martedì, 30 Aprile, 2024 8:20:51 PM

FANNY MASSIMEO E L’ECOMUSEO DI MOLA DI BARI

MOLA di BARI – Quando ho conosciuto qualche anno fa, Fannj Massimeo, ho subito pensato a un vero vulcano di idee, uno tsunami della Cultura. Non mi sbagliavo!

Da circa vent’anni dirige, con spirito battagliero, l’”Ecomuseo del Poggio” del Comune di Mola di Bari, donna tenace e indomita, insegnante in pensione, esperta nei processi formativi.

FANNY MASSIMEO E L’ECOMUSEO DI MOLA DI BARI

Diciamo in poche parole chi è Fannj Massimeo, oltre ad essere l’anima Direttrice dell’”Ecomuseo del Poggio” di Mola.

Mi sono sempre dedicata all’insegnamento, fin dalla mia elezione come direttrice dell’Ecomuseo (circa venti anni fa), ho puntato molto sulla scuola, perché credo che la conoscenza del passato, delle proprie radici, ci permetta di conoscere il presente per fare nel futuro scelte consapevoli.

Difatti ho organizzato il Concorso di “Scrittura creativa”, rivolto alle scuole di tutti gli ordini, un evento, che si è consolidato negli anni ed è giunto nel 2022 alla XVIII edizione.

Le premiazioni del Concorso, si sono sempre svolte presso le “Antiche Ville”, luoghi che vengono ogni anno, scoperti e ammirati dai visitatori e dai partecipanti al concorso.

Credo che il recupero del passato sia anche lo spirito dell’Ecomuseo. Com’è nato e cosa lo lega all’Associazione “Le Antiche Ville”?

“L’Ecomuseo del Poggio” è nato nel 1999, con una delibera, del Comune di Mola, che concedeva all’Associazione Onlus “Le Antiche Ville”, presieduta dal capitano Andrea Berlen, i locali di una ex scuola rurale in comodato d’uso per 99 anni.

Uno degli obiettivi delle due realtà culturali è stato, da sempre, la valorizzazione dell’identità del nostro territorio, inteso come patrimonio paesaggistico, ambientale, artistico-culturale e storico.

 

L’Associazione “Le Antiche Ville” si è occupata sempre di reperire le risorse per il mantenimento del patrimonio architettonico e paesaggistico delle due Contrade sulla Provinciale 111 tra Mola e Rutigliano: Brenca, San Materno e Pozzovivo, dove ci sono circa 35 ville costruite da fine ‘600 fino al ‘900.

Ti faccio qualche esempio: a San Materno c’è una villa in stile arabo, costruita nel 1911, con materiali pregiatissimi, mentre un’altra a Brenca presenta una particolare architettura fiorentina.

Sempre a Brenca, ci sono due splendide ville del 1700 appartenute ai fratelli Alberotanza, oggi di proprietà una della famiglia Barbanente e l’altra di Domenico Pinto, denominata “Tenuta Pinto”, nella cui proprietà è presente una chiesetta dedicata a sant’ Antonio Abate.

Inoltre presso la Casina Morgese costruita nel 1898 (si chiamano casine le dimore a un solo piano a differenza delle ville che ne hanno due), il 18 settembre del 2011 il proprietario dott. Waldemaro Morgese, attuale presidente dell’Associazione, ha fondato la prima Biblioteca rurale di Puglia, con oltre 5.000 documenti.

Bellissima iniziativa. Complimenti! In passato ho avuto la fortuna di visitare un paio di Antiche ville e devo ammettere che sono davvero bellissime. Tornando all’”Ecomuseo”, di cosa vi siete occupati nel corso degli anni?

Il nostro Ecomuseo del Poggio”, è stato riconosciuto d’interesse regionale con delibera n.48 del 29 gennaio 2015.

Per noi è importante far comprendere alle nuove generazioni che un bene culturale non è solo una scultura, un quadro, un edificio, una composizione musicale, ma anche un muretto a secco, un viottolo, un abito, in poche parole tutto ciò che l’uomo ha realizzato di positivo per trasmetterlo alle future generazioni.

Ben presto, all’interno dell’”Ecomuseo”, ormai da circa vent’anni, “l’Abito antico” ha assunto un posto privilegiato per i numerosi lasciti di alcune famiglie della media e alta borghesia di Mola, Rutigliano, Noicàttaro, Conversano, Triggiano e Roma. Per citare qualche famiglia: Alberotanza, Zippitelli, Mangini, Traversa, De Stasi, Aniello, Morgese, Semeraro, Berlen, Moccia etc.

Bisogna precisare che, oltre agli abiti, è stata donata biancheria per adulti e bambini, borse e accessori. Ci sono delle stoffe bellissime, meravigliosi broccati, tessuti preziosi e sete che non esistono più in commercio.

Attraverso la storia del costume è possibile ripercorrere non solo la storia delle famiglie, ma la storia di una o più epoche.

