di Claudia Di Lorenzo.
“Volevo dirti che Emilia se n’è andata stanotte, nel sonno; non ha sofferto, semplicemente si è addormentata e non si è più svegliata.”
Il 16 marzo 2021 le parole di un caro amico mi informano sulla dipartita di una persona speciale; la morte di Emilia Fadini mi ha lasciato impietrita e senza alcun pensiero consolatorio, razionale, pragmatico a cui aggrapparmi. Non ero abituata a pensare che la più grande docente di clavicembalo, fortepiano, clavicordo nonché mio mentore assoluto, dovesse un giorno o l’altro, dall’alto dei suoi novant’anni, lasciare questo mondo.
Emilia Fadini (1930-2021), clavicembalista.
Prima audizione; siamo nel 1995, appena diplomata in clavicembalo mi innamoro della musica settecentesca all’età di sei anni consumando i solchi di un vecchio vinile di mio padre con musica di Vivaldi; una passione barocca che, in verità, negli anni di studi accademici tradizionali, non aveva trovato una completa organicità; prendo al volo l’occasione di approfondire i miei studi sulle tastiere storiche con la più grande didatta italiana che , in maniera quasi del tutto casuale, tiene una masterclass a Bari presso l’Auditorium della Vallisa.
Auditorium della Vallisa, Bari.
Da quel 1995 sono seguiti altri corsi di perfezionamento a Bari, Monopoli e Matera, insieme ad uno splendido biennio di studio presso la Scuola di Musica di Milano di cui Emilia Fadini, lo scopro solo in seguito, è l’anima pulsante: una “comunità barocca” dove si respira un clima musicalmente prolifico e stimolante; lezioni di clavicembalo, clavicordo, contrappunto rinascimentale, canto corale; il tutto sistematizzato in gruppi di lavoro che analizzano le partiture antiche, l’ornamentazione, la “prassi” rinascimentale e seicentesca tout court; spesso le lezioni mattutine di Emilia terminavano in un religioso silenzio o con un applauso sentito ed affettuoso: eravamo tutti consapevoli di vivere musicalmente eventi unici ed irripetibili; ricordo che seduta in circolo in un contesto multietnico (uno dei primi sicuramente, siamo negli anni novanta) mi chiedevo se tutto quello che stessi vivendo fosse reale: finalmente ero consapevole di cosa volesse dire affrontare lo studio della musica antica: analizzare i trattati storici con atteggiamento critico e rielaborativo mentre Emilia condivideva con noi il suo sapere con instancabile generosità; lezioni che duravano tre, quattro ore, dove non si conosceva stanchezza ma “sete di canoscenza” e soprattutto si era tutti, senza distinzione alcuna, artefici di metodologie didattiche sperimentali.
Memorabili le sue lezioni sulla retorica di Frescobaldi, sull’ornamentazione di Louis e François Couperin o sull’immenso corpus delle sonate di Domenico Scarlatti di cui Emilia ha curato la più recente edizione; sfiancanti per impegno e concentrazione le lezioni singole sul “repertorio”: indimenticabile il suo rigore nell’analizzare le nostre performances allo strumento senza prescindere da una visione d’insieme; la sua proverbiale pazienza unita ad una attenta capacità di “ascolto” molto rara in docenti del suo calibro, rimangono insegnamenti basilari della nostra didattica.
Louis Couperin (1626-1661) François Couperin (1668-1733)
Dal 2000 in poi divento una sua “vecchia” allieva: ci incontriamo ogni qualvolta Emilia Fadini viene a Bari in concerto; nonostante le mie esperienze musicali e professionali si siano naturalmente ampliate ho sempre ritenuto i suoi concerti una esigenza didattica ed umana imprescindibile.
Giusy De Berardinis Massimo Salcito
Ultimo incontro il 15 febbraio 2020 a Pescara, prima che il mondo si cristallizzasse nella pandemia, grazie alla sensibilità di Giusy De Berardinis, sua amica ed allieva storica e Massimo Salcito docente di clavicembalo del Conservatorio “Luisa D’Annunzio”; in un salone gremito ed emozionato Emilia si racconta, forse per l’ultima volta, con la raffinata semplicità che l’ha sempre connotata, consegnando alla storia, in una straordinaria lectio magistralis, il suo messaggio universale sulla musica.
“La musica si rigenera e si trasforma ogni qualvolta la si esegue. L’essenziale è essere convincenti.” Emilia Fadini (11 ottobre 1930-16 marzo 2021).
Claudia Di Lorenzo
https://it.wikipedia.org/wiki/Emilia_Fadini
https://www.giornaledellamusica.it/news/addio-emilia-fadini
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In copertina: Claudia Di Lorenzo e Emilia Fadini. © ph. Alessio Pancella.