Il trascorrere inesorabile ed inarrestabile del tempo ha da sempre affascinato e, allo stesso tempo, turbato la mente umana.
A partire da quella del più grande scienziato di tutti i tempi, Albert Einstein che, stando a quanto si è tramandato, durante una passeggiata a Princeton, pose al matematico Kurt Gödel una curiosa domanda: Cosa succede al tempo che passa?
Un interrogativo che racchiude in sé un sentimento di malinconia, quello stesso sentimento che talvolta accompagna la penna di un cantautore.
E a parlare di tempo nel suo ultimo singolo, in uscita su tutte le piattaforme il 26 maggio, è stato l’artista pugliese Pier Dragone.
Prodotto da Tullio Ciriello dell’etichetta Sab Sound ed edito da A.MA. Edizioni, “Il tempo che avanza”, questo il titolo quanto mai emblematico del brano, presenta una matrice cantautorale, in una veste assolutamente contemporanea.
Sarà presentato live per la prima volta
giovedì 1 giugno, h.21:00
con un concerto ad
ingresso libero
di Pier Dragone a
Portineria 21 di Bari.
I suoni essenziali di una chitarra acustica e di una voce, si muovono delicatamente all’interno di una architettura elettronica, progressivamente crescente, che vede trame di sintetizzatori e drum machine. Sono molto riconoscibili e caratterizzanti elementi tipici dell’indie, dal modo di concepire gli arrangiamenti al mood sabbiato e sofferente del canto.
”Il tempo che avanza” è una canzone estremamente intima, che credo esprima in modo efficace la mia attuale evoluzione umana ed artistica – afferma il cantautore – un testo in cui parlo dell’amore in senso radicale, come della parte più nucleica e irrinunciabile della vita. L’unico vero senso e l’unica vera salvezza. L’amore di un’anima verso un’altra anima, qualunque sia il tipo di rapporto che le lega”.
Nelle parole e nella musica una profonda malinconia e un potente romanticismo si affrontano intrecciandosi, fino a diventare complementari.
In un mondo che appare continuamente aggredito da minacce sempre più gravi, e che sembra sempre più prossimo a una qualche inesorabile fine, c’è una persona unica e sola alla quale stringersi.
Per attendere.
O per resistere.
Pier Dragone è un cantautore italiano, nato e cresciuto in provincia di Bari, dove vive tutt’ora. Il contesto famigliare e culturale che lo circonda fin dall’infanzia, particolarmente stimolante, sensibile alla musica, al teatro e all’arte in genere, gli ha permesso di sviluppare precocemente la sua attitudine alla creatività.
i è formato studiando con maestri che lo hanno educato ad esprimersi superando schemi e categorie e gli hanno insegnato a considerare la musica come una parte indispensabile e nobile della vita.
Durante gli studi ha approfondito tutti gli aspetti tecnici e teorici della Musica, così come quelli più emotivi e psicologici (si è laureato con una tesi sulla Musicoterapia ed ha ottenuto e gestito per un anno l’insegnamento di “Fondamenti e didattica della Musica” all’Università degli Studi di Bari).
Durante la sua crescita artistica, ha potuto sperimentarsi in generi molto diversi fra di loro ed in contesti sempre più professionalmente elevati, così come in forme espressive adiacenti alla Musica, come ad esempio il Teatro e la Poesia.
Ha ideato e promosso progetti monografici di reinterpretazione di grandi cantautori e progetti di Musica-Teatro, che tutt’ora porta sui palchi, nelle piazze e nei club di tutta Italia.
Nella sua carriera, fino ad oggi, ha avuto il privilegio di collaborare con grandi autori ed interpreti. Fra i tanti: G. Schiavone e L. Savino (Faraualla), L. Basso (Fabularasa), Radiobunker, S. Brancale, A. Lamberti Bocconi (autrice per Fossati, Mannoia, Vanoni, ecc.) e altri.
Numerosi i premi e riconoscimenti di cui è stato insignito: vincitore del “Locus Talent 2012”, vincitore dell’ “Onda Pazza Festival 2013”, quarto classificato al “Festival Music Week”, quarto classificato al “I Think Music Contest”, quinto classificato al “Biella Festival 2014”. Il suo ultimo disco si intitola “Sarò Franco”, pubblicato nel 2021.