La ricomparsa di Donald Trump alla Casa Bianca ha acceso tante apprensioni. La sua affermazione è stata notata da tanti come un segno di separazione e preoccupazione.
Ciò nondimeno, il voto presidenziale 2024, è puntato proprio su fattori economici e sui guadagni degli americani.
Donald Trump ha più volte mirato sull’aspettativa di maggiore risorsa e salvaguardia degli statunitensi fondamentali per la sua politica.
Come anche la diminuzione delle tasse come rimedio per incrementare il benessere degli americani. Inoltre, instaurando un ruolo ferreo sulla sicurezza nazionale, dando impulso a politiche di immigrazione limitative e un ampliamento sui costi per la difesa.
A scapito della campagna elettorale dei democratici sui diritti civili, il sostegno all’aborto, la protezione alle donne e alle minoranze, su cui avevano poggiato Kamala Devi Harris, sono stati sottovalutati.
La nuova opera di Guadagnuolo ha catturato l’attenzione per la sua abilità di esortare ragionamenti politici attraverso l’arte con prospettive dibattuti della particolarità e singolarità di Trump e sul percorso pollitico.
L’opera pittorica analizza il personaggio Trump, sulla costruzione ambientale, sulla pratica di governo e la considerazione che lo pervade.
Ciò fonda la mitizzazione e l’attaccamento sproporzionato verso un leader sicuramente carismatico, che riesce a condizionare l’opinione pubblica riuscendo a tenere saldo l’autoritarismo.
Trump ha composto un entourage esageratamente fedele, che vede in lui un uomo idoneo a difendere la collettività da avvisaglie di dentro e di fuori.
Promesse che hanno incontrato il benestare di tanti elettori, ma hanno anche originato giudizi e dissociazioni.
Tuttavia, Trump ha capito di usare le straordinarie novità di potere della comunicazione, esaltando una certa inventiva, tra sarcasmo e annunci pubblici, in una società in cui le ideologie paiono aver consumato il loro valore, ciò che numera è la portata di assicurare prosperità e protezione.
In tale condizione, l’arte diviene una configurazione notevole per domandarci quale futuro prossimo ci attende.
L’arte di Francesco Guadagnuolo si è sempre distinta dall’unione di arte e vita, con un interesse alle tematiche sociali contemporanee.
L’artista si polarizza sulla salvaguardia dei valori della vita in un mondo ormai in crisi, cercando di sottrarre alla morte, un’umanità che va verso un declino inesorabile.
I riferimenti politici proverbiali hanno smarrito il loro contenuto, surrogate da uno screening inarrestabile dove sono fondamentali la visibilità e la ricchezza.
È un’involuzione che si sta diffondendo non solo nella pratica del governo, ma anche nei logoramenti culturali e nelle influenze reciproche del vissuto.
L’opera di Guadagnuolo sul ritorno di Trump ci induce a meditare su questi orientamenti, fissando interrogativi di certo fastidiosi ma indispensabili.
Il dipinto-collage diviso da cinque pannelli ognuno con un suo significato politico: immigrazione, nazionalismo, guerra, inflazione e clima, evidenziati nell’opera, vede le sfide del Presidente sul suo nuovo mandato.
Il dipinto di Guadagnuolo ha avuto un’influenza sintomatica sull’indagine politica, culturale e sociale, in quanto Trump ha accentrato la considerazione pubblica e ha affascinato il dibattito politico e sociale statunitense.