di Anna Landolfi.
Attore, regista ma anche attento a fenomeni come il cyberbullismo che devasta giovani dalle fragilità interiori. Un monito, il cortometraggio dedicato a questo deleterio sintomo sociale, che Fabio Salerno, in co-regia con Dario Lucky, presenterà il 6 dicembre prossimo, al The Space Cinema di Casamassima, la prima di “SOFFIONE”, https://artilibere.info/event/soffione-un-cortometraggio-di-fabio-salerno-e-lucky-dario/ prodotto dalla Gango Studio di Francesco Cutrignelli con la sceneggiatura di Ersilia Cacace, giovane e promettente commediografa, che nei testi, esacerba con intensa emozione, il disagio giovanile in eterno conflitto tra i forti e i deboli di una gioventù cresciuta più che dalle famiglie, dai loro, purtroppo, smatphone e meta-versi, per adottare il nuovo termine che stravolgerà il futuro della nostra realtà, sostituendosi a genitori e amici.
Una colloquiale intervista con Fabio Salerno, ci permette meglio di comprendere il suo progetto, nel quale sono stati coinvolti i giovani interpreti degli istituti scolastici “Bosco-Venisti” di Capurso, “Marconi” di Casamassima e “Cartesio” di Triggiano.
Un lavoro coraggioso, il suo. Un lavoro di analisi del fenomeno cyberbullismo che uccide la mente delle nuove generazioni. Dico uccide, perché credo che vittime e carnefici siano ugualmente tormentati dagli stessi sintomi: il nulla. Ma la domanda è: crede che il bullismo si sia accentuato con la tecnologia?
La tecnologia ha reso certe forme di pressione o molestia molto più insidiose e pericolose. Infatti la velocità con cui si diffonde il materiale on line, fanno si che anche un solo episodio si amplifichi rapidamente!
Le posso chiedere come è stato pianificato il progetto? Al cortometraggio hanno partecipato alcune scuole. Un tavolo di lavoro con i rispettivi dirigenti, avrà senza dubbio avuto il consenso immediato…
Il corto e’ stato realizzato nell’ambito del progetto “diciamo no Cyberbullismo”, https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/gallery/curiosita/1369505/soffione-le-scuole-del-barese-in-scena-contro-il-cyberbullismo.html un tema di triste attualità e centrale nello sforzo educativo della scuola italiana. Protagonista delle attività progettuali è la rete di scopo costituita dai Comuni di Capurso, Casamassima e Triggiano, dall’Associazione Futuro@forense e dagli istituti scolastici “Bosco-venisti” di Capurso, “Marconi” di Casamassima e “Cartesio” di Triggiano. La rete si è aggiudicata il bando che l’Usr Puglia ha pubblicato nel mese di luglio ed ha speso le risorse così ottenute per realizzare incontri di formazione e informazione rivolti ai genitori e laboratori pensati per gli alunni con l’intento di sfruttare l’immediatezza del linguaggio audiovisivo per raggiungere e sensibilizzare efficacemente studenti e famiglie al tema del contrasto al cyberbullismo.
Giorgia Cavallaro
Guendalina Losito
...e l’incontro con i ragazzi prima delle riprese?
Abbiamo fatto dei casting tra tutti gli studenti che erano disposti a partecipare e devo dire che erano tantissimi, d’altro canto una scena del corto prevedeva la presenza di 200 comparse. Diverso il discorso per i ruoli chiave del film dove ci servivano attori professionisti , a questo proposito ringrazio Guendalina Losito, Giorgia Cavallaro, Nicola Moschetti e Melania Mastrapasqua per lo splendido lavoro attoriale!
Scuola e ambiente. Chi delle due facce della vita di un giovane, è induttivo sul suo comportamento?
A mio avviso entrambe influenzano il comportamento dei più giovani.
Nicola Moschetti
Melania Mastrapasqua
Sono stati coinvolti i genitori?
I genitori degli studenti non sono stati coinvolti direttamente nel film ma li ringraziamo per la disponibilita e l’entusiasmo che ci hanno dimostrato.
