di Annalisa Semeraro.
Meraviglioso è il titolo dello spettacolo con cui il cantattore Cristian Levantaci e l’Orchestra ICO Suoni del Sud hanno voluto omaggiare il grande Domenico Modugno.
Uno spettacolo teatrale-musicale, a metà fra il teatro e la musica, ha animato lo scorso 31 gennaio l’Auditorium Teatro Radar, nel corso della 44esima Stagione Concertistica 2023-2024 dell’Associazione Amici della Musica “Orazio Fiume” di Monopoli.
L’Orchestra Ico Suoni del Sud nasce nell’ambito del Conservatorio di Musica “Umberto Giordano” di Foggia e vanta il riconoscimento del Ministero della Cultura come “Istituzione Concertistico Orchestrale”.
Meraviglioso è una melodia di suoni, una danza di archetti, che fanno vibrare l’anima e ci regalano un viaggio nel tempo, fra le pieghe della vita, fra le note della musica di Modugno.
Un monologo intimo e diretto, con cui l’attore e cantante Cristian Levantaci personifica un disinvolto Modugno e ci disegna pezzi della sua vita, dai natali pugliesi fino alle vette di Sanremo, passando per il legame sentimentale con l’amata Franca, in un armonioso intreccio fra vita e poesia. La narrazione si rivolge direttamente allo spettatore.
Levantaci-Modugno inizia a raccontarsi: Mimmo è un ragazzo con tanti sogni, suona e compone canzoni, frequenta il cinema del paese e desidera fare l’attore.
Ama la sua terra, la Puglia del mare e del cielo dipinti di blu, la Polignano a Mare in cui era nato, la San Pietro Vernotico che conosceva bene perché il padre lì ci lavorava.
Le ama profondamente, ma gli stanno strette e sente il bisogno di Volare. La delicata e struggente Amara terra mia come dichiarazione universale di amore e dolore verso la propria terra: quella terra è sua, affascinante e pura, e ne è profondamente legato, ma è anche una terra troppo amara, è stantia, troppo stanca e affaticata per restarci ancora.
A Roma soffre la fame e dorme nei tram, quando il sogno inizia a materializzarsi e viene ammesso al Centro sperimentale di Cinematografia.
Ma sarà la sua Musica a condurlo in tv e poi a vincere Sanremo, consacrandolo definitivamente al successo mondiale.
La narrazione personale diventa espediente per celebrare alcune fra le più belle canzoni di Modugno. L’orchestra accompagna Cristian Levantaci.
Insieme, commuovono il pubblico con Amara terra mia; poi lo divertono, intonando le ritmiche e scanzonate Io, mammeta e tu, La donna riccia e Musetto.
Sono solo alcuni dei brani dello spettacolo. Si avvicendano sul palco le musiche di Resta cu mmè, Tu sì na cosa grande, Pasqualino Marajà, Dio come ti amo.
Con mossa da show-man, il versatile Levantaci scende dal palco e invita gli spettatori ad improvvisare con lui Ciao Ciao Bambina: la platea di destra canta il primo Ciao, la platea di sinistra pronuncia il secondo Ciao, alle file centrali e alla galleria spetta completare con Baaaambina.
Meraviglioso, Vecchio frack, Nel blu dipinto di blu, La lontananza trascinano il pubblico in un’atmosfera sospesa, sognante ed evocativa, mentre i tasti, le corde, gli archetti dell’orchestra intonano, vibrano, danzano.
E così, totalmente immersi nella musica, viene spontaneo pensare: ah, che meraviglia! Anzi, Meraviglioso.
Annalisa Semeraro.