Dopo l’uscita dei primi tre singoli che saranno contenuti nel disco d’esordio, “Luna Park”, del cantautore e musicista Paolo Pace, l’album è stato presentato in anteprima, il 9 novembre dello scorso anno, alla Biblioteca G.M Giuliani di Palo del Colle.
L’evento si inserisce nella programmazione a cura di
Asteria Space
in collaborazione con
l’Assessorato alla Cultura di Palo del Colle.
Durante la serata si sono alternati momenti di dialogo, in un talk condotto da Bianca Chiriatti, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, a musica live.
Paolo Pace ha eseguito dal vivo i singoli già pubblicati accompagnato da
Emanuele Del Carmine (pianoforte),
Fabio Lopez (contrabbasso),
Giuseppe Moraglia (batteria)
e Terry Colaianni (corista).
Nuovo giro sulle ‘montagne russe’ musicali di Paolo Pace che, il 27 ottobre scorso, ha presentato il terzo singolo del progetto discografico “Luna Park”.
A differenza degli altri due singoli, “Luna Park” e “Donerò”, pubblicati nei mesi scorsi, questo non parla di tematiche sociali ma si concentra sull’amore, in un’atmosfera totalmente nuova.
Il testo scritto da Stefano De Benedittis mentre la musica è firmata da Paolo Pace è un brano che racconta una storia d’amore, immaginata e mai vissuta.
Le parole descrivono l’avventura di un ragazzo che si innamora perdutamente di una sconosciuta incontrata quotidianamente nel percorso che fa per andare a lavoro.
Col passare del tempo, il sentimento cresce sempre più, ma la mancanza di coraggio è più forte che mai. Così, il protagonista comincia a fantasticare immaginando di dichiarare i propri sentimenti.
Il brano si propone come una jazz ballad e alla fine si trasforma in una danza sensuale tra i due innamorati a ritmo di cha cha cha, con un’improvvisazione del flauto traverso.
“Luna Park” è un disco che verrà ‘assaporato’ dagli ascoltatori mese dopo mese, a piccoli sorsi, con la pubblicazione dei vari brani contenuti dell’album.
Se il primo singolo, ovvero la title track, ironizzava sulla tragica involuzione culturale italiana, testimoniata dalla tv spazzatura, e il secondo brano affrontava un’altra tematica di scottante attualità, come quella del disperato viaggio dei migranti, nel terzo inedito il cantautore torna nella dimensione quotidiana.
“Il progetto Luna Park rappresenta per me l’esordio come cantautore. Ci sono canzoni scritte molti anni fa, alcune ad esempio 10 o 12 anni fa, ma che non ho mai avuto il coraggio di tirar fuori prima di questo disco.
E’ stato un lavoro introspettivo molto profondo e bello in cui ho potuto veramente mettermi alla prova tirando fuori tutte quelle che sono le mie emozioni, tramutandole in note e parole”, spiega Paolo Pace.
Gianni Pantaleo.