Lo storico dell’arte, docente e scrittore viterbese Salvatore Enrico Anselmi torna in libreria con il suo nuovo romanzo: La Città del Sole, Effigi Edizioni, in concorso al Premio Campiello 2025.
La Città del Sole è un romanzo storico, di stampo naturalistico e nel contempo venato di un costante carattere evocativo e visionario.
È un giallo, in ragione dei fatti di sangue che aprono la vicenda e delle relative indagini finalizzate a fare luce su tali episodi.
Tuttavia non si esaurisce in questo genere poiché vi si affiancano anche componenti proprie del romanzo di formazione, per quanto attiene la vicenda del giovane Lisandro che attraversa tutta la trama, determinando un’evoluzione significativa e graduale del personaggio in concomitanza con lo svolgimento degli eventi.
La complessa serie di avvenimenti si svolge nel Settecento in una città dell’Italia meridionale mai indicata, né per quanto concerne il nome, né per quanto riguarda la relativa area territoriale.
Lo si evince da citazioni, riferimenti, descrizioni paesaggistiche, caratterizzazioni del tessuto architettonico e non ultimo dalla lingua parlata.
La Città del Sole è anche una sorta di libro di libri che metabolizza in forma nuova e originale, suggestioni e riferimenti desunti da un’eterogenea e ampia tradizione letteraria, (Galileo Galilei, Giovanni Battista Basile, Giordano Bruno, Alessandro Manzoni), rispetto alla quale si colloca in atteggiamento dialettico e colloquiante.
Salvatore Enrico Anselmi
Lo stile è duttile nell’impiego dei registri stilistici e in tal senso si adegua al clima precipuo, oscillando tra eloquio formale e parlata gergale, tra lirico e prosaico.
È sempre e comunque uno stile sontuoso che si adatta all’andamento della narrazione e lo definisce. In tal senso il carattere ancipite della forma conserva l’intento di delineare il clima altrettanto ancipite che dilaga nel romanzo per celebrare elevatezza, nobiltà, grandezza di alcuni personaggi che si confrontano con la bassezza pezzente di altri.
Ulteriore intento è quello di adeguare variamente la forma linguistica alla tradizione storica settecentesca attraverso un carattere antico e contemporaneo al tempo stesso.
La tensione narrativa, infine, rende sostenuti e coinvolgenti il ritmo e la successione degli eventi. In tal senso La Città del Sole può essere letta secondo approcci stratificati e distinti, con predilezione per le atmosfere introspettive e di scavo psicologico, così come per la trama ricca e avventurosa, che si avvicina alla tradizione del romanzo picaresco e d’azione, caratterizzato da rivolgimenti improvvisi e colpi di scena.