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I Papi e la Musica. 1^ parte

di Giovanni Ferruccio Labella.

Nel corso della sua storia bimillenaria, tutti i pontefici hanno dimostrato grande interesse per la musica, ognuno a suo modo. Primo fra tutti, San Gregorio Magno, che ha arricchito la liturgia con le salmodie cantate (il Canto Gregoriano), Clemente V, che al Concilio di Vienne (Francia) raccomanda con devozione la salmodia alle ore stabilite e Benedetto XIV che pubblica un’enciclica il 19 febbraio 1749 dedicata in parte alla musica sacra: Annus qui (De ecclesiarum nitore et de musica sacra L’ordine nelle chiese e la musica sacra). Poi nel XX secolo l’attenzione per la musica e le nuove tecnologie, avanza gradatamente.

Papa Pio IX,  (1792-1878)

Gioacchino Rossini compone una Cantata in onore del Beato Pio IX nel 1846 e Charles Gounod l’Inno e la Marcia Pontificia nel 1869. Leone XIII (1878-1903) è il primo pontefice a essere video ripreso da Vittorio Calcina nel 1896 e anche il primo a incidere su di un cilindro fonografico la propria voce e la propria benedizione il 5 febbraio 1903. San Pio X (1903-1914) invece, pubblica tra le sollecitudini il Motu Proprio sulla Musica Sacra il 22 novembre 1903 e successivamente fonda la Scuola Superiore di Musica Sacra nel 1911 e nel 1918, il suo successore papa Benedetto XV (1914-1922), si rivolge ai docenti e agli alunni della Pontificia Scuola Superiore di Musica Sacra di Roma elogiandone l’operosità.

Achille Ratti Pio XI (1922-1939) è un intellettuale. E’ stato professore nel seminario Maggiore di Milano, prefetto della Biblioteca Ambrosiana e di quella Vaticana, nunzio apostolico in Polonia, arcivescovo di Milano, è un appassionato alpinista e scalatore. Sensibile alle nuove tecnologie, ha inaugurato la radio Vaticana nel 1931 costruita da Guglielmo Marconi. Conosce molto bene la storia dell’arte e la musica. Nel 1928 nomina conte palatino d’onore il tenore John McCormack per i servigi filantropici elargiti alla Chiesa cattolica d’Irlanda, inoltre gli è regalata la prima registrazione completa della Bohème di Giacomo Puccini interpretata da Rosetta Pampanini, Gino Vanelli, Tancredi Pasero sotto la direzione del maestro Lorenzo Molajoli. Il suo successore Pio XII (1939-1958) è un grande appassionato di musica classica e operistica. Essendo stato nunzio apostolico in Baviera e di seguito internunzio per la Germania, è un vero conoscitore della musica romantica tedesca, soprattutto wagneriana. Papa Pacelli si diletta nel suonare il violino, possiede due simpatici canarini Hansel e Gretel (dall’opera omonima di Engelbert Humperdinck), è un estimatore di molti compositori e artisti lirici contemporanei, poiché in Vaticano sono offerti in alcune circostanze dei concerti.

Papa Pio XI, (1857-1939)

Si menziona la Messa da Requiem di Verdi con Beniamino Gigli, Maria Caniglia, Miriam Pirazzini, Giulio Neri, diretti da Tullio Serafin nel Cortile del Belvedere il 2 luglio 1945, Il Giudizio Universale di monsignor Lorenzo Perosi ancora con Gigli, Gianna Pederzini, Marcella Pobbe presso la Pontificia Università Gregoriana il 24 maggio 1950 e quello tenuto dall’orchestra sinfonica di Israele in segno di gratitudine per aver salvato i tanti ebrei, il 26 maggio 1955. Papa Pio XII è un attento radioascoltatore. Ama sentire le trasmissioni in diretta dai vari teatri italiani. Nel novembre del 1950, alla Rai di Roma, va in onda il Parsifal di Wagner, eseguito da Maria Callas (all’epoca ventisettenne), Boris Christoff, Africo Baldelli, Rolando Panerai, Lina Pagliughi diretti da Vittorio Gui. Il Pontefice rimane entusiasta dalla voce della Callas, ne apprezza il timbro e il fraseggio. Due anni dopo, il 7 dicembre 1952, Maria Callas, inaugura la stagione lirica al Teatro alla Scala con il Macbeth di Verdi.

