Edizione numero trenta per l’Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali di Mola di Bari. In una parola Agìmus.
Saranno tanti gli eventi speciali per festeggiare un traguardo così importante, a partire dal concerto inaugurale di domenica 21 gennaio (ore 19.15) con lo strepitoso quintetto d’archi polacco Volosi, una delle massime espressioni dell’incontro tra accademia e tradizione popolare nel quale è scritta larga parte della storia musicale dell’Est Europa.
Quintetto d’archi polacco Volosi
Quindici gli appuntamenti al Teatro van Westerhout confezionati sino a primavera.
«Con la musica – racconta il direttore artistico, Piero Rotolo – abbiamo portato la periferia al centro del mondo sempre all’insegna della qualità, facendo di Agìmus un esempio dell’impegno che una società di concerti deve profondere nella scoperta di nuovi talenti, un punto di riferimento per il territorio nella progettazione di orizzonti culturali per la crescita di un’intera comunità e un modello propositivo verso il superamento dei confini tra i generi».
Sarah Jane Morris
Per queste celebrazioni Rotolo conferma il taglio multidisciplinare della rassegna con proposte dedicate alla musica cameristica e sinfonica, alle sonorità di confine e alla lirica, al jazz e alla canzone d’autore, ma anche alla danza, sulla quale ci sarà un importante focus con uno spettacolo antologico dedicato a Michel Fokine firmato da Fredy Franzutti per il Balletto del Sud (4 febbraio, ore 18 e 20.15).
Ilia Kim
L’Agìmus ricorderà un suo grande amico, Piero Rattalino, tra i più grandi esperti al mondo di pianoforte scomparso lo scorso anno.
E gli renderà omaggio con un recital beethoveniano alla sua maniera, fatto di musica e parole, con protagonista la pianista Ilia Kim, compagna d’arte e di vita del grande studioso (18 febbraio, ore 19.15).
Ilia Kim
La musica popolare d’autore avrà un suo primo spazio con il progetto Nati Sotto Saturno (25 febbraio, ore 19.15) prima dell’inedito tributo alla tradizione napoletana del partenopeo doc Joe Barbieri col suo nuovo progetto discografico «Vulìo» (7 aprile, ore 20.15) e il viaggio dal Trecento ai nostri giorni nella forma canzone della vocalist Giovanna Carone (12 magio, ore 20.15).
Joe Barbieri
Ma ci sarà anche tra le proposte internazionali l’inconfondibile voce di Sarah Jane Morris con il suo raffinatissimo «white soul» (17 marzo, ore 19.15).
La cantante britannica illuminerà una stagione che esplorerà diverse culture musicali con l’Orchestra Tzigana di Budapest (1° marzo, ore 20.45), con il duo flamenco composto dal pianista José Manuel Cuenca e la bailaora Almudena Roca (9 marzo, ore 20.45) e con il Trio Ukraïni composto da musicisti provenienti da una terra martoriata dalla guerra (21 aprile, ore 20.15).
Orchestra Tzigana
Una finestra sulla musica sinfonica e concertistica verrà aperta dall’Orchestra La Fhilarmonie diretta da Nima Keshavarzi con solista d’eccezione il violoncellista Enrico Bronzi (24 marzo, ore 19.15).
Mentre la musica da camera, dopo l’omaggio a Beethoven di Ilia Kim, vivrà altri due momenti esaltanti con il Turina Piano Ensemble (25 aprile, ore 20.15) e il tributo a Rachmaninov per due pianoforti di Marco Sollini e Salvatore Barbatano (18 maggio, ore 20.45).
Sarah Jane Morris
Completano il quadro la Tosca di Puccini nel centenario della scomparsa del compositore (12 e 13 aprile, ore 20.45) e l’intrigante excursus sonoro da Bach, genio assoluto del Settecento, a Bolling e Bernstein, giganti del Novecento, viaggio nel tempo che verrà compiuto dal trio composto dal flautista Giuseppe Nova, dal contrabbassista Giorgio Boffa e dal pianista Giovanni Scotta (4 maggio, ore 20.45).