di Patrizia Gesuita.
Non sempre si ha la fortuna di incontrare persone giovanissime e di grande talento. Per caso ho conosciuto due bravissimi ballerini di tango argentino attraverso il Festival “TangoParaSiempre” a Sierra Silvana sulla Selva di Fasano: Vittoria Franchina e Edwin Olarte. La particolarità è che, pur essendo molto giovani, sono arrivati finalisti ai Mondiali di Tango argentino. Inoltre la loro sintonia e passione nel ballare, associata alla tecnica di altissimo livello, fa di Edwin e Vittoria una coppia davvero unica soprattutto perché sono due persone dalla grande umiltà e didatticamente molto preparati e comunicativi. E’ giusto presentarli singolarmente perché hanno avuto un percorso di vita diverso, fino al loro casuale incontro.
Vittoria, sei una persona davvero poliedrica dai molteplici interessi, hai conseguito una laurea in giurisprudenza, ma la tua vera passione è sempre stata la danza. Possiamo definirti un “enfant prodige”?
(Ride prima di rispondere) Ho studiato danza classica e moderna dall’età di quattro anni, ho frequentato inizialmente, diverse scuole milanesi fino a giungere alla scuola del Teatro “Oscar” di Milano a circa sette anni e lì ho studiato fino al 2017 con diversi insegnanti tra cui la direttrice Monica Cagnani.
Monica Cagnani Miguel Angel Zotto
Quali sono gli insegnati con cui ti sei formata? Vogliamo citarne qualcuno?
Nel Teatro “Oscar”, oltre al corsi base ho studiato danza contemporanea, modern e Musical. Ho frequentato diversi stages con grandi maestri tra cui: Christian Ginepro, Tony Lofaro e Corrado Giordani. Nel 2012, ho frequentato un anno di studi di preparazione presso la scuola A.I.D.A. per i diplomati del Teatro “Alla Scala” di Milano e, dall’anno successivo, ho incominciato a insegnare al Teatro “Oscar” danza classica. Sempre con il Teatro Oscar ho ballato in una compagnia di giovanissimi artisti che ha prodotto diversi spettacoli con tournée in diverse città italiane.
Christian Ginepro Corrado Giordani Tony Lofaro
Essendo una danzatrice con formazione classica, m’incuriosisce sapere com’è nata la passione per il tango argentino…
Non ricordo l’anno… Circa dieci anni fa a una festa di amici di famiglia, ho conosciuto Miguel Angel Zotto.
Caspita Vittoria! Hai avuto l’onore di incontrare il Top…
Si, infatti! Chiacchierando mi sono incuriosita e sono andata a fare una lezione privata con lui e da lì…. mi sono innamorata del tango argentino. Ho incominciato a studiare con Zotto facendo formazione di base e, presso la sua scuola, ho frequentato stages con altri maestri famosi tra i quali: Vanessa Villalba, Lorena Ermocida. In seguito sono andata in Argentina e nella patria del tango, ho preso lezioni con diversi maestri, che pur non avendo nomi altisonanti in Europa (solo perché viaggiano meno di altri), sono dei bravissimi insegnanti, ai quali devo molto per la mia formazione.
Ora ci spostiamo in Colombia…veniamo a parlare di te, Edwin. La prima volta che ti ho visto ballare con Vittoria ho pensato che avessi imparato prima a ballare tango e poi a camminare, per lo stile fluido e disinvolto che hai. A che età hai incominciato a studiare tango argentino e dove?
Premetto che in Colombia si ascolta molta musica e si danza. Nella scuola elementare tra le materie s’insegna danza e ho incominciato proprio a scuola a imparare ritmi come la Salsa e la Cumbia, che è una tipica danza colombiana. Nel mio paese si ascolta molta musica di tango argentino di diverse epoche del secolo scorso. Conoscevo questa danza solo musicalmente andando ad ascoltare concerti eseguiti da diverse orchestre colombiane. Mia nonna conosceva bene questa danza e a un certo punto della mia vita è arrivato il momento di ballarlo. Nel 2003 il Governo della città ha emesso un bando pubblico, che invitava i giovani a fare un Progetto sulle arti compreso il tango. Tutto ha avuto inizio da lì.
Vittoria Franchina e Edwin Olarte.
