lunedì, 7 Aprile, 2025 10:01:19 PM

Bologna – Le donne in letteratura – 3^ e ultima parte

di Yuleisy Cruz Lezcano.

Credo che un passo importante nel processo di trasformazione è quello di non emulare modelli maschili di competizione.

Nella società ci sono numerosi esempi di donne che, una volta arrivate in posizioni di potere, calpestano i diritti di altre donne, ripropongono un modello di individualismo sociale, di competizione e sopraffazione.

Credo sia fondamentale il fatto di riconoscere e allontanare le micro violenze simboliche e comunicative dettate dai pregiudizi, che provocano svalutazione e calo dell’autostima di altre donne.

La ricerca delle citazioni femministe nei libri

Il movimento femminista ha dato voce a molte riflessioni che si sono trasformate in manifesti e libri che tracciano la storia dell’autodeterminazione femminile.

Esistono molte risorse online e nei testi accademici che raccolgono citazioni significative di pensatrici e attiviste, molte delle quali sono facilmente reperibili in archivi digitali o biblioteche universitarie.

Olympe de Gouges (1748-1793)

Ad esempio, piattaforme come Google Books o Archive.org offrono accesso a molti testi classici femministi. In particolare, le citazioni di pensatrici come Olympe de Gouges, Mary Wollstonecraft, Sor Juana Inés de la Cruz si trovano in pubblicazioni che esplorano la storia della lotta femminista e l’evoluzione dei diritti delle donne.

Un’altra importante risorsa è la biblioteca digitale FemLib (Feminist Library), che raccoglie testi storici e contemporanei di femministe di tutto il mondo.

Inoltre, molti libri accademici che trattano la storia del femminismo includono ampie citazioni da queste autrici.

Ad esempio, testi come «The Feminist Companion to Literature in English» (1990) offrono citazioni e contesti di autrici storiche e moderne che hanno contribuito alla discussione sull’autodeterminazione femminile.

Mary Wollstonecraft (1759-1797)

Conclusione

L’autodeterminazione femminile non è un concetto che si è sviluppato solo nel contesto moderno, ma affonda le sue radici in secoli di pensiero e attivismo.

Le voci di pensatrici come Olympe de Gouges, Mary Wollstonecraft e Sor Juana Inés de la Cruz, tra altre, hanno contribuito a costruire una visione di donna libera di autodeterminarsi, sia sul piano politico che culturale.

Le loro parole continuano a essere un faro per tutte coloro che lottano per il diritto di scegliere il proprio destino.

Nel percorso di autodeterminazione, la motivazione estrinseca non deve essere ignorata, ma va riconosciuta come parte di un sistema complesso.

Le pressioni sociali, economiche o politiche possono influenzare il modo in cui le donne si vedono e prendono decisioni, ma il vero cambiamento avviene quando le donne sono in grado di separarsi da queste influenze esterne e costruire una nuova narrativa per sè stesse.

Juana Inés de la Cruz (1648-1695)

L’autodeterminazione non è solo una questione di libertà individuale, ma anche di resistenza collettiva contro le strutture di potere che limitano il potenziale delle donne.

Questo cambiamento riguarda soprattutto la modificazione degli archetipi femminili, spesso costruiti su modelli stereotipati e limitanti, che hanno condizionato e, in molti casi, soffocato l’autonomia delle donne.

La riflessione sulla differenza tra il femminismo come è visto nella letteratura maschile e quello visto dalle donne mette in evidenza un contrasto significativo, che rivela come le donne abbiano dovuto lottare non solo per affermare la loro libertà, ma anche per riscrivere la propria immagine, sfidando le narrazioni patriarcali che hanno definito cosa fosse il “femminile” e quale fosse il suo posto nella società.

Yuleisy Cruz Lezcano.

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