domenica, 22 Dicembre, 2024 8:35:07 AM

Poesie non di…autore: Valeria Cristiano

di Anna Landolfi.

“Conosco quei giorni in cui il tempo si sgrana tra le dita…”. Metafora che trasmette un atto di amore. E’ così che Valeria Cristiano si presenta ai lettori della rubrica dedicata alle Lettere, “Poesie non di…autore”, rubrica che dedica spazio a coloro i quali, con le parole, trasmettono un’emozione. Parole tutte riconducibili ad un sentimento profondo d’amore provato ed eterno. In “Sempre…per sempre”, l’autrice si fonde col tempo di un passato legato all’amata sorella, colei che certo è stata tra gli affetti più importanti del suo personale vissuto. Le trasposizioni simboliche, traducono in immagini, sentimenti per la persona cara. E’ questa “costruzione” figurata, comunica l’emozione infinita. “Parole porose, che traspirano amore e riconoscenza…”. Valeria Cristiano si pone con umiltà sentimentale di fronte a colei che certamente, le è stata “maestra” del quotidiano vivere insieme. Restano le comuni parole che “…accarezzano le ferite”. E’ ardita la frase: al dolore provato da ferite che minano uno stato fisico o, molto più amaro, un mentis statum di un essere umano, l’autrice consacra “…parole di tenerezza”. C’è un segno di riconoscimento storico nella sua composizione letteraria: il Simbolismo. Movimento culturale nella Francia del XIX° secolo e quindi Baudelaire, Verlaine, RimbaudMallarmè: parole pure senza contaminazioni terrene. Gli amori dalla leggerezza fatta di turbamenti e suggestioni. Gli amori eterni…

Valeria Cristiano

Sempre…per sempre.

Conosco quei giorni in cui il tempo

si sgrana tra le dita

e le immagini ritornano

vivide e chiare

di un passato a te prossimo.

Mentre lo sguardo corre

attraverso la trasparenza dei ricordi 

che affollano la mente. 

Conosco quei giorni dove un raggio di sole

ti basta per aprire il cuore a nuovi orizzonti

Mentre lo sguardo penetra i pensieri più in fondo squarciando le trame di una tela consunta.

Conosco il tempo che dilata le emozioni quando vorresti tenerle chiuse e raccolte in un grembo generoso.

Conosco il suono di parole dense che rimbombano di suoni e antiche risate, memorie mai scalfite.

Parole porose, che traspirano

amore e riconoscenza.

Parole di tenerezza

che accarezzano le ferite.

Sono mie e sono tue, sorella.

Ci apparterranno per sempre.

Anna Landolfi.

Al pianoforte Yann Tiersen

“Compitine d’un autre ete – l’apres – midi”

Voce di Silvana Kühtz

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