di Anna Landolfi.
Un anno di dedizione alle arti delle Lettere. Disciplina di facoltà umanistiche riflesso degli animi degli uomini. La presentazione di questa prima composizione poetica dell’anno 2022, è di Gianpiero Perra, un poeta della ricerca linguistica delicata, contenuta. Nel precedente componimento, “Mattino”, già traspariva una visione dello spazio da lui vissuto, con l’osservazione dettagliata della natura. Un confronto di quanto egli stesso è parte della natura, rispettandola, amandola e riconoscendole la potenza che essa ha su di noi che “abitiamo” la sua immensa vastità. Nei versi, dimostra il senso realistico di quella attuale corrente ecologista che, finalmente, prende coscienza in ognuno di noi. Il poeta è così educatore di noi tutti, focalizzandoci sulla bellezza espressa con attenta cura delle parole. Termini composti che riportano a ciò che i suoi occhi vedono. Nulla di complesso: si affida alle sue emozioni e le trasmette con le sue parole, parole che diventano fonemi con l’intima interpretazione di Anna Pibiri, attrice e regista, già voce prestata ad autori che di questa rassegna, sono protagonisti. La narrazione tecnica è ben studiata. La composizione poetica, suddivisa in tre paragrafi, ognuna a sè è già poesia. La struttura così composta, lega senza difficoltà di enunciazione, dando respiro ad ogni frase. Questa “leggerezza” letteraria, rende la sensazione della visione percepita dal poeta, realtà materiale che il lettore prova con la sua stessa intensità emotiva.
Gianpiero Perra
Figlia dell’acqua
Figlia dell’acqua
Il tuo respiro stride di vento e di sale
Dalla bocca di calcaree labbra.
Al tuo soffio nato negli abissi
Nella sua voragine senza fiato
Ha dato voce il mare.
Prestami il vortice che dentro te s’avvolge
Ch’io dall’orecchio lo induca
A spazzare gli angoli desueti del cuore.
Anna Landolfi.
In copertina: Gianluca Cremonesi (1972)
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