martedì, 24 Dicembre, 2024 2:01:47 AM

Ugo Liberatore, il mio Medioevo

di Elisabetta Lamanna.

Ugo Liberatore, pittore.

Viaggiare per circa quarant’anni su un treno, in prima fila, con una visuale a 360°, percorrendo luoghi attraversati solo dai binari, dove la natura è rimasta incolume, ricca di tonalità di colori, cangianti in tutte le stagioni e poter scoprire e visitare tantissimi piccoli borghi medioevali, sconosciuti e ricchi di storia,  ha permesso a Ugo Liberatore di nutrire la sua anima di una piena e vivace espressione artistica e di una profonda e minuziosa conoscenza del Medioevo che ha espresso, nei suoi  quadri, in maniera immaginifica. I suoi viaggi lavorativi sono andati in parallelo a quelli artistici, portando anche il pubblico a viaggiare nel tempo, insieme a lui e farlo immergere completamente nei colori intensi, nei dettagli dei costumi, di scene di vita federiciani, di strumenti musicali, di scene di battaglie, di simboli medioevali, di elementi di calcolo matematici e astrali, ecc. L’osservatore viene avvolto sensorialmente da un movimento prospettico del quadro, attraverso giochi di colori vivaci,  forme e scene di narrazione, portandolo a rimanere incantato e affascinato, sia dalla globalità dell’immagine che dalla ricerca e osservazione dei dettagli. La sua arte pittorica si presenta varia, sia negli stili che nelle tecniche, ma negli ultimi anni si è dedicato alla passione per il Medioevo fondendola con quella della pittura, riscuotendo   molta considerazione anche  nell’ambito universitario.

Ugo Liberatore nasce e vive a Bari, ha manifestato le sue molteplici doti artistiche, già quando era adolescente, non solo nella pittura ma anche nel canto, nell’arte teatrale come autore, scenografo, musicista, suonando vari tipi di flauto, costituendo negli anni ‘90 il gruppo comico – musicale con gli “OTTANTUGO” insieme a Ottavio Fabris e Antonello Vannucci. L’arte del dipingere è quella che lo ha esaltato maggiormente e l’ha portato a realizzare diverse mostre e ad avere molteplici apprezzamenti.

Lasciamoci trasportare da Ugo Liberatore nei suoi viaggi di vita attraverso i suoi racconti d’artista.

https://www.facebook.com/ugoliberatore/videos/10218468298686517

Ci vuole raccontare qual è il motivo che l’ha portata a scegliere, tra tutte le sue espressioni artistiche, la pittura?

È senza dubbio la prima in assoluto. A soli 6 anni mia madre, che adorava vedermi disegnare e modellare la creta, mi comprò  dal grande e storico negozio di Belle Arti di Bari “Carenza”, i colori, i pennelli, la tela e il cavalletto. Da allora, non ho mai smesso di sognare con i miei colori e di plasmare la fantasia con la creta. È   la passione che, più di tutte, ha fatto crescere dentro di me, una inesauribile creatività.

“La città medievale” (2016).

Cosa l’ha  indotta  a scegliere l’epoca Medioevale e ad approfondire, in modo così dettagliato, la ricerca storica e iconografica dei soggetti dei suoi quadri?

La “scintilla” per questo mio amorevole   interesse per il Medioevo risale al 1975. Col mio grande amico e musicista Nico Marziliano, accompagnammo un folto gruppo di Ufficiali americani, della portaerei J.F. Kennedy, in visita al Borgo antico di Bari. Rimasi davvero sbalordito del loro incantato interesse per la nostra Cattedrale, la Basilica e il Castello, che per me, sedicenne, era incomprensibile il loro stupore, ma allo stesso tempo, accese in me un grande interesse per il Medioevo. Dopo avere spaziato con diversi “generi pittorici” e anche con diverse “tecniche pittoriche”,  ho voluto unire due mie grandi passioni: la Pittura con la Storia Medievale. Ed è proprio in virtù e soprattutto nel rispetto della Storia che, con dovizia, mi sono imposto una dettagliata   ricerca storica ed Iconografica, con tematiche variegate.

 “Costruttori di Cattedrali” (2015).

Nella sua ricerca minuziosa di particolari, riferiti ad alcuni aspetti delle passioni dell’Imperatore Federico II, per quale motivo  esprime questo bagaglio di conoscenze in modo così realistico e con colori estremamente accesi tanto che sembra di entrare nella vita del quadro?

