giovedì, 19 Dicembre, 2024 12:22:22 AM

CAGLIARI – Note e colori di un artista singolare: Walter Patimo

di Anna Landolfi.

Non è stata cosa semplice essere interfacciata con un artista del valore di Walter Patimo. Ho dovuto necessariamente approfondire i suoi lavori per permettermi di accedere al suo pensiero.

Naturalmente, il mio desiderio di conoscere l’artista, era finalizzato al presentare il suo modo di osservare il mondo con i suoi occhi e la sua interiorità.

Attendo mesi per permettermi di contattarlo per un’intervista. Ho atteso mesi per poter redigere qualcosa che con molta umiltà, spieghi ai lettori, l’universo Walter Patimo, solo attraverso i suoi quadri.

Una breve e asettica intervista posso esporvela. Ma con tutta onestà, non sono del tutto appagata. Mi sono posta più volte la domanda se gli sono sembrata faragginosa: le domande erano tante e comunque tutte affamate di sapere, di conoscere, di saziarmi dell’arte che il maestro riporta sui fogli, sui muri, sulle tele…

Ma non basta: scopro anche che è musicista e “sfogliando” Internet, scopro sue produzioni. Ovvio, allora che gli sarò parsa un po’ insistente e me ne scuso.

Un artista così proficuo ha ben altro da fare che stare a raccontare se stesso. Credo bene di essermi inibita un po’, forse anche tanto, ma la mia deformazione professionale e cioè della chiacchierona giornalista impudìca che mitraglia di domande un artista, deve averlo lasciato perplesso.

E così, per dovere di informazione e con molta umiltà, riporterò quanto sono riuscita a fargli dire e quanto, il Cielo mi protegga, considererò i suoi lavori con i miei, questa volta, occhi.

C’è una corrente artistica di fine ‘800 che fu chiamata Verismo. E’ il periodo dello sviluppo sociale e industriale. Un periodo storico di benessere. Gli artisti dell’epoca svilupparono un modo di vedere la realtà con gli strumenti di tecnologie d’avanguardia. Se non sapessi che lei è un contemporaneo, penserei sia un artista di quel tempo: bellezza, luce, positività caratteriale che esprime con i suoi lavori. Sono queste le premesse di lei artista?

Sono veramente tanti gli argomenti toccati da queste domande. Partirei dal fatto che mi sono sempre considerato fortunato ad avere semplicità nel disegnare-dipingere-riprodurre…

Uno dei due doni che ho ricevuto alla nascita , l’altro è la musica. Ottenere una possibilità di vita per me e la mia famiglia attraverso l’arte non è stato e non è facile…

Un’utopia che porto avanti grazie anche alla pazienza della mia compagna di sempre… Variare tipologia di tecniche, spaziare nei soggetti e indirizzi è stato un’automatismo, una sequenza naturale.

Purtroppo pochissime volte ho potuto “creare” io, trovare qualcuno che dicesse “fai tu come credi, segui quello che ti dice la tua arte… “Gesù e la samaritana” e “25mo anniversario di Papa Wojtyla all’oncologico Businco” fanno parte di queste rare opere…

È vero inoltre che nei ritratti cerco di dare un’anima. In questo, alcuni vengono meglio di altri. La realtà, il verismo, li ho inseguiti da sempre. Ad esempio con l’aerografo sono arrivato all’iperrealismo… può entusiasmare…sul momento. Il semplice carboncino invece è il mezzo che mi dà più soddisfazioni.

25° anniversario di Papa Wojtyla all’oncologico.

Gesù e la samaritana.

Se riesco a datare i suoi lavori, credo gli inizi siano paseaggistici. Ammiro poi “Luna, Mare e capelli”, al fusione dei tratti a matita (se non sono in errore), del viso tra le onde che diventano capelli sotto la luce della Luna. Intitola il disegno con le maiuscole: è evidente il sacro valore che lei dà alla Bellezza. C’è bellezza in ogni suo disegno? Intendo una bellezza interiore… Introspezione, autoanalisi si alternano all’istintività e gestualità, alla materia di pigmenti e supporti…

I soggetti. I soggetti religiosi mi prendono molto… Poter accedere a queste figure così importanti per l’uomo è affascinante e totalizzante…

La spiritualità e la realtà di questo contatto con la “parte perfetta” dell’essere uomo. Alcune volte (di sicuro 2), non mi sono reso conto di aver eseguito io questi quadri…

Mi sono ritrovato ad averli ultimati. C’è sicuramente un disegno già eseguito per ognuno di noi.

Fuori dai contesti della bellezza classica, i soggetti dei suoi disegni esprimono spesso stati d’animo profondi. Ovvio che i suoi ritratti vanno ben oltre l’esteticità del soggetto. Questo è un gran senso dell’artista a porre l’attenzione sull’animo del protagonista del disegno. Lo studio che affronta prima di ritrarre, è un’analisi introspettiva del soggetto?

Ultimamente metto su foglio alcuni ricordi della mia vita (es. L’uomo seduto al balcone), alcuni sogni e fantasie, avvenimenti e sentimenti (l’album simbolismo) come ad esempio Luna Mare Capelli. Chiamiamoli appunti, realizzati quest’anno, è la prima volta nella vita che approdo a queste espressioni…

L’uomo seduto al balcone.

L’intervista termina qui. Ho dovuto rasserenarmi leggendo attraverso le sue parole, la profondità dell’artista. “…la “parte perfetta” dell’essere uomo”.

Poche parole intese all’Entità Suprema. C’è in Walter Patimo, quella non comune sensibilità spirituale intesa non come “fede”, ma come “credo”, non legato ad un Dio, ma all’uomo.

E’ quella parte dell’uomo che ha un estremo bisogno di sentire la “presenza” di una mistica superiorità immateriale, che gli permetta di usare il colore o la nota, come espressione divina.

Luna Mare Capelli.

E nel trascendentale, la sua creatività diventa simbolismo e si trasforma continuamente toccando stadi di stato d’animo surreali spesso anche metafici. Una realtà, intesa osservando dal “di fuori” lo spazio nel quale vive.

E’ peculiarità di artista. Ecco, quindi, la ragione di tanta discrezione. Quella discreta riservatezza espressa con il disegno. Non potrebbe altrimenti. Lo dimostrano i suoi lavori sacri.

“Il trionfo di Maria”, Chiesa di Santa Lucia”, Cagliari.

Il Cristo.

Sono le sue emozioni che Walter Patimo esprime attraverso il disegno. Tecniche sperimentate e applicate, ognuna con caratteristiche uniche che l’artista imprime in immagine.

Vasto il “repertorio” artistico, sfiora il sublime cubismo, straordinario e coraggioso movimento artistico del ‘900 che ha il culmine con Pablo Picasso.

La stessa qualità espressiva, Walter Patimo la applica nella ritrattistica. Non facile esecuzione artistica di indubbia capacità tecnica e visiva. Il suo è un lavoro di alta ricerca del dettaglio. Indispensabile per eseguire un ritratto. E in questo, il maesto Patimo, dimostra tutta la sua abilità di artista.

 

Walter Patimo è un professionista che si adopera anche privatamente. La disponibilità per esecuzioni di ritratti a uso privato, gli permette di diffondere un’arte, quella del disegno, con passione e sincera modestia.

L’amore per il suo territorio, come la cover di questo servizio a lui dedicato di “Donna sull’uscio di una casa”, che ritrae la fierezza delle donne della sua regione, è nelle sue opere: la terra, il mare, il sole di Sardegna.

Il maestro opera a Quartucciu, comune della Città Metropolitana di Cagliari.

Anna Landolfi.

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