venerdì, 5 Dicembre, 2025 10:20:10 AM

Taranto – XIV edizione del Festival Donna a Sud

Il Festival Donna a Sud, giunto alla sua quattordicesima edizione, annuncia l’evento inaugurale che vedrà la partecipazione della giornalista e scrittrice Giuliana Sgrena.

Il festival, ideato e diretto da Tiziana Magrì e promosso dall’Associazione Contaminazioni, si è consolidato dal 2011 come una piattaforma di riferimento nel Mediterraneo per la promozione culturale al femminile, la parità di genere e la diffusione dei diritti delle donne.

La sua natura di “Open Festival” ne testimonia il carattere inclusivo e il supporto di una rete di associazioni, librerie, istituzioni culturali e cittadini.

L’INCONTRO CON GIULIANA SGRENA

La presenza di Giuliana Sgrena, giornalista e scrittrice riconosciuta per la sua analisi dei conflitti internazionali e la sua attenzione alla condizione delle donne in contesti bellici, costituisce l’evento di apertura del Festival.

La sua partecipazione offrirà una prospettiva critica sulle dinamiche globali con la sua opera Me la sono andata a cercare. Diario di una reporter di guerra.

Un evento necessario in tempi come questi in cui le parole “guerra”, “riarmo” e “bellico” sono tornate a essere presenti nel lessico quotidiano.

Giuliana Sgrena è stata, fra l’altro, tra le prime sostenitrici del Festival Donna a Sud, riconoscendone il ruolo di spazio di confronto culturale e libertà.

L’appuntamento si terrà martedì 30 settembre, Taranto, ore 18:30, Salone degli Specchi di Palazzo di Città

  • In dialogo con l’autrice: Tiziana Magrì e Monica Golino (giornalista – Biblioteca Acclavio).
  • Letture a cura di: Barbara Galeandro (attrice)

Il libro

«Se una giornalista torna in una bara da un paese in guerra, sicuramente sarà stata uccisa perché aveva fatto uno scoop, se invece dopo essere stata rapita torna a casa viva, beh, allora se l’era andata a cercare».

Giuliana Sgrena se l’è andata a cercare raccontando la violenza e la sopraffazione nei più importanti conflitti degli ultimi trent’anni, dando al giornalismo di guerra anche un punto di vista femminile.

Giuliana Sgrena è stata per quasi trent’anni inviata speciale in tutti i maggiori conflitti: dall’Algeria all’Iraq, dalla Somalia all’Afghanistan, dalla Siria all’Eritrea.

I suoi articoli hanno raccontato un mondo dove la guerra stava tornando a essere non più un’eccezione ma la normalità.

Dove regimi autoritari reprimevano e violentavano i propri popoli, dove gli stati fallivano, dove gli interventi di peacekeeping dei paesi occidentali si risolvevano in fallimenti e fughe precipitose.

Si è esposta in prima linea per svelare le grandi falsificazioni dei governi e dei giornalisti embedded: dalle violenze commesse da chi avrebbe dovuto esportare la democrazia ai traffici osceni che ogni guerra porta con sé.

A emergere in questo libro sono soprattutto gli incontri con donne e uomini straordinari, o il ricordo di colleghi, come Ilaria Alpi e Maria Grazia Cutuli, che hanno pagato con la vita la loro volontà di testimonianza.

E, naturalmente, c’è il peso che tutto questo lascia nella propria esistenza: per Giuliana soprattutto il rimorso per la morte di Nicola Calipari, colui che l’aveva liberata dal sequestro di un gruppo islamista in Iraq e che venne ucciso da un soldato americano sull’auto che li stava portando all’aeroporto di Baghdad.

Per anni, alla sindrome del sopravvissuto si è accompagnata l’accusa, da parte del mondo tutto maschile del giornalismo di guerra, di ‘essersela andata a cercare’, perché una donna non avrebbe dovuto essere lì. E questo libro è proprio la rivendicazione, con orgoglio, di una vita spesa – da donna – in prima linea.

EDIZIONE 2025

L’edizione 2025 del Festival sarà dedicata a Jane Austen, in occasione del 250° anniversario della sua nascita. Questa scelta intende istituire un dialogo tra l’eredità letteraria e le sfide attuali della condizione femminile.

I dati attuali, infatti, indicano un tasso di occupazione femminile in Italia del 45% (34% nel Mezzogiorno), inferiore alla media europea del 63%.

A Taranto, oltre la metà delle donne in età lavorativa risulta inattiva, con una differenza salariale del 12% tra uomini e donne.

A ciò si aggiunge il dato significativo della violenza fisica o psicologica subita da una donna su tre. Nonostante tali criticità, il territorio jonico evidenzia anche esempi di imprenditoria femminile, con circa il 18% delle imprese guidate da donne.

In questo contesto, il Festival si propone come strumento per trasformare la consapevolezza in partecipazione attiva e la resilienza in progettualità per il futuro.

I primi appuntamenti del Festival, patrocinato dal Comune di Taranto e dalla Jane Austen Society of Italy, si svolgeranno tra Taranto, Avetrana e Massafra, con il patrocinio morale delle rispettive amministrazioni comunali e la collaborazione della Libreria IMAN di Massafra e dell’Associazione Culturale Hortus Animae.

Un approfondimento su Jane Austen è previsto per venerdì 24 ottobre, a cura di Gabriella Parisi, socia fondatrice e consigliera della Jane Austen Society of Italy (JASIT). FARIAN SABAHI: CULTURA E DIRITTI IN PROSPETTIVA INTERNAZIONALE

La scrittrice, giornalista e accademica Farian Sabahi contribuirà al Festival con la sua esperienza sul Medio Oriente e la cultura iraniana, promuovendo il dialogo interculturale, la giustizia e la parità di genere.

“Il Festival di quest’anno, a partire dall’universo austeniano, intende affrontare tematiche attuali quali diritti, uguaglianza di genere, conflitti, stereotipi e cittadinanza attiva,” dichiara la direttrice Tiziana Magrì.

“Le parole chiave – Orgoglio, Pregiudizio, Ragione e Sentimento – guideranno la creazione di uno spazio di partecipazione culturale nel territorio jonico.”

Oltre a Giuliana Sgrena, Francesca Malerba, Fosca Navarra e Farian Sabahi, il Festival ospiterà Silvia Lippi, Wanda Marasco (Premio Campiello 2025, data da definire), MariTè e altre figure femminili di rilievo.

Il programma include laboratori, workshop, momenti di networking e “short laboratori” sull’educazione sentimentale, culminando il 25 novembre con una mostra e un gala finale ispirato a Jane Austen, “Il GRAN GALÀ DI JANE AUSTEN”.

Un’iniziativa innovativa sarà l’istituzione del gruppo di lettura e scrittura al femminile “Penelope e le altre”, un laboratorio permanente finalizzato alla valorizzazione delle voci femminili del territorio.

 

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