Ricordo il commento di un visitatore ad una mia Mostra che, con fare saccente, mi disse… : ” Molto belli i suoi quadri, davvero! Peccato, però, che questi colori così vivi e accesi nel Medioevo, non esistevano…”.  Un po’ irritato lo invitai a visitare la Cappella Palatina a Palermo o la Cappella degli Scrovegni a Padova, si sarebbe ricreduto. Magari sarei in grado di ricreare lo splendore di quei colori. Amo documentarmi nella ricerca dei vari particolari, perché amo la storia che è fatta di documenti. Nel caso del “Banchetto di Federico II” ho svolto una accurata e approfondita ricerca storica sugli abiti, sul cibo servito a tavola, sugli strumenti musicali, vi è anche uno studio nel dipingere alcune specialità gastronomiche predilette dall’Imperatore: la Scapece, con le anguille di Lesina.

“Il banchetto di Federico II” (2000).

Come la definisce la sua espressione artistica?

Non ho mai osato “definire” la mia Espressione Artistica e né mai mi sono ispirato a qualche stile pittorico. Nei lunghi anni, ho maturato uno “tratto pittorico” che è tutto mio. Con grande piacere, qualcuno ha intravisto nel mio tratto un qualcosa che richiama alle Opere del Rinascimento Fiammingo di Bosch e Bruegel. Con il Medioevo seguo più un concetto iconografico; mi piace tantissimo   accostarmi a diverse tecniche di esecuzione, tra cui la “Pirografia”, la “Missione oro”, la   “Pittura su verto”, i “Mosaici”…

“Elios” (2010).

“Castel del Monte” (pirografia su cuoio).

 “Amor cortese”, smalti su vetro.

 Mosaici della Cappella Palatina (2016)

Trova degli aspetti in comune di ciò che lei rappresenta nei suoi quadri con ciò che viviamo attualmente?

Sì, molto spesso trovo aspetti o “spunti di riflessione” che hanno elementi in comune con la vita odierna. È impossibile nel guardare la mia opera “Crociati” e non pensare ai sanguinosi conflitti in Libia, in Iran, Iraq, Siria, Israele e Palestina; un odio senza fine o guardando la mia opera: “L’uomo, gli elementi, le fasi lunari e i lavori dei campi” e non pensare, che dal Medioevo ad oggi, nonostante siano trascorsi molti secoli e ci sia stata l’industrializzazione dell’agricoltura, il contadino ancora oggi, per le lavorazioni dei campi guarda, come allora, le “fasi lunari”, il ciclo delle stagioni, l’armonia con gli Elementi. Guardando poi “Il banchetto di Federico II” mi scappa un sorriso pensando alle sue “Costituzioni Melfitane o Liber Augustalis” (un insieme di Leggi che regolano sia gli aspetti Economici e sia la vita sociale) in un confronto col governo Draghi.

“I Crociati” (2009)

“L’uomo, gli elementi, le fasi lunari e i lavori dei campi” (2003).

 

“Foglie dipinte” (1994)

Quindi i suoi quadri sul Medioevo rappresentano scene i cui temi sono di tipo universale (guerre, riferimenti astrali per gli agricoltori, politica, ecc.).  Nel suo percorso artistico quali altri temi ha considerato che abbiano potuto comunicare messaggi universali?

Si certamente, ho spaziato su molte altre argomentazioni, tra il genere “Fantasy”, “Onirico” sperimentando sempre tecniche di esecuzione     diverse. Anche nei miei quadri precedenti al genere Medievale, ho sempre   voluto trasmettere un messaggio netto, chiaro contro la violenza, le guerre,  la mancanza di libertà.

“Il menestrello” (1991)

Lei pensa di poter approfondire e quindi rappresentare altri momenti storici nella sue prossime produzioni artistiche?

Da bambino disegnavo ed impazzivo sia per gli eroi dell’Iliade e sia per gli antichi Romani. Sinceramente no, mi basta il Medioevo.

 “L’armonia e la magia dell’ottagono” (2007).

“Graal” (2015).

Tra le sue produzioni artistiche, qual è quella che le piace maggiormente e per quale motivo?

Mi verrebbe da dire che è quello che sto per fare. Sicuramente sarà così, anche perché amo superarmi e anche stupire ma soprattutto deve piacere a me. Tra i più belli, senza dubbio, “BARIUM et Mappae Mundi”; Bari è stata per più di due secoli ricca e potente sotto il dominio Bizantino, con un grande prosperoso commercio sul Mediterraneo.

“Barium et Mappe Mundi” (2008)

Quali sono le emozioni, i messaggi che vorrebbe far arrivare nell’animo dell’osservatore.

Quando decisi di combinare queste mie passioni: Pittura e Medioevo, lo feci per un mio compiacimento, e quando decisi di realizzare una mostra, ero convinto che, un argomento del genere, fosse visto da tutti in maniera ostica. Mi sono ricreduto quando ho visto    l’enorme partecipazione. Vorrei tanto trasmettere l’amore per la Storia, la curiosità, e il desiderio di approfondire e non rimanere sul “si dice” ma soprattutto mi piacerebbe trasmettere l’amore per la nostra terra.

