Si dice che sia importante credere in qualcosa per trovare la propria strada. E con un titolo quanto mai emblematico, “Credere” il 14 febbraio, Filippo Granatiero, giovane cantautore pugliese torna pubblicando un singolo.
Un brano che segna l’inizio di un nuovo capitolo artistico. Disponibile su tutte le piattaforme digitali, distribuito dall’etichetta Sfera Records, “Credere” rappresenta il debutto ufficiale dell’artista con il suo nome, un passo importante rispetto al passato più sperimentale in cui l’artista pubblicava con il nome di “21 Graffi”.
L’uscita del nuovo singolo porta Filippo a compiere una transizione decisiva verso una nuova identità musicale, più matura e autentica, che fonde il suo passato con una visione più consapevole del suo percorso.
“Credere” è un brano che esplora momenti significativi della vita dell’artista, segnati da un percorso di crescita e consapevolezza.
Il testo ripercorre le fasi più difficili dell’adolescenza del cantautore, periodo in cui Filippo si sentiva fragile, insicuro e distaccato dalla realtà che lo circondava.
Durante gli anni scolastici, viveva in una sorta di isolamento emotivo, assente e introspettivo, come se fosse “tra le nuvole”, immerso nei suoi pensieri.
La canzone fa riferimento a un momento fondamentale della sua vita in particolare: il percorso con una psicoterapeuta, che lo ha aiutato ad affrontare le proprie fragilità, con la madre al suo fianco, spesso in lacrime.
Il ritornello esprime il desiderio di uscire da quel mondo lontano e soffocante, in cui Filippo si sentiva imprigionato da incertezze e dubbi.
Solo la consapevolezza che l’unica via per andare avanti è scegliere di ricominciare a vivere, gli consente di liberarsi da quell’isolamento e distacco.
Condizione, quest’ultima che ha provocato la perdita di amicizie e amori, poiché il conflitto interiore tra ciò che desiderava e ciò che sentiva di meritare lo ha separato dalla sua realtà. Il singolo segna una svolta anche dal punto di vista musicale.
Rispetto ai precedenti lavori, “Credere” si caratterizza per un sound più diretto, meno elettronico e più vicino al suono degli strumenti musicali, rivelando un artista che, pur mantenendo la sua essenza, si fa strada con una proposta più intima e definita.
«21 Graffi era un progetto sperimentale, funzionale per arrivare ad una consapevolezza ed un’autonomia. Non aveva una definita identità musicale, quindi, perché mi serviva per esplorare vari stili e temi.
Ora, con un progetto che porta il mio nome, ho una precisa identità cantautorale, con un sound riconoscibile e un percorso che rispecchia più profondamente chi sono oggi».
Così Granatiero commenta così la sua evoluzione musicale.