venerdì, 5 Dicembre, 2025 10:37:40 AM

Bisceglie (Ba) – La bellezza del cantautorato di Brunori & SAS

di Antonio Pasquale.

L’alternarsi delle stagioni scandisce la vita delle foglie, ripercorrendo la storia di un amore intenso, complesso, ma diventato solido per la cura e la dedizione dei due innamorati, al punto da essere un dono immenso, una piccola vita, pronta per essere condotta per mano nel lungo e contrastante percorso della vita.

Dario Brunori

Trovo questa descrizione calzante per introdurre l’esperienza cantautorale di Dario Brunori ne L’albero delle noci, “parole in musica”, che gli hanno conferito il secondo posto al Festival di Sanremo 2025.

Il testo è molto più di un progetto elitario o di una solida canzone sanremese; necessita di attenzione e ascolto per renderci consapevoli di un progetto in musica, di una storia intessuta di parole piene, vere, dal ritmo narrativo, ciclico, ma in cui l’esperienza di vita del narratore comunica un percorso emozionale divenuto maturo e delicato, dopo una sofferta evoluzione.

Di tale nuova prospettiva raggiunta, l’autore è pienamente conscio ed afferma di poter navigare sotto una nuova stella polare nell’ultimo verso della composizione, perchè ha assunto la contezza di poter sostenere questa felicità, perchè la giovane vita ha cambiato l’architettura e le proporzioni del suo cuore.

Giungere ad una rinnovata consapevolezza, crea una pienezza di valori, un porto sicuro in cui ritrovarsi sempre, nonostante le difficoltà, la necessità di incontrare la sofferenza e trovare la forza di procedere insieme.

La precarietà dell’esistenza viene citata, così come la sofferenza e la paura di far soffrire la persona amata, ma con cui si condivide la scelta di vivere insieme in un tempo definito feroce.

Rintraccio anche la capacità di concedere al proprio cuore la possibilità di accogliere uno stradivari di emozioni e poter sostenere la grandezza di un amore non semplice, ma complementare, che affronta gli anni, si confronta con la crescita, le differenze e i timori e vive ora corroborato dall’essere genitore, sfida non meno impegnativa e carica di interrogativi, ma vitale.

Incontriamo la crudeltà della terra d’origine, che offre poche possibilità a chi invece merita di disegnare e attuare il proprio progetto di vita.

Una riflessione per i tanti giovani spesso poco valorizzati dalla propria terra, senza che tale ingratitudine diventi sterile rinuncia, che temono di incontrare la Bellezza per evitarne la portata illusoria.

Essere una coppia li porta a completarsi senza sopprimere la propria individualità e a limare le proprie insicurezze.

L’autore vorrebbe cantare senza parole e cambiare la voce per lasciare spazio al suono delicato delle note del cuore, quasi avendo timore di sciupare il valore incommensurabile di un amore vero.

La voce e le parole hanno una consistenza così vitale da essere intrinsecamente musica e melodia, unendo raffinatezza, profondità, orecchiabilità in una dimensione lieve, che tocca le corde del sentimento senza fare concessioni all’idillio.

Porsi in ascolto, sentire le parole di un testo entrare nella nostra vita distratta può, a volte, fare la differenza.

Penso che tale alchimia sia possibile ascoltando l’interpretazione di Brunori & SAS con L’albero delle noci.

Antonio Pasquale.

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