l’Editoriale.
Da inizio anno la Cascina Cuccagna di Milano ospita i concerti di “Prodjgi”, acronimo di promozione del jazz giovane italiano.
Si tratta di un progetto realizzato dall’associazione culturale Musicamorfosi con il sostegno del Ministero della Cultura e della Siae che, con il bando “Per Chi Crea”, si pone l’obiettivo di promuovere e valorizzare i musicisti emergenti di età non superiore ai 35 anni.
Il Cuccagna Jazz Club, presso il ristorante un posto a Milano, è il luogo dove i giovani talenti del jazz tricolore hanno trovato a casa e dove, ogni martedì, possono esibirsi.
La formula è quella del doppio set (ore 19.30 e 21.30) e l’ingresso è sempre libero.
Per il primo appuntamento del mese di aprile, martedì 2, sarà protagonista l’Østrik Quartet, gruppo formato da Simone Capitaneo (trombone), Raffaele Garramone (pianoforte), Christian Scaffidi (basso elettrico) e Giovanni Pagliara (batteria).
I quattro giovani talentuosi musicisti, che si sono conosciuti frequentando il Conservatorio G. Verdi di Milano, insieme a Oliseh Francesco Obiarinze (trombone) omaggeranno il grande J.J. Johnson, da molti considerato il miglior trombonista jazz di tutti i tempi.
Martedì 9 aprile spazio al divertente progetto intitolato “Vita da cartoni”, che vedrà impegnati tre jazzisti di vaglia quali Gabriele Boggio Ferraris (vibrafono), Massimiliano Milesi (sax) e Alessandro Rossi (batteria).
Il trio proporrà un concerto a metà strada tra il jazz delle origini e quello contemporaneo, un mix di musica improvvisata e di rumori insoliti, facendosi ispirare in modo particolare dalle colonne sonore dei cartoni animati del passato.
Martedì 16 aprile riflettori puntati ancora sull’Østrik Quartet, che insieme al trombonista Oliseh Francesco Obiarinze presenterà una serie di standard riletti in chiave personale.
Martedì 23 aprile, torneranno a esibirsi in Cascina Cuccagna i Satoyama, quartetto emergente nato nel 2013 e composto da Luca Benedetto (tromba e tastiera), Christian Russano (chitarre ed elettronica), Marco Bellafiore (contrabbasso ed elettronica) e Gabriele Luttino (batteria, glockenspiel ed elettronica).
I Satoyama (che si sono aggiudicati l’edizione 2022 di Nuova Generazione Jazz) hanno dato vita fin da subito a una musica di confine, profondamente immaginifica ed onirica, con larghe influenze jazz e progressive rock, passando anche dalla world music e dall’elettronica, alla ricerca di un sound e di uno stile riconoscibile.
Il quartetto si occupa di confini non solo in senso figurato: “Sinking Islands”, il suo ultimo album, accolto con entusiasmo dalla critica, tratta infatti delle isole minacciate dal cambiamento climatico e dei movimenti migratori che ne derivano.
Infine, per l’ultimo appuntamento del mese, martedì 30 aprile, in occasione dell’International Jazz Day, la Giornata internazionale dedicata al jazz e promossa dall’Unesco, spazio di nuovo all’Østrik Quartet, sempre con il tributo a J.J. Johnson.
Special guest della serata sarà Andrea Andreoli, trombonista di grande talento e tra i più interessanti jazzisti della sua generazione, con importanti collaborazioni a livello internazionale (una su tutte: la WDR Big Band di Colonia) e una nomination ai Grammy Awards nel 2019.