FESTIVAL CASA VAN WESTERHOUT, prima edizione.
Concorso internazionale di Canto Lirico, vince la pugliese Angelica Disanto. Secondo premio ex aequo ad Aloisia De Nardis e Gyungmin Gwon, terzo premio a Gianpiero Delle Grazie.
Così ha stabilito la giuria presieduta da Elizabeth Norberg-Schulz.
Angelica Disanto.
Ventisette anni, nata in Polonia, ma pugliese a tutti gli effetti, il soprano Angelica Disanto ha vinto la prima edizione del Concorso internazionale di canto lirico van Westerhout di Mola di Bari interpretando un’aria dall’opera di Mozart «Mitridate, re di Ponto». La finale, alla quale hanno partecipato nove cantanti selezionati da una rosa di trentacinque concorrenti provenienti da Italia, Corea del Sud, Giappone, Messico, Georgia, Cina, Bielorussia e Ucraina, si è svolta domenica sera nel Teatro Comunale intitolato al grande compositore molese, appuntamento di chiusura del neonato Festival Casa van Westerhout organizzato dall’Agìmus in collaborazione con l’amministrazione comunale. Il secondo premio è andato ex aequo all’aquilana Aloisia De Nardis (soprano) e al coreano Gyungmin Gwon (baritono). Terzo premio ad un altro cantante pugliese, Gianpiero Delle Grazie (baritono).
I finalisti e la giuria.
Così ha stabilito la qualificata giuria presieduta dal grande soprano norvegese (naturalizzata italiana) Elizabeth Norberg-Schulz. In commissione, oltre ad un’altra star della lirica, il tenore Fabio Armiliato, il direttore del Festival Vicenza in Lirica, Andrea Castello, il direttore artistico dell’Orchestra Ico Metropolitana di Bari, Vito Clemente, la responsabile di Stretta Artist Management, Rita Ahonen, il direttore artistico dell’Agìmus, Piero Rotolo, la direttrice artistica di Atelier delle Arti a Palazzo Pesce, Margherita Rotondi, e il direttore artistico di Ad Libitum Festival, Maurizio Pellegrini.
Assegnati anche il premio speciale Niccolò van Westerhout a Chiara Salentino, il premio della critica ad Angelica Disanto, il premio del pubblico a Gianpiero Delle Grazie, il Premio Vicenza in lirica ad Aloisia De Nardis, il premio Agìmus a Gianpiero Delle Grazie e Angelica Disanto (per loro un concerto nella prossima stagione dell’associazione) e, infine, i premi Atelier delle Arti e Ad Libitum ad Aloisia De Nardis e Carlo Sgura.
Gianni Pantaleo.