di Anna Landolfi.
Mi muovo tra manoscritti, purtroppo alla rinfusa, su uno scrittoio zeppo di carte. E’ un disordine “ragionato”. Difficile fare una scelta. E’ complesso il lavoro: con quale metro di giudizio, “scarti” un elaborato per un altro? Non puoi. Non si può. Non ci sono parole composte che abbiano un sentimento o un’emozione meno intensa di un’altra. Questo appuntamento con Voi lettori, è diventato un piacevole incontro e presentare gli stati d’animo di ognuno degli scrittori o dei poeti, che con discrezione e umiltà, in un particolare momento delle loro vita, riportano sulla carta, un pensiero o una suggestione provata, diventa un dovere. La parola è importante e comporla non è facile. Altrimenti esprimeremmo confusione da illogici contenuti. E capita di leggere elaborati, che da una prima lettura, possono apparire difficili. Quasi di cultura punk. Prepotentemente underground. Liberare uno stato d’animo “ribelle”, disgressivo, strappare catene che imprigionano un spirito libero, è la forza che un coraggioso poeta scrive senza censura. Una prepotenza romantica. Gotica. Una commistione di amore e rabbia. Già: amore e rabbia, perchè una forte passione per un ideale, è gridata, urlata. Alla sopraffazione ci si ribella e un animo ribelle è sempre colmo d’amore. Non fermiamoci, quindi, al “suono” di una parola che potrebbe sembrare “violenta”, leggiamone l’intrinseco significato. Amplifichiamo la conoscenza e troveremo un uomo che esprime l’amore con la forza delle sue parole. Lui è Giuseppe Vivona.
Giuseppe Vivona.
L’incubo dentro di me.
Possiedo un bel lato oscuro
Del quale potresti innamorarti
Sono ombre della mente
Che la gente non vuole capire
***
L’emozione di tenere in mano una pistola
Godendo la paura di uccidere i tuoi professori
Il riverbero dei sogni in cui possiedi la donna di un altro
Il piacere di picchiare qualcuno che ti ha aggredito
***
Non si dovrebbero confessare queste cose
Ma ho deciso di essere sincero
***
Ho un bellissimo lato oscuro
Del quale dovresti innamorarti
Senza pensare al futuro
Dimenticando il passato.
***
I momenti inevitabili dei lutti
La noia delle cerimonie
La gente che non volevi frequentare
I lavori che non avresti voluto fare
***
Non si dovrebbero mettere per iscritto queste cose
Ma ho deciso di non impazzire
***
Il mio lato oscuro si è innamorato di te
Presentagli il tuo e non avranno più paura di esistere.
E’ una confessione, un’intima condizione di un uomo che confida sé stesso dandosi con assoluta trasparenza mentale, senza avere timore di essere giudicato. Ma lo fa ad un amore presentandosi nudo e senza simulare quel lato innocente che ognuno vuole fare apparire. Forse il lato più intimo che tutti noi abbiamo, temendo di manifestare il desiderio di dire semplicemente: amami per quello che sono senza timore del mio buio.
Solo un altro round.
Per il mio bene vogliono fermarmi
Per evitar danni stanno per ferirmi
I miei amici ed il guardiano
Mi dicono che è finita.
***
Se non mi oppongo sarà peggio (lo capisco solo io?)
Devo continuare a battermi
Perché il dolore del corpo sarà nulla
quando la sofferenza dell’anima sarà feroce.
***
Imploro e quasi prego
Solo un altro round
Sono ancora vivo
***
Respiro e urlo: solo un altro round!
Preferisco la morte alla sconfitta,
voglio l’ultima occasione.
La merito e sono in piedi.
***
I miei scuotono la testa e il guardiano storce il naso
Il nemico sente l’odore del mio sangue
Ma ho l’ultima possibilità e devo onorarla
***
Non ce l’hanno tutti
Non l’abbiamo sempre
Ma urlo, imploro e prego per avere solo un altro round
***
Darò tutto per non sopportare l’alba dopo la sconfitta.
Tutto me stesso e su questo ring nella mia testa
Ho solo tre minuti e mi devono bastare.
Un messaggio: nulla è mai perduto. Anche quando ti sembra di essere sconfitto, mai deporre le armi. E’ un diritto: tutti gli uomini hanno una chance, un’altra possibilità. Tutti ce l’hanno. Il prezzo è alto, ma la “sfida” è al destino, è al fato, che gioca e si burbera delle nostre vite. Il nemico è ben più potente di un nostro simile. Se negli uomini fa capolino la ragione, con il destino bisogna lottare. E se vorrà la mia vita, dovrà ella stessa lottare.
Anna Landolfi.
Le poesie di Giuseppe Vivona, sono interpretate da Nico Salatino e Andrea Pantaleo.
http://www.largolibro.blogspot.it
“L’INCUBO DENTRO DI ME”
Per un attimo mi ha riportato a ” Delitti esemplari” di Max Aub che, x assurdo, sostiene che tutti noi abbiamo la mente posseduta dai ” cattivi pensieri” e che li accantoniamo nel profondo, non manifestandoli agli altri.
Complimenti davvero.
“SOLO UN ALTRO ROUND”
È umanamente corretto verso noi stessi non fermarsi se non dopo aver lottato fino all’ultimo prima di dire: “è finita ma, se non altro, ho dato tutto me stesso affinché ciò nn avvenisse!”.
Mi complimento personalmente con l’autore Giuseppe Vivona
Anna Pibiri
de “Is Amigas” Gruppo teatrale amatoriale
Meravigliose!
Ha avuto il coraggio di scrivere quello che tutti provano almeno una volta nella vita. Siamo creature imperfette ma capaci di grandi cose ma spesso inconsapevoli. Gli uomini ancora di più! Sapere che almeno un uomo riesce a scavare nel proprio animo mi dà la speranza che non tutto è perduto.
Spero di leggere ancora tante altre poesie.
Complimenti!