Quando e dove hai fatto le prime esperienze “milonghere”?
Avevo ventitré anni e mi sono innamorato del tango argentino vedendo danzare una donna non giovanissima con un ventenne. Ho avuto come una folgorazione. Frequentavo un gruppo di ventenni a cui piaceva ballare. Così ho cominciato a frequentare corsi e ad andare nelle Milonghe; per me ballare voleva dire divertirmi tantissimo. La mia prima maestra è stata Marta Mejìa e successivamente: Orlando Reyes e Adriana Salgado. Dopo circa due anni, ho frequentato tanti corsi e stage in modo più professionale in Colombia e poi in Argentina.
Che differenza c’è tra il tango insegnato in Colombia e in Argentina?
In realtà nessuna perché tutti i maestri colombiani vanno a formarsi in Argentina. Infatti anche io, a venticinque anni sono andato a Buenos Aires dove avrei dovuto fermarmi per tre mesi, invece sono rimasto lì per tre anni tra lezioni di formazione e spettacoli; dopo sono tornato in Colombia per qualche tempo e infine mi sono trasferito per nove anni a Buenos Aires, perché studiavo e lavoravo con grandi maestri. Ho lavorato con diverse compagnie di tango facendo tournée ovunque.
E arriviamo al vostro incontro…Vittoria, come hai incontrato Edwin?
In realtà abbiamo scoperto da amici in comune che nel corso degli anni ci siamo incrociati e sfiorati senza mai incontrarci, finché nel 2016 è successo un evento che ha fatto in modo che i nostri destini si incrociassero. A Buenos Aires Edwin era in finale con la sua ex compagna e c’era anche il grande Miguel Angel Zotto, che in quel periodo stava allestendo il suo spettacolo dal titolo “Tango raices”. Zotto Ha visto in finale ballare Edwin e gli è piaciuta così tanto la sua coreografia, che gli ha proposto di lavorare nella sua compagnia. E così Edwin ha firmato il contratto per lo spettacolo e dopo Buenos Aires, sono venuti in tournée Europa.
A questo punto cosa è successo?
Noi tangueri di Milano siamo andati a vedere lo spettacolo di Zotto all’Arcimboldi…è stato bellissimo! Per concludere la serata siamo andati tutti in Milonga con i ballerini della compagnia Io ero lì e puntavo Edwin e ho pensato che mi sarebbe piaciuto ballare con lui. Gli facevo la “mirada” lui mi guardava, mi sorrideva e poi invitava a ballare la ragazza che era seduta accanto a me (ride divertita)..
Edwin questa è una tattica colombiana per corteggiare una ragazza?
(Ride anche lui) certamente no! Ricordo che ci guardavamo e io volevo invitarla, ma per ben cinque tande si è sempre alzata al suo posto come un fulmine una sua amica. Alla fine… era quasi l’alba, e Vittoria ha capito che la mia “mirada” era rivolta a lei e non all’amica. Abbiamo ballato l’ultima tanda… Dopo abbiamo chiacchierato tanto e poi…. È stato amore a prima vista. Sono rimasto in Italia altri venti giorni oltre la mia tournée…così nei due anni successivi, ci siamo alternati tra Milano e Buenos Aires, con soggiorni di tre mesi tra l’Italia e l’Argentina.
Ph. by Joiss
Vittoria, mi sembra di capire che il vostro sodalizio professionale è nato dopo quello sentimentale. Giusto?
Si. Io ballavo tango, ma come si balla in Milonga, non ero una professionista. Inizialmente non avevo pensato di ballare con lui. Edwin mi ha insegnato davvero tanto, soprattutto nel Tango escenario, ma ho dovuto impegnarmi tanto. Sicuramente la mia formazione di danzatrice classica e moderna mi ha aiutata tantissimo, ma il percorso è stato faticoso e allo stesso tempo rapido. Dopo qualche mese abbiamo pensato di creare una nostra coreografia e un nostro prodotto di tango. Abbiamo incominciato appena tre anni fa: ci siamo conosciuti a febbraio del 2017 e a novembre 2017 abbiamo incominciato a ballare insieme in maniera professionale.
Con chi vi siete perfezionati?
