Arti Libere Web magazine di arte e spettacolo
E’ stata una cerimonia di profonda fede cristiana in onore del patrono di Turi, Sant’Oronzo, quella celebrata il 26 agosto, nella Chiesa Madre, da Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Favale, Vescovo della Diocesi Conversano-Monopoli.
Una cerimonia in presenza di autorità civili e militari, accolti dal Sindaco Giuseppe De Tomaso e la sua Giunta Comunale, testimoni di una tradizione costante nel tempo, insieme ai numerosi fedeli al Santo Patrono.
L’intera comunità ha contribuito a dare valore ad un Santo, primo vescovo del Salento, alcune relique sono conservate nalla Chiesa Madre di Turi, la cui Fede Cristiana è stata la Sua missione con il martirio che culminò con la decapitazione.
Accusato di perduellio (crimine sovversivo contro il potere dello stato romano n.d.r.), Sant’ Oronzo e San Giusto, che il Vescovo ha citato più volte come suo mèntore di Fede, furono giustiziati per volere dell’Impero.
Era il 26 agosto del I sec. d.c. Dalle parole di Sua Eccellenza: “Sant’Oronzo professava il Timor di Dio. Che non è avere paura dell’Onnipotente, ma riconoscere in Lui l’Inizio e la Fine del Creato. Noi, nel mezzo, siamo tenuti a onorare la Vita, per quella che ci è donata. RestituirLa è Fede in Lui che tutto dà e tutto toglie.”
Il reliquiario
Parole espresse con forte commozione e ascoltate da secoli da una comunità come quella di Turi, che accoglie e venera un Santo da sempre vicino agli Uomini e al Signore.
E’ in serata, portata in processione sin 1851, seguito da bande folcloristiche locali (Turi da sempre è la custode delle tradioni bandistiche n.d.r.), che il Carro Trionfale è portato dai fedeli attraverso le vie della città.
Simbolo di Fede Cristina, il Carro Trionfale è il momento di più alta spiritualità e devozione in onore del Santo Patrono.