Maria Callas, soprano. (1923-1977).

Boris Christoff, basso. (1918-1993).

Beniamino Gigli, tenore (1890-1957)

Pio XII, dopo aver ascoltato la magnifica interpretazione, esprime il desiderio di voler conoscere il soprano greco. L’incontro avviene nella primavera del 1954. Maria Callas è ricevuta in udienza privata insieme al marito l’industriale Giovanni Battista Meneghini. Papa Eugenio Pacelli ne tesse le lodi canore e si congratula per le interpretazioni operistiche soprattutto wagneriane, suggerendo alla Callas di eseguirle nella lingua originale in tedesco, poiché all’epoca era uso cantare tutto in italiano. La Callas, da canto suo, argomenta che sarebbe preferibile celebrare la messa dal latino in italiano. Inoltre Pio XII ha concesso udienza privata ad alcuni artisti internazionali tra cui i tenori Giacomo Lauri Volpi e Tito Schipa, la violinista Gioconda De Vito di cui era un suo grande ammiratore e attori cinematografici come Edoardo e Titina De Filippo, Stanlio e Ollio, Gary Cooper.

Papa Pio XII (1876-1958).

E’ doveroso menzionare che nel magistero pacelliano figurano alcuni documenti di straordinaria importanza quali le encicliche Musicae Sacrae Disciplina (De Musica Sacra-la musica sacra) del 25-12-55 e Miranda Prorsus (De re cinematographica, radiophonica ac televisifica-Cinema, Radio e Televisione) dell’8-9-57. Il papa buono Giovanni XXIII (1958-1963) è stato un estimatore di Giovanni Pier Luigi da Palestrina e di monsignor Lorenzo Perosi. Durante il periodo in cui è Patriarca di Venezia, conosce il tenore Mario Del Monaco e ne apprezza l’intensità drammatica della voce. Nel breve pontificato sono degni di nota i concerti tenuti nella Sala Clementina dal pianista Arturo Benedetti Michelangeli con l’orchestra diretta dal maestro Gianandrea Gavazzeni rispettivamente nel 1960 e nel 1962.

Papa Giovanni XXIII (1881-1963).

Giovanni Ferruccio Labella.

In copertina Leone XIII (1878-1903)

Note per la Redazione:

Testi consultati Biblioteca personale:

1)Enchiridion delle Encicliche, Volumi 1-8, da Benedetto XIV a Giovanni Paolo II,  Edizioni Dehoniane Bologna 1994-2005.

2)Benedetto XVI, Opera Omnia, Libreria Editrice Vaticana  2005-2019.

3) Benedetto XVI, gli 80 anni di un Papa che conquista, Avvenire 2007.

4) Benedetto XVI, La Musica, Libreria Editrice Vaticana 2009.

5) Sulle tracce di Joseph Ratzinger, di Alessandra Borghese, Cantagalli 2007.

6) Pio XI visto da vicino, di Carlo Confalonieri, Torino 1957.

7)Atti e discorsi di Pio XII, Volumi 1-15, San Paolo 1939-1958.

9) Pio XII attraverso le immagini, di suor Margherita Marchione, Libreria Editrice Vaticana 2002.

8)Encicliche e Discorsi di Giovanni XXIII, Volumi 1-5, San Paolo 1958-1963.

 

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2 comments

  1. RAMUNDO Aurelio

    È imbarazzante da parte mia dare un giudizio o una opinione sugli scritti e le ricerche che il mio amico Giovanni esprime in modo chiaro e comprensibile per tutti. Oggi ho imparato che anche i papi avevano il piacere di ascoltare la vera musica e la bellezza della lirica. Ecco Giovanni è riuscito ad unire, con i suoi scritti, l’utile (conoscere la vita dei papi e le loro debolezze) il dilettevole (perché ascoltare una bella opera lirica, fa piacere all’anima) e l’amore verso le belle cose. Auguri Giovanni e forza !!!!

  2. Concordo pienamente con il commento lasciato dal tuo amico Ramundo Aurelio, ha colto nel segno. Auguri Giovanni come sempre bravissimo. Ciao Daniela

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