Presentata nelle Officine degli Esordi di Bari, la XV edizione del festival Anima Mea.
Sono intervenuti l’assessora alle Culture del Comune di Bari, Ines Pierucci, il presidente del Consiglio Comunale di Sannicandro di Bari, Maria Limitone, gli artisti Carlo Bruni e Nunzia Antonio e il direttore artistico di Anima Mea, Gioacchino De Padova.
La Puglia e il respiro vitale della musica antica. In due parole Anima Mea, festival internazionale che, dopo 300 concerti, torna a declinare nella contemporaneità suoni del passato con 9 programmi spalmanti su 17 appuntamenti in 5 comuni diversi.
Enrico Gatti
Complessivamente saranno 70 i musicisti impegnati dal 27 ottobre al 3 dicembre a Bari (Santa Scolastica), Bisceglie (Vecchie Segherie Mastrototaro), Palo del Colle (Purgatorio), Sannicandro di Bari (Castello Normanno Svevo) e Trani (Auditorio San Luigi).
Questi i numeri della quindicesima edizione organizzata dall’associazione L’Amoroso con la direzione artistica di Gioacchino De Padova, contrario al pregiudizio secondo il quale colto, popolare e sociale non possano stare insieme.
Christophe Baska, Léo Fernique e Nicolas Kuntzel
«Per contro, alla musica – nota De Padova – si chiede sempre più spesso di svolgere compiti che non le appartengono: riempire le piazze, moltiplicare il turismo, sviluppare economia. Il nostro parametro rimane il gradimento del pubblico, desideroso ogni anno di tornare a seguirci con curiosità».
Una curiosità che quest’anno verrà alimentata facendo incontrare la musica antica con altri linguaggi e mondi diversi.
Per esempio, il «nouveau cirque», cosa che accadrà nel rendez-vous tra la Compagnia Estìa e l’Ensemble Orfeo Futuro per il concerto inaugurale «Corte dei Miracoli» in programma il 27 ottobre a Bisceglie e il 28 ottobre a Sannicandro di Bari.
Maria Grazia Schiavo
Verranno anche rivelati i protagonisti della nuova generazione di interpreti, a partire dai tre controtenori Christophe Baska, Léo Fernique e Nicolas Kuntzelmann dell’Ensemble Spirito di Lione, partner internazionale di Anima Mea, che prosegue le collaborazioni con MusicAround di Genova, MusicaMente di Palermo, Grandezze & Meraviglie di Modena e il Millico Festival di Terlizzi.
Roberta Invernizzi
Tra gli strumentisti in grande ascesa figurano il virtuoso di flauto dolce e fagotto Alessandro Nasello e l’oboista tirolese Priska Comploi, mentre tra le voci più rappresentative della musica barocca italiana si ascolteranno Roberta Invernizzi, Sara Mingardo e Mariagrazia Schiavo.
Sara Mingardo
E poi, il violinista e direttore di fama internazionale Enrico Gatti, impegnato sul podio dell’Ensemble Orfeo Futuro, formazione di riferimento del festival, che aprirà anche una finestra sui rapporti tra musica e firmamento con l’astrofisico Giovanni Covone a introduzione di un concerto dell’Ensemble 400 sulla «musica delle sfere».