“La magia cosmica dell’amore”.

Questo periodo, in cui il contatto diretto con le persone si è diradato, a causa del covid-19, in qualche modo sta avendo un influenza sulla sua produzione artistica?

Ne ho tratto un buon vantaggio. Dovendo rimanere chiuso in casa è stata l’occasione per elaborare nuove idee e creare nuove opere, anche perché il mio lavoro mi tiene moltissimo tempo fuori casa.

“Il Veliero in Tempesta”.

Ci sono progetti per il futuro? Cosa “bolle in pentola”?

Per un po’ ho deciso di mettere da parte il Medioevo e di voler “esaltare” il fascino della Puglia.

“La sacralità dell’ulivo” (2020)

La ringrazio, insieme ai lettori, di averci fatto viaggiare e sognare con lei nell’affascinante mondo della sua arte e le faccio tantissimi auguri per i suoi prossimi lavori. 

Elisabetta Lamanna.

 

 

 

 

 

 

 

 

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41 comments

  1. Ringrazio Elisabetta. Ancora una volta ha saputo stupirmi accompagnandomi lungo il suo percorso di conoscenza di artisti ed esponenti del mondo della cultura.
    L’introduzione all’arte di Ugo Liberatore è l’ennesima piacevole scoperta.
    Che dire… attendo la prossima tappa.
    Ringrazio Gianni. Per promuovere queste pagine. Una splendente gemna di luce in un periodo così buio.

  2. Emozionante percorso descrittivo e visivo,una bella intervista che esalta le doti di un artista che non smette mai di intraprendere nuovi e vecchi percorsi con passione e dedizione.Grazie

  3. Bellissima intervista e quadri davvero unici. Grazie e complimenti a tutti.

  4. Antonello (o Alessandro) Vannucci

    Bellissima l’intervista, Ugo merita tutta l’attenzione possibile. Artista unico e poliedrico. L’unico neo è l’età, tant’è che lui il medioevo non lo ha studiato. Lo ricorda😃

    • Grazie Antonello! Condivido con te il fatto che l’artista, Ugo Liberatore, si meriti molta attenzione per tutte le qualità artistiche di cui è dotato. Per quanto riguarda l’età, l’arte non conosce tempo e se Ugo non ha studiato il Medioevo non importa , ciò che conta è l’emozione che riesce a trasmettere con le sue opere e produzioni. 😉

    • Ugo Liberatore

      Un sincero e sentito Grazie Domenico.
      Mi emoziona molto sapere
      “unici” i miei quadri…

    • Ugo Liberatore

      Grazie di cuore Antonello …
      Un po’ di tempo fa qualcuno ipotizzò che io potessi essere la reincarnazione di qualcuno vissuto nel Medioevo…
      Se fosse così avresti ragione a dire che non lo conosco ma l’ho vissuto…
      Ti voglio bene x

  5. Colori meravigliosi, pieni di vita. Un incanto tutti i dipinti in particolare “La magia cosmica dell’amore”. Bravo Ugo Liberatore

  6. Emozione ed orgoglio leggere di Ugo.
    Uno scorcio sulla sua vita, sulle sue passioni sul suo essere così …cosi Ugo 💝

  7. Una è sicuramente una persona ecclettica, questa intervista lo rappresenta perfettamente.I suoi quadri colmi di colori e sapientemente reali, nella descrizione storica, mi emozionano profondamente…

  8. Pina Cariglia

    Ugo è ammirevole sia per la sua passione ,sia per la sua dedizione . I suoi quadri sn pieni di storia e dai particolari si può dedurre quanto è accurata la sua pittura . Personalmente sn stata attratta in un primo momento dai colori brillanti che usa e che mettono in risalto i suoi quadri, dopodiché si possono ammirare scene di vita che ti fanno viaggiare nel tempo. Se fossi un insegnante d’arte lì proporrei ai miei alunni x studiare sia la storia che l’arte.

    • Ugo Liberatore

      Pina è molto bello il tuo saper cogliere la mia “dedizione”…e dici bene perché è quella e tanta passione a muovere la mia creatività….
      Grazie di cuore!

  9. VINCENZO DAMIANI

    Artista davvero poliedrico. Le opere realizzate sono godibili e storicamente credibili. Un plauso convinto.

  10. Rosanna Iavazzi

    Le tele di Ugo trasmettono molto della sua personalita: la sua energia inesauribile si manifesta nella vivacità dei colori e nella ricchezza dei dettagli mentre la sua vulnerabilità e vena nostalgica è ben rappresentata da quel mondo medievale affascinante e ricco di contrasti che tanto ama. È per questa dicotomia che i suoi quadri tanto ci coinvolgono e ci stupiscono

  11. Complimenti! Bellissima intervista ad un grande artista del nostro territorio! La sua passione per il medioevo poi mette ancora più in risalto la storia della Puglia, inesorabilmente legata alla figura di Federico II.