La generazione del cyberbullismo è figlia dello smartphone a sua volta figlia della generazione di fine anni ’80. Anni delle città “da bere”. Moda, bellezza, roba firmata. I genitori dell’attuale generazione sono cresciuti in quel contesto. Non è che cominciammo a perdere i valori dei sentimenti in quegli anni?
Le mamme e i papà moderni sono molto più presenti nella vita dei loro figli rispetto a quello che hanno fatto i loro genitori, ma paradossalmente li educano di meno. In passato i genitori erano meno attenti ai bisogni dei bambini, c’erano meno conoscenze sulla loro psicologia. Oggi sono molto più empatici verso i figli, c’è una sorta di educazione alla pari, hanno perso la capacità di guida e autorevolezza. E guardate parlo da padre, mi rendo conto di incorrere anch’io, molto spesso in questo fraintendimento sull’educazione di mio figlio!
Sceneggiatura, produzione, Dario Lucky… Oltre che apprezzare il lavoro artistico dello staff, ammiro il coraggio con cui avete preso per il “collo” il fenomeno, raccontandolo con la macchina da presa. Tutti convinti che sia un’operazione, oltre che cinematografica, anche didattica?
L’aspetto didattico e’ il fine ultimo, l’aspetto cinematografico e’ il mezzo per raggiungerlo. Il corto verrà proiettato in tutte le scuole che hanno aderito all’iniziativa e probabilmente si allargherà al resto. Per girare questo piccolo grande film ho avuto la fortuna di collaborare con dei grandi professionisti. Senza la guida tecnica di Dario Lucky, la bella sceneggiatura di Ersilia Cacace, il montatore Nico Partipilo e l’organizzazione, oltre che lo sforzo produttivo di Francesco Cutrignelli e della sua Gango Studio, https://it.linkedin.com/company/gango-studio non avrei potuto realizzare questo bel progetto.
Le Istituzioni sono state coinvolte. Questo non è un dettaglio. Il compito delle Istituzioni è anche quello di “servire” a migliorare le società. La loro disponibilità è stata immediata?
Assolutamente si e a tal proposito voglio ringraziare i sindaci di Casamassima , Triggiano e Capurso.
“Soffione”. Il titolo è un riferimento al fiore dei campi d’estate che semina col vento la vita? Se sì: di chi?
Nel corto mi sono ritagliato come attore , il ruolo del preside , e il discorso che il mio personaggio fa agli studenti in una scena risponde bene alla tua domanda: è il Taracasso conosciuto anche come dente di leone, cicoria selvatatica, cicoria asinina, grugnò di porco e soffione. Un segreto e’ qualcosa noto a pochi destinato a rimanere nascosto, ma come tutti i segreti, se rivelati assumono prima la forma di pettegolezzo e infine di calunnia .
Ebbene la calunnia si potrebbe paragonare al fiore Soffione, la sua infruttescenza, crea palle di semi leggeri che soffiando si spargono al vento inafferrabili. La calunnia e’ questa, si sparge incontrollabile e anche a ravvedimento avvenuto, i semi, ovvero le parole, non sono più recuperabili e queste purtroppo danno vita ad altri soffioni .
Un atto di rivolta. Il cortometraggio “SOFFIONE” si ribella, denunciando, quanto dannoso sia il cyberbullismo sul futuro sviluppo pschico degli adolescenti. Interventi mirati quali il lavoro di Fabio Salerno, diventano “armi” per capirne le ragioni dell’imperante sistema di sopraffazione e abuso su una comunità.
L’arte ha un ruolo importantissimo per l’immediatezza del messaggio. Mass media e operatori dell’arte, come la scuola, sono guerrieri di una lotta finalizzata all’equibrio di una generazione che eredità, domani, la nostra sapienza. Il lavoro, oggi svolto con quest’opera cinematografica, è segnale che gli adulti, genitori, insegnanti, pedagogisti, hanno la consapevolezza che ogni figlio è figlio di tutti.
Anna Landolfi.
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In copertina, Fabio Salerno, regista.
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