martedì, 11 Febbraio, 2025 5:38:13 AM

Roma – Bill Skarsgård, il Nosferatu del nuovo millennio

di Filippo Magnifico.

Bill Skarsgård è senza dubbio uno degli attori più affascinanti e inquietanti della sua generazione, capace di trasformarsi radicalmente in ogni ruolo che interpreta, entrando nei panni di personaggi complessi e disturbanti con una naturalezza disarmante.

Dopo aver conquistato il pubblico nel ruolo di Pennywise, il demone clown di It (2017) e It: Capitolo Due (2019), Skarsgård si prepara a conquistare il pubblico con un’altra icona dell’horror: Nosferatu, il leggendario vampiro creato dal cinema muto di F.W. Murnau nel 1922.

Il suo ingresso in questo mondo oscuro e gotico, previsto per l’uscita di Nosferatu il 1° gennaio 2024 (con anteprime il 31 dicembre), non è solo una continuazione della sua carriera da attore di culto, ma segna anche un passaggio simbolico da una delle figure più moderne dell’orrore a un’icona senza tempo del genere.

La magia di Pennywise: l’arte di incutere paura.

La carriera di Bill Skarsgård è esplosa con l’interpretazione di Pennywise, un personaggio che è diventato uno degli antagonisti più temuti del cinema horror contemporaneo.

L’attore ha dovuto confrontarsi con un’icona del genere, il Pennywise del 1990 interpretato da Tim Curry.

Sebbene il film in due parti per la TV non si possa considerare un’opera perfetta, la performance di Curry ha comunque lasciato un’impronta indelebile, traumatizzando intere generazioni di spettatori e trasformando il suo personaggio in una figura immortale dell’horror.

Nonostante l’ombra lunga dell’interpretazione di Curry, Bill Skarsgård è riuscito nell’impresa di donarci un Pennywise altrettanto inquietante, ma con una carica spaventosa tutta sua.

La sua versione del clown non è solo un personaggio travestito da mostro, ma una vera e propria bestia affamata, un’entità dalle sfumature psicologiche profonde e terrificanti, che gioca con le paure più intime degli esseri umani.

Il salto a Nosferatu: un nuovo capitolo nell’horror.

Il suo prossimo ruolo in Nosferatu di Robert Eggers rappresenta un’evoluzione naturale del suo percorso artistico.

Non si tratta di un semplice remake, ma di un omaggio all’iconica pellicola del 1922 di F.W. Murnau, che ha definito il genere del vampiro nel cinema.

La figura del Nosferatu di Murnau è diventata un archetipo, e il personaggio del Conte Orlok è uno dei mostri più disturbanti della storia del cinema.

Skarsgård, con la sua innata capacità di trasformarsi, ha l’opportunità di portare una nuova dimensione a questo personaggio leggendario, esplorando le sue sfumature inquietanti e potenti.

La visione di Robert Eggers per Nosferatu promette di rimanere fedele alla natura gotica e spettrale dell’originale, ma con una rivisitazione moderna che porterà nuovi livelli di tensione psicologica e angoscia viscerale.

Bill Skarsgård, grazie alla sua intensità e al suo talento unico, sembra la scelta ideale per incarnare un Nosferatu del nuovo millennio, un essere che affascina e terrorizza al tempo stesso, proprio come il suo predecessore Pennywise.

La sua capacità di immergersi in ruoli ambigui, che mescolano il terrore psicologico con l’inquietudine viscerale, sarà un valore aggiunto nell’affrontare un personaggio iconico come il vampiro di Murnau.

Una trasformazione psicologica e fisica intensa.

E la sua interpretazione si preannuncia come particolarmente intensa. Durante un’intervista con Esquire, Skarsgård ha rivelato che interpretare Nosferatu ha avuto un impatto profondo su di lui, descrivendo l’esperienza come qualcosa di estremamente oscuro:

“È stato come evocare il male puro. Mi ci è voluto un po’ per scrollarmi di dosso il demone che avevo evocato dentro di me.”

Skarsgård ha anche sottolineato la difficoltà e l’intensità della trasformazione psicologica e fisica necessaria per il ruolo.

Sebbene trucco e costume siano ancora avvolti nel mistero, l’attore ha suggerito che il pubblico potrebbe avere difficoltà a riconoscerlo nel personaggio di Orlok:

“È disgustoso, ma è anche molto sessualizzato. Gioca su un feticcio sessuale legato al potere del mostro e a ciò che questo attrae in te. La speranza è che vi sentirete un po’ attratti da lui e allo stesso tempo disgustati proprio per questo.”

Queste dichiarazioni danno una chiara indicazione della direzione che Eggers e Skarsgård vogliono prendere con questo Nosferatu: un mostro che non è solo repulsivo, ma anche irresistibile nella sua sinistra potenza, capace di evocare sensazioni contrastanti nel pubblico.

L’interazione tra attrazione e disgusto sarà probabilmente una delle chiavi per comprendere la psicologia complessa del personaggio, che Eggers e Skarsgård cercheranno di esplorare a fondo.

Il coraggio di confrontarsi con l’iconico: Il Corvo e oltre.

Oltre ai suoi ruoli horror, Bill Skarsgård ha dimostrato di essere un attore senza paura di confrontarsi con personaggi leggendari e con interpretazioni che sono entrate nell’immaginario collettivo.

Un esempio importante è il remake de Il Corvo, il film del 1994 che ha visto Brandon Lee interpretare il protagonista in una delle sue performance più iconiche, tragicamente interrotta dalla sua morte sul set.

Sebbene il remake de Il Corvo non abbia ottenuto il successo sperato dalla critica e dal pubblico, la decisione di Skarsgård di intraprendere un simile progetto testimonia il suo coraggio e la sua voglia di sfidare i grandi miti del cinema.

Non ha mai avuto paura di misurarsi con interpretazioni che, per molti, sono troppo legate all’immaginario collettivo, portando a ogni nuovo ruolo la sua sensibilità e la sua visione personale.

Un attore versatile: tra horror e dramma.

Nonostante Skarsgård sia soprattutto noto per i suoi ruoli nell’horror, la sua carriera è molto più versatile di quanto si possa immaginare.

L’attore ha infatti interpretato anche ruoli in altri generi, dimostrando una grande abilità nell’adattarsi a registri diversi, dal dramma alla commedia.

Con una carriera che spazia tra cinema, televisione e teatro, Skarsgård ha ricevuto riconoscimenti per la sua capacità di portare profondità a qualsiasi personaggio.

In The Devil All the Time (2020), per esempio, ha interpretato un ruolo drammatico, dimostrando una sensibilità che va ben oltre il suo legame con i personaggi horror.

Questa capacità di passare senza difficoltà da un registro all’altro non fa che confermare la sua abilità di attore e la sua potenzialità in ruoli che sfidano ogni tipo di aspettativa.

L’arrivo di Skarsgård nel ruolo di Nosferatu, il leggendario vampiro, segna un nuovo capitolo per l’attore e per il genere horror stesso.

Il suo percorso, che lo ha visto diventare uno dei volti più riconoscibili del terrore contemporaneo, lo rende perfetto per dare vita a un personaggio leggendario come il vampiro di Murnau.

Con Nosferatu, Bill Skarsgård non solo prosegue il suo cammino nell’horror, ma entra a pieno titolo nella storia del cinema, pronto a scrivere una nuova pagina di paura per il pubblico del nuovo millennio.

Filippo Magnifico.

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