giovedì, 19 Dicembre, 2024 4:28:10 AM

Milano: “Jazzmandoit”, il nuovo album di Kriss Corradetti

Si intitola “Jazzmandoit” il nuovo album, uscito alla fine del 2023 per l’etichetta PlayCab, del chitarrista e compositore marchigiano Kriss Corradetti.

Disponibile in formato fisico e sulle principali piattaforme digitali, si distingue per una peculiarità: la presenza da protagonista del mandolino con l’intento, da parte dell’autore, di esaltare la voce dello strumento italiano per eccellenza all’interno dei territori sonori dello swing e del jazz, come già avviene da tempo in altri Paesi.

Esce “Jazzmandoit”, il nuovo album 

di Kriss Corradetti tra mandolino, swing e jaz.

“Jazzmandoit” comprende nove tracce originali di Corradetti e cinque tributi a brani famosi della musica italiana (ma non solo), scelti per la loro peculiare consonanza con il linguaggio degli arrangiamenti e con lo stile generale del disco, con uno sguardo particolare alla musica swing scritta nel nostro Paese durante il periodo compreso tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta del secolo scorso.

La nota costante che attraversa il nuovo lavoro di Corradetti è la propensione per la melodia, da cui deriva la scelta di omaggiare, tra gli altri, Nino Rota con il celebre tema di “Amarcord” e Pino Daniele con una versione strumentale della sua poeticissima “E cerca ‘e me capi’”.

La successione dei brani conduce l’ascoltatore in un viaggio sonoro che attraversa i territori del jazz, le sonorità gipsy e manouche, i colori latineggianti, il blues acustico delle origini e poi risale gradualmente verso il ritorno alla forma canzone del jazz e alle sue sonorità tipiche, fino al commiato dell’ultimo pezzo, unica traccia in cui si ascolta anche la voce, utilizzata come uno strumento.

Nel nuovo lavoro del chitarrista e compositore marchigiano confluiscono sonorità gipsy e manouche, colori latineggianti, squarci di blues acustico, swing e, ovviamente, tanto jazz.

Nell’album spicca il ruolo del mandolino, strumento dalle enormi potenzialità espressive: «È ingiusto confinarlo nell’ambito  della tradizione classica e di quella napoletana», afferma il musicista

Insieme al leader (mandolino, chitarra classica, gipsy ed elettrica, voce), in “Jazzmandoit” hanno suonato  il flautista Giacomo Lelli, il giovane e talentuoso contrabbassista Emanuele Di Teodoro e il batterista Massimo Manzi, nome di primo piano della scena jazz italiana.

Afferma Kriss Corradetti che, oltre alla scrittura e agli arrangiamenti dei brani, ha curato anche le riprese audio di tutti gli strumenti, il mixaggio e il mastering: «Questo album è una sorta di rinascita, un “nuovo primo atto”, per così dire, della mia carriera musicale.

Mi sono formato strumentalmente come chitarrista e, dopo anni in cui ho lavorato come cantautore, arrangiatore e produttore, ho deciso di dedicarmi allo studio del mandolino, esercitando su questo strumento soprattutto il linguaggio del jazz e della world music.

Il fascino di un suono così spiccatamente italiano mi ha conquistato e mi ha spinto a intraprendere questo nuovo percorso musicale e artistico, nella speranza di poter dare a questo strumento meraviglioso e alle sue caratteristiche espressive l’attenzione che merita, attenzione di cui gode per lo più nella musica classica e in quella napoletana.

 

Poiché la mia scelta è stata guidata dal cuore, per lo stesso motivo ho chiesto ai musicisti di suonare accordando gli strumenti a 432Hz.

Al di là delle teorie legate agli effetti benefici di questa intonazione, che da tempo studio ed approfondisco, il mandolino stesso ha scelto di suonare così, rispondendo in modo più morbido e dolce alla pizzicata dei miei plettri».

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