Mediterraneo, dalla Puglia e da Taranto, in un intreccio tra storia personale e Storia collettiva.
Articolata in nove sezioni di diversa lunghezza e ricche di corrispondenze, “La faglia empirea” si interroga sullo stato dell’arte nel mondo contemporaneo, ponendo dubbi sulla sopravvivenza della parola poetica in un’epoca che sembra averla dimenticata.

In questa personale Odissea, la realtà quotidiana dell’autrice si fonde con la materia mitologica, creando un paesaggio letterario dove i confini dell’io si sfumano e l’interpretazione fra ciò che è reale e ciò che è sogno è quasi impossibile, fra simboli e metafore, fra spazi vuoti e parola.

Rosaria Scialpi
“La faglia empirea” è allora un’espressione di resistenza, una voce che si leva contro l’oblio e che rivendica la necessità di una testimonianza poetica vissuta con autenticità e mistero, nell’eterna danza fra luci e ombre, fra vita e morte.
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