È disponibile sulle principali piattaforme digitali,“Isola”, l’EP che segna l’esordio della cantautrice Caterina Comeglio. Distribuito dall’etichetta Hukapan, registrato presso i Digital Lake Studios di Fondotoce (VB) e mixato da Alberto Gallo, “Isola” include sei brani, con musiche e testi scritti da Caterina insieme al pianista Mirko Puglisi, che ne ha curato gli arrangiamenti.
Alla realizzazione del disco hanno contribuito anche:
Piergiorgio Elia (sax tenore e baritono), Daniele Moretto (tromba), Alessio Nava (trombone), Alessandro Gallo (chitarre), Jimmi Straniero (basso) e Maxx Furian (batteria).
“Isola” racconta i conflitti e i disagi di una giovane donna, dall’autosabotaggio al rapporto con l’universo maschile, dalla pressione delle aspettative sociali alla ricerca della propria identità umana e artistica.
Il carattere autobiografico dell’album si riflette anche nel caleidoscopio di suoni che caratterizzano i brani, in perfetto equilibrio tra indie pop, R’n’B e jazz: una miscela di sonorità e di elementi che si uniscono in una narrativa coerente e personale, in cui Caterina accompagna l’ascoltatore verso la sua isola interiore.
La title track dell’EP è “Isola (naufragare)”, un brano ipnotico dalle sonorità R’n’B degli anni ’90 che parla dell’attrazione tra due persone, attrazione destinata a rimanere tale.
“La mia compagna bionda” (singolo che ha anticipato, la scorsa primavera, l’uscita dell’album e che è disponibile su YouTube all’indirizzo www.youtube.com/watch?v=K9pSiIf-ow4) è una canzone accattivante e ad alto tasso di orecchiabilità dal sound retro electro pop anni ’80, che racconta, con candida autoironia, di tutte quelle volte in cui siamo arrivati secondi, scoprendo poi che in fondo l’esito non è così negativo… “Perfetto momento” è una presa di consapevolezza degli schemi ricorrenti in cui si è tende a cadere nelle relazioni umane, mentre “Rane” è un pezzo spiritoso che parla di quella fase della vita in cui sembra impossibile trovare una persona “normale” con cui uscire.
“Latte intero”, invece, è la luce in fondo al tunnel ed è un omaggio a tutte quelle cose sulle quali, per quanto piccole e apparentemente banali siano, possiamo fare affidamento per sentirci bene. Chiude l’album “Mentre gli altri”, un brano dolce che parla a tutti quelli che non hanno percorso le tappe della vita così come se le erano immaginate, ma che sono riusciti a costruirsi una strada diversa.
Afferma Caterina Comeglio: «Più che un luogo geografico, “Isola” è la rappresentazione di tutto quello che mi compone e che è emerso, per l’appunto, come uno spazio prima nascosto: l’album descrive la persona che sono e la mia visione del mondo narrata attraverso la musica. Però il mio non vuole essere soltanto un racconto soggettivo, ma spero che questo album offra a chi lo ascolterà la possibilità di riconoscersi nelle fragilità che porto a galla con le mie canzoni».
Cantante e compositrice, Caterina Comeglio è nata a Milano nel 1990. Si è formata nell’ambito del jazz prima al Trinity College di Londra e poi al Leeds College of Music. Fin da giovanissima ha condiviso il palco con artisti quali Bob Mintzer, Pee Wee Ellis, Franco Ambrosetti, Roby Facchinetti, Sarah Jane Morris, Paola Folli, Massimo Lopez e Mika. Si è esibita in prestigiosi festival e rassegne come Bergamo Jazz, Trieste Loves Jazz, Ascona Jazz Festival, Notte di Note a Parma, Bucharest International Jazz Competition e il Locarno International Film Festival.
Nel 2018 ha ricevuto il premio per la miglior colonna sonora originale composta per il cortometraggio “Voices” di Alberto Nacci all’Experimental Film & Music Video Festival di Toronto (Canada) e nel 2019 si è aggiudicata il prestigioso Premio Lelio Luttazzi, nella categoria «Cantautori», con “Scheletri a Ballare”, il suo primo brano inedito.
Gianni Pantaleo.