venerdì, 5 Dicembre, 2025 10:39:17 AM

Bivona (VV) – Ritrovata a Roma una scultura del II sec. d.c.

Ritrovata a Roma nella prima metà del Cinquecento, la statua subì restauri, come molte opere antiche riportate alla luce. La figura era ben conservata, nonostante la perdita di alcune dita.
La famiglia Mignanelli la cedette al cardinale Ferdinando de’ Medici, che nel 1677 la trasferì a Firenze, collocandola nella Tribuna degli Uffizi, dove si trova ancora oggi.
L’Arrotino è ritratto nell’atto di affilare un coltello su una pietra, il busto inclinato in avanti, lo sguardo rivolto verso l’alto.
Le sopracciglia marcate, le pupille cave e le palpebre tumide accentuano la tensione del volto, la fronte è solcata da rughe profonde. Un mantello leggero, appena drappeggiato sulla spalla destra, lascia il corpo seminudo.
Nei secoli, il significato dell’opera è stato oggetto di congetture: in un primo momento si pensò fosse uno scita o un semplice artigiano, forse persino un barbiere coinvolto in un complotto.
Solo nel XVI secolo si ipotizzò che appartenesse a un più vasto gruppo scultoreo dedicato alla punizione di Marsia.
L’uomo sarebbe lo schiavo incaricato di affilare il coltello per scuoiare il satiro, punito da Apollo per la averlo sfidato.
L’opera, datata al II secolo d.C., è una copia romana di un originale della scuola pergamenea, risalente al III secolo a.C..
Il gruppo originario comprendeva anche Marsia, legato all’albero in attesa della sua condanna. Nella Galleria degli Uffizi, nel Terzo Corridoio, sono esposti due frammenti antichi dello stesso soggetto.
Pur non appartenendo al medesimo complesso, contribuiscono a ricostruire l’impatto scenico che l’opera doveva avere nell’antichità.
L’arrotino è una scultura realizzata in marmo dell’Asia Minore nel II secolo d.C., alta 105 cm, è conservata agli Uffizi, all’interno della Tribuna (A16), come parte della collezione di scultura del museo.
Giovanni Francesco Cicchitti.

About Arti Libere

Guarda anche

Fonni (Nu) – A proposito di Andrea Nonne

di Anna Landolfi Ripercorrendo il lavoro di uno dei più rappresentativi storici della cultura sarda, …

Lascia un commento