giovedì, 19 Dicembre, 2024 1:03:43 AM

Londra – Il rito del re

Seguire l’incoronazione di un sovrano è più che un evento mondano. Quella di Re Carlo III, la più imponente della storia dei re e delle regine, è un rito religioso. E’ ben di più che indossare una corona.

Sono una progressista, una repubblicana convinta e demonizzare l’incoronazione di una delle casate più antiche della storia di una monarchia, quella del Regno Unito, è riduttivo.

La Corona di Stato di Re carlo III

L’incoronazione e l’intronizzazione, due dei cinque passaggi per essere sovrano di un regno, è un evento dettato da Dio.

Il re o la regina, giurano di fronte a Dio, l’assoluta dedizione della loro vita, al regno. E’ un fatto mistico denso di fede.

Il re è unto dal signore e a porre la corona sulla testa del re, è un vescovo, un rappresentante della Chiesa. Qualsiasi egli sia di qualsiasi fede egli è.

Napoleone Bonaparte, posta in testa la Corona Ferrea, disse: “Iddio me l’ha data, guai a chi la tocca” e il segno che Dio era con lui, lo imponeva come imperatore. Era colui il quale era degno di una corona.

La carrozza di Stato.

Non a caso, la Corona Ferrea, è considerata una reliquia, dove, si dice, che nella sua struttura, sia stata fusa un chiodo della crocifissione di Gesù, siamo tra il IV-V secolo e tutt’oggi custodita nel Duomo di Monza.

Il rito dell’incoronazione è un rito sacro. A coloro i quali disdegnano o demistificano l’incoronazione di un sovrano, inviterei a stare attenti al rituale.

Alla solennità dell’evento, alla fastosa cerimonia che accompagna l’incoronazione.

Cori imponenti, compositori del ‘700, autori di salmi barocchi e citazioni tratte dalla Bibbia, sulla quale la mano del futuro re, giura la totale sottomissione a Dio. Nel senso che il re, si affida a Dio per la sua missione di re.

Alla fede è inevitabile la ricchezza dell’oro. A noi poveri mortali e poveri anche nelle tasche, la rappresentazione del potere divino o terreno, è legato all’oro.

L’oro è il riflesso dell’eternità e della potenza della fede. E’ il metallo che con le sue qualità fisico/chimiche, meglio rappresenta il potere divino. Non esiste una sostanza naturale che possa distruggere l’oro. Lo sapevano gli antichi. Lo sapevano i sacerdoti egizi, lo sapevano le grandi dinastie reali del pianeta.

Paramenti, mantelli, scettri, gemme, tutti hanno significati simbolici e per rappresentarli gli uomini hanno adoperato da sempre, tessuti e gemme rare.

Ma la magia di assistere ad una incoronazione, è il sogno. Cresciuta con favole con protagoniste principi e principesse, faccio fatica a non sognare con una favola.

Il mondo corre, le società si evolvono. Il tempo passa e ogni generazione dice: “…ai tempi miei, tutto questo non c’era”. Ogni nuova generazione, sembra peggiore di quella precedente.

Che male c’è a sognare castelli e coroncine, carrozze e destrieri, principi che ti invitano a ballare e che ti cercano perché hai perduto una scarpetta.

Sognare non può che farci bene, anche per poche ore.

Anna Landolfi.

In copertina la Corona di Sant’ Edoardo.

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