Edwin è stato un grande insegnante per me e in Argentina abbiamo studiato con alcuni insegnanti come Ernesto Balmaceda e la sua compagna Stella Baez, i campioni del tango escenario: Juan Malizia ed Manuela Rossi, con Cecilia Capello. Abbiamo sempre cercato ballerini diversi nella tecnica e nelle coreografie.
Ernesto Balmaceda e Stella Baez Juan Malizia e Manuela Rossi
Edwin, quando è nata l’idea di insegnare tango argentino insieme?
Dopo circa un anno che studiavamo insieme, abbiamo deciso di lavorare e di insegnare, privilegiando nella postura l’atteggiamento naturale e non impostato.
Quanto è stata importante per la vostra coppia, l’esperienza in Argentina, la patria del tango?
Importantissima!! E lo è anche ora, ogni volta che andiamo è un momento importante di studio e di confronto con altre coppie di alto livello, soprattutto prima dei Mondiali.
Quanto vi allenate al giorno?
All’inizio ci allenavamo sei ore tra lezioni e pratica. In seguito circa otto ore al giorno tra lezioni, pratica e coreografia.
Vi ho conosciuti come allieva e pur essendo così giovani, sono rimasta affascinata dalla vostra bravura. Quanto influisce positivamente o negativamente essere un coppia di fatto nella vostra professione?
(Ridono entrambi e risponde Vittoria) Sicuramente per noi è positivo essere una coppia nella vita, cresci più velocemente rispetto alla semplice “coppia tanguera”, è decisamente un’altra sensazione. E’ fondamentalmente diverso recitare un’emozione e provarla. Stiamo sempre insieme, la nostra vita è il tango. Io sono contenta di farlo con lui. La cosa bella è vivere in simbiosi, progettare insieme nuove esperienze, litigare…devi sapere che noi litighiamo solo quando proviamo (Ridono entrambi).
Cosa rappresenta per Vittoria ed Edwin il “Tango”?
(Risponde Edwin) Per noi è un divertimento, ci divertiamo quando insegniamo, quando balliamo in Milonga, quando ci esibiamo in show. Per noi è avere sintonia e fiducia a 360 gradi, è precisione, perfezione, è creare amicizie, è il piacere di lavorare con persone splendide come i due maestri di tango: Davide Costantini e Anna Proscia che in più di venti anni, sono riusciti a far conoscere il tango a tantissime coppie, grazie alla loro passione, gentilezza e grande professionalità: Il tango è la nostra vita e lo sarà sempre.
Anna Proscia e Davide Constantini
Parlatemi dei vostri successi come ballerini di tango argentino…
Edwin ha partecipato a diverse gare arrivando anche al secondo posto in Colombia, terzo in pelando variaciones e in finale al mondiale e al metropolitano di Buenos Aires . Invece in coppia abbiamo partecipato ai Mondiali di tango arrivando in finale e in questi tre anni abbiamo partecipato a diversi Festival come ospiti. Fino al 2019 periodo “Pre Covid”, abbiamo insegnato a Milano, Torino, Reggio Emilia e fatto spettacoli in tutta Europa. Per noi il maggior successo, nonostante il poco tempo che balliamo insieme, è essere chiamati di nuovo negli stessi posti per fare spettacoli e per insegnare. Credo che tutto ciò sia la prova che in questi tre anni siamo cresciuti tantissimo e speriamo di migliorare sempre più la nostra intesa di coppia.
Avete già un’intesa eccellente e una passione che traspare nelle vostre esibizioni. Purtroppo siamo arrivati al termine della nostra chiacchierata piacevolissima. Sicuramente questo periodo così complicato e incerto, non permette di fare progetti a lunga scadenza, tuttavia vi chiedo:«Che progetti hanno Vittoria Franchina e Edwin Olarte dopo gli stage a Sierra Silvana»?
Volevamo aprire una nostra scuola a Milano, purtroppo lo scorso anno a causa del Covid, siamo stati costretti a rinviare questo progetto di qualche anno. Nel futuro prossimo l’evento importante sarà il 28 agosto a “Tango Salmur” in Piemonte, l’11 settembre al “Festival del Tango” di Morbegno e in novembre saremo in giuria al Campionato di Parigi. Il nostro sogno nel cassetto, è realizzare i prossimi anni altre vacanze- tango in Colombia come abbiamo fatto nel 2019.
Patrizia Gesuita.
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