giovedì, 21 Novembre, 2024 10:45:58 AM

Trani – Elogio della composizione. La fotografia di Giuseppe Cavalli

l’Editoriale.

Continuano a Palazzo delle Arti Beltrani a Trani le visite guidate gratuite per la mostra “Elogio della composizione. La fotografia di Giuseppe Cavalli.

Dopo il successo e il gradimento del pubblico per le precedenti visite guidate di aprile della mostra “Elogio della composizione. La fotografia di Giuseppe Cavalli”, a Palazzo delle Arti Beltrani a Trani (BT), nella giornata di domenica 19 maggio, ci sarà ancora la possibilità di vedere, a partire dalle ore 11:15.

L’esposizione inaugurata lo scorso 26 marzo, con una guida d’eccezione e senza costi aggiuntivi rispetto al biglietto d’ingresso.

Giuseppe Cavalli. Paestum 1951

L’allestimento, con 82 foto tra ritratti, paesaggi, nature morte, di cui 32 vintage, è in collaborazione con l’Archivio Eredi Giuseppe Cavalli e con il contributo di Alessia Venditti, dottoranda di ricerca UNIUD (Università degli Studi di Udine), curatrice del progetto di riordino dell’Archivio Cavalli.

Giuseppe Cavalli. Solitario 1948

Collezione Famiglia Bonori© Eredi

L’esposizione fotografica dedicata alle opere di Cavalli, nato 120 anni fa nella città di Lucera, sarà accolta dalle sale del piano nobiliare del Centro Culturale Polifunzionale della Città di Trani fino al 31 maggio 2024. 

 Il progetto di Palazzo Beltrani, eccezion fatta per le esposizioni tenutesi nella natia Lucera, è la prima esposizione che omaggia Giuseppe Cavalli in Puglia dopo 41 anni.

Giuseppe Cavalli è un artista prestigioso e acuto critico di punta del dopoguerra italiano, caposcuola dell’high-key (espressione adoperata in fotografia come sinonimo di toni alti per indicare il carattere delle foto che presentano per lo più tonalità molto chiare, prossime al bianco, fonte Treccani) e promotore culturale con altri protagonisti del suo tempo.

Giuseppe Cavalli. Tra le dune 1949-1952

Collezione Famiglia Bonori

Attraverso le pagine della rivista Ferrania ha contribuito a elevare questa arte, anche con il volume “8 fotografi italiani di oggi” e la promozione del movimento La Bussola accanto ai valenti colleghi Finazzi e Leiss, Lerder e Veronesi

Con una raccolta di oltre ottanta opere, l’esposizione vuole ripercorrere le tappe fondamentali della sua esperienza artistica tra produzione fotografica e critica arguta.

«Quel che soltanto importa è che l’opera, qualunque sia il soggetto, abbia o meno raggiunto il cielo dell’arte: sia bella o no.

Dire: basta coi nudi; niente più natura morta e così via è, come ognun comprende, un errore estetico di evidenza palmare.

Non si vuol con questo disconoscere l’utilità nel campo pratico del documento fotografico e com’esso sia vitale per la cronaca e il ricordo dei tempi.

Ma il documento non è arte, e se lo è, lo è indipendentemente dalla sua natura di documento […]. Valga la serietà dei nostri intenti a cattivarci simpatia e stima di quanti credono, come noi, alle splendide possibilità della fotografia nel largo campo dell’arte.

Ove, se per la sua relativamente giovine età muove ancora i primi passi, è pur certo che troverà col tempo, per l’amore di chi la coltiva credendo in essa, quella universale dignità di considerazione a cui ha diritto». 

Fonte: G. Cavalli, M. Finazzi. F. Leiss, F. Vender. L. Veronesi, Manifesto de La Bussola in “Ferrania” 1947, p. 5. 1

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