l’Editoriale.
Sono traguardi di merito. Al lavoro, all’artigianato, alla tradizione, alla tutela di una cultura dell’arte pasticcera che è doveroso lasciare nel tempo.
Sono questi valori che hanno caratterizzato questa mattina nella Sala Consiliare del Comune di Bari, alla presenza di numerosi ospiti, la consegna di una targa di merito ai 70 anni di lavoro e dedizione alla famiglia Boccia.
Famiglia di origini campane, che della pasticceria ne hanno esaltato non solo il senso del gusto, ma l’amore perchè un dolce sia anche un atto di convivialità vissuta intorno ad esso.
Gianni Boccia, custode ed erede dell’arte pasticcera, ha ricevuto dal Sindaco di Bari, Antonio De Caro, la targa che celebra l’operato di una famiglia dedita all’arte di fondere ingredienti naturali e sapientemente dosati, perchè si trasformino in preparati di fronte ai quali si scatenano allegria ed entusiasmanti convivialità.
Lo ha sottolineato il Primo Cittadino: “E’ uso e consuetudine rallegrare le feste, con i dolci che da sempre la pasticceria Boccia, è riferimento delle grandi occasioni.
Figlio di questa nostra città, fin da bambino, tra feste e ricevimenti, Boccia rappresentava il luogo dove la scelta di un dolce per le grandi feste, era ed è, testimonianza di tradizione e qualità.”
Gianni Boccia, ricevendo la targa, ha ricordato Francesco Boccia, il padre napoletano, che trasferitosi a Bari, fu antesignano di una tradizione pasticcera che nel tempo, ha saputo arricchirsi della cultura territoriale e innovarsi presentando prodotti dolciari che hanno identificato la propria personale produzione artigianale.
Il benvenuto alla stampa e agli ospiti dell’Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Bari, Carla Palone, ha accolto i commenti e gli anedotti dei presenti, concludendo l’evento con saggia e curiosa riflessione: “Corso Sonnino, dove ha sede la pasticceria, è ormai sinonimo di Boccia. Sempre quando ho o abbiamo un appuntamento in centro, è ormai di uso comune dire: “…ci vediamo da Boccia.”
Più che una riflessione, una oggettiva e ormai consolidata tradizione barese, dove ritrovarsi per la colazione o per un pomeriggio tra amici, è uno stile di vita.