di Antonio Pisani.
Nel 1975, adolescenti, alla ricerca di un sound italiano che uscisse dagli schemi del Rock classico e il Prog più cervellotico, a parte il Cantautorato, ci fu proposto da alcune riviste specializzate dell’epoca, Rockerilla, Muzak, ecc., un gruppo partenopeo dal sound Funky-Jazz, che però cantava in napoletano. Erano i “Napoli Centrale”.

Fu amore al primo ascolto: “Campagna”, che diventò un inno tra i giovani di allora, “A Gente e’ Bucciano”, “Viecchie Mugliere Muorte e Criature”, “‘O Lupo S’Ha Mangiato ‘A Pecurella”, brani che diedero una sterzata alla musica di quel periodo dando il là a produzioni fresche e inserendo il sound Funkeggiante anche in contesti prettamente Rock, grazie soprattutto al sax di James Senese, Leader e trascinatore del gruppo.

James Senese ci ha lasciato ieri all’età di 80 anni, trascinatore, mattatore e maestro indiscusso dello strumento, il Sax, ed esponente principe della napoletanità musicale che riferita a lui era Arte, soprattutto quando fonda i “Napoli Centrale” e quando ebbe la fortuna di conoscere Pino Daniele, dopo il quale niente, per la musica di Napoli e Italiana, sarebbe stato come prima.
L’assolo di Sax di “Quanno Chiove” fece in modo che il legame ferreo tra i due durasse all’infinito fino alla morte di Pino Daniele.
Figlio di madre italiana e padre afroamericano, da cui l’appellativo “Nero a Metà”, fin dagli anni ‘60 suonava beat con gli Showmen, la band soul ispiratasi a Otis Redding, James Brown e Marvin Gaye, mentre nel 1968 vince il cantagiro con Un’ora sola ti vorrei, con un sound che Renzo Arbore e Gianni Boncompagni battezzeranno Neapolitan Power.
Il Beat aveva lasciato il posto al Funky. Dopo fonda i Napoli Centrale e si prende la scena principale di una realtà che, essendo il gruppo molto aperto, si trova a collaborare con artisti napoletani di tutti i genere, e fare provini per collaborazioni.

Uno dei più emozionanti è quello fatto a un giovane chitarrista a cui consigliò di passare al basso per far parte del progetto: era Pino Daniele.
Nel 1983, i Napoli Centrale si sciolgono, torneranno attivi nei Novanta con una nuova formazione e alcuni album, e inizia la sua carriera solista.
Hey James, dedicato al padre americano, e Zitte! Sta arrivanne ’o mammone, con ospiti del calibro di Lucio Dalla, Enzo Gragnaniello e Raiz, sono i suoi lavori di punta, continuando a fare tour e a portare il suo sound fino a qualche mese fà, perchè la musica era, in fondo, la sua vita.

Per chi è stato ed è tuttora un cultore della musica, James è stato un pilastro di quel sound puro che viene dal cuore, paladino di lezioni di vita e poeta nei testi, basta sentire il brano che dedicò al nonno Gaetano, “‘O Nonno Mio” che lo cresce da piccolo, supplendo alla figura paterna che non c’era.
La musica si è impoverita molto con la sua dipartita.
Antonio Pisani.
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