In questi anni per far conoscere tutto il patrimonio che ci è stato donato, abbiamo organizzato mostre e sfilate, con grande partecipazione di pubblico, in luoghi bellissimi dalle architetture prestigiose.

Le più rappresentative sono state presso il teatro pubblico Van Westerhout, il Castello Angioino, Palazzo Pesce di Mola, il Palazzo di Cagno Abbrescia di Bari, Palazzo Fatta di Palermo, Palazzo Settanni e Moccia di Rutigliano, Palazzo Beltrani di Trani, il Circolo Unione, il Circolo della Vela e infine presso l’Hotel Palace in collaborazione con il Rotary di Bari.

Ci terrei a sottolineare che le mostre sono state curate dalla dott.ssa Monica Cannillo, grande esperta e restauratrice di tessuti antichi.

UNA VITA DEDITA ALLA CULTURA

Che meraviglia! Immagino il lavoro! Sicuramente ci sarà una macchina organizzativa di volontari che ti affianca. Vogliamo citare i nomi delle persone che hanno reso possibile l’organizzazione degli eventi in questi anni?

Accanto a me, chi mi ha sempre affiancata da diciotto anni, è stata Giancarla Aniello, un’eccellente docente di scuola primaria, da sempre dedita con il marito Nicola Marinelli alle attività di entrambe le Associazioni.

E poi anche Domenico Pinto, Angela Discipio, Pietro Rutigliano, Giuseppe Mirizio, Giulia Poli Di Santo, Antonio Di Santo e Antonella Satalino.

Accanto a “Costumi Antichi, Accessori e Biancheria”, c’è un’altra iniziativa che ormai va avanti da anni denominata “Giovani Stilisti”. Ce ne vuoi parlare?

Questo è stato un progetto didattico, giunto alla decima edizione, rivolto alle scuole superiori, ai laureati in Scienze della moda e Accademie di moda che è stato un vero successo. La curatrice delle sfilate di questo settore è la fashion designer Florisa Sciannamea.

Qualche anno fa, la Fiera del Levante di Bari, ci affidò un intero Padiglione dove allestimmo sfilate di moda con gli studenti di alcune scuole, tra cui il “Santarella” di Bari.

Un esperimento che abbiamo ripetuto. I ragazzi si sono sempre divertiti tanto e si sono mostrati molto interessati e per nulla indifferenti alla bellezza dei costumi, degli accessori di epoche ormai lontane.

L’ultima edizione con la sfilata di moda, l’abbiamo realizzata nella bellissima villa in stile arabo dell’avv. Rosmery Del Vecchio, con pizzi pregiatissimi donati dalla signora Felicita Marcopido, nonna della proprietaria e sarta di altissimo livello.

Arriviamo all’ultimo evento, la mostra “Il fascino della famiglia Fascina: abiti, cappelli, ventagli, cuscini quadri…riverberi di uno splendore senza tramonto” davvero particolare. Ce ne vuoi parlare?

La mostra è stata allestita a Palazzo Roberti per due giorni dal 12 al 13 novembre e racchiude in realtà la storia di una famiglia borghese e, di conseguenza, il periodo storico tra fine ‘800 e prima metà del ‘900.

Ho avuto il piacere di visitare la dimora della famiglia Fascina, antica e bellissima, perché la proprietaria ha deciso di donare gran parte del posseduto all’”Ecomuseo”.

Quando sono stata invitata in questa casa meravigliosa con una biblioteca immensa e una raccolta di vinili di opere classiche, mi sembrava di sognare.

Una parte delle opere donate, sono state esposte tra cui: bambole di fine ‘800, un arazzo, ricami pregiati, ventagli, dipinti, tutti incorniciati e infine costumi, accessori e acconciature del secolo scorso.

In due giorni abbiamo avuto tantissimi visitatori, che hanno apprezzato i materiali esposti. Speriamo di poterla replicare.

 Siamo giunte alla fine della nostra chiacchierata. Fannj, che progetti futuri ci sono in programma?

Andare in pensione. (RIDE). Sperando che il Comune di Mola voglia realizzare un parcheggio per l’”Ecomuseo”, ci sarà un’ edizione di un concorso di fotografia. L’Associazione assieme allo Studio Grafico Mariano Argentieri, curatore e ideatore, ha organizzato la 1^ edizione dell’ iniziativa fotografica dal titolo “Istantanee di storia e natura”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Una prima esposizione fatta all’ Ecomuseo con i 23 fotografi e una successiva, sarà allestita a Mola di Bari .

Ti voglio donare un’anteprima: una mostra temporanea sul costume e una piccola mostra permanente con abiti pregiatissimi di fine ‘800, che molto probabilmente saranno allestite… nella Sala Cielo del meraviglioso Kursaal Santalucia.

Mia cara Fannj è davvero una splendida notizia. Sarà un modo per far rivivere un luogo bellissimo, un contenitore culturale prestigioso del capoluogo pugliese. Ti prometto che noi ci saremo con Arti Libere per diffondere la notizia ai numerosi visitatori, che potranno ammirare queste meraviglie.

Patrizia Gesuita.

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