Bari – Compagnia Divisoperzero/Florian Metateatro
5 Ottobre 2024-18:00-6 Ottobre 2024-19:30
Questa è la storia di come furono inventati tutti gli animali, compresa quella strana bestia senza corna o zanne capace di creare cose mirabolanti come enormi città pullulanti di vita e monumenti da lasciare a bocca aperta: gli umani.
Alla Casa di Pulcinella
sabato e domenica in scena
OFFICINA PROMETERO
della compagnia
Divisoperzero/ Florian Metateatro
di e con Francesco Picciotti
sabato 5 e domenica 6 ottobre ore 18.00
a partire dai 5 anni
La sua baracca sembra un’estensione del suo corpo, come un bancone laboratorio in cui contemporaneamente costruire e agire i burattini e le loro vicende.
Francesco Picciotti con la sua maestria di artigiano artista porta in scena qualcosa di veramente prezioso che ha incuriosito gli adulti e le giovanissime generazioni.
Lo spettacolo infatti rapisce lo sguardo degli spettatori per ogni nuova invenzione che viene presentata sul palco dal suo creatore.
Sulla scena un burattinaio-narratore-artigiano dà voce a tutti i protagonisti del racconto: dalla luminosa Afrodite, al temibile Ares, all’ operoso Efesto, fino al più grande di tutti, Zeus, che incarica suo cugino Prometeo di popolare la terra, i cieli e i mari con esseri di tutti i generi.
Prometeo usa tutto il suo ingegno e la sua inventiva per “assemblare” una grande varietà di creature terminando la sua opera realizzando l’essere umano…
La storia di Prometeo e del furto del fuoco la conosciamo tutti ma non così. Abbiamo potuto conosceremo Ares, Efesto e la splendida Afrodite costruita con una elegante lampada rovesciata, il fratello di Prometeo, Epimeteo costruito con un barattolo di vetro, ameremo e rideremo di ognuno dei personaggi per le loro simpatiche caratteristiche mentre Prometeo, una ingegnosa caffettiera rovesciata, riporterà il fuoco agli uomini beffando Zeus.
L’approccio di Picciotti è di carattere narrativo, ma questa struttura-officina e l’azione dei burattini – costruiti tutti con tecniche e materiali diversi, dal metallo al legno e vari tessuti – danno l’impressione che tra la creazione e l’azione non passi poi del tempo, che tutto sia materia lì in quel momento e quindi l’artigianato sia il principio primario di questo racconto, arricchito inoltre da una cura, inusuale nel teatro visivo, verso il sonoro, gestito attraverso una loop station che incamera e riproduce i suoni.