    • Ti ringrazio Ilaria, per me è importante valorizzare l’arte e gli artisti, soprattutto quelli della nostra terra perchè possano raccontare , attraverso le loro produzioni artistiche, l’anima e l’essenza del nostro territorio fatto di storia, popoli, cultura, odori, sapori, natura, e tutta la bellezza che appartiene alla Puglia. Ugo Liberatore ci riesce in pieno facendoci emozionare con la sua arte .

    • Ugo Liberatore

      È un grande onore per me che possa essere una piacevole sorpresa…e spero di esserlo ancora…
      Un doveroso e sincero grazie…
      Ugo

  12. Rosanna Scarcella

    Ugo Liberatore…… artista che trasmette emozioni attraverso le sue pitture …..uomo di grande sensibilità e disponibilità…… Congratulazioni Ugo!!!

  13. Dante Antonaci

    Da grande appassionato di storia medievale, grande amico del compianto prof. Licinio , Ugo rappresenta nelle sue opere il suo personalissimo immaginifico medio evo con grande originalità sia di temi che di tecnica pittorica.

  14. Mara Scalera

    Ugo, grande esperto medievista, è un artista a tutto tondo. È anche musicista e uomo dalla psicologia sensibile e raffinata. Riesce sempre a dare al suo interlocutore la giusta dose di entusiasmo e di leggerezza, grazie alla sua ironia sottile e al suo umorismo mai scontato. Le sue opere sono uniche, trasportano chi le osserva nell’epoca che lui così amabilmente rappresenta.

  15. Francesca CATALANO

    Creatività, genialità , passione e curiosità verso la vita realizzate artisticamente nella pittura e nella musica. Artista e uomo di cultura un barese di cui andar fieri. Complimenti ancora Ugo e auguri per i tuoi prossimi lavori sulla nostra bellissima Terra la Puglia !!!

  16. Angelo Petruzzelli

    Ugo Liberatore; un autentico vulcano di emozioni suddivise tra Arte, Musica, Teatro…..Un onore essergli Amico.
    La sua vena artistica è sempre stata conivolgente ed appassionante. Grazie alle sue opere, autentici capolavori, è riuscito e riesce a fare avvicinare tutti ad un mondo così lontano nel tempo ma tanto vicino a noi.
    I colori e le forme utilizzate rendono ogni suo lavoro un’opera unica e non replicabile.
    Immenso Ugo…. CHAPEAU!!!!!!

  17. Vito Iacobellis

    I miei più vivi complimenti ad Ugo Liberatore. Lo conosco da sempre e non ha mai smesso di stupirmi.
    Condivido il suo amore per il Medioevo e per Federico ed ammiro l’ecletticità della sua arte. Una gran bella persona oltre che un caro amico.

  18. Le opere di Ugo ti lasciano sempre senza fiato. Riesce a portare sulla tela, o ovunque egli decida di dipingere, il suo modo di essere. Non sono semplici disegni, sono Ugo! Solo un pazzo non riconoscerebbe del genio in tutte le sue opere …

  19. Marirosa Spacciante

    Guardare i dipinti di Ugo,è come fare un salto nel medioevo, ti immergi in quei colori e in quegli ambienti e hai la sensazione di essere li a vivere quella vita!!!Grandissimo artista!!

  20. Bellissima intervista in cui si racchiude, seppur in uno spazio ridotto, la grandiosità di un Artista con la A maiuscola che produce i suoi quadri in maniera del tutto personale, come solo lui sa fare. Quadri pieni di colore e di Bellezza. Quadri da cui trapela cultura. Quadri che lasciano senza fiato anche i meno colti. Lui è Ugo Liberatore. Un piccolo GRANDE Uomo che ha talmente tante qualità artistiche che non basterebbe un’enciclopedia per spiegarle. Avanti così Ugo!! Stai raccogliendo i frutti del lavoro di una vita e ancora tanti progetti hai davanti a te! Vai!!! A tutta birra!! Sei speciale!!!

    • Grazie Alessandra, mi fa piacere che sono riuscita a rendere la grandezza dell’artista Ugo Liberatore . Spero che questa intervista sia per lui di buon auspicio per continuare a produrre nel suo meraviglioso percorso artistico.

  21. Credo che le opere di Ugo lo raffigurino in pieno.I suoi vivaci colori esaltano la sua personalità,apparentemente egocentrica,ma in realtà animo dolce e sensibile e in fondo un timido.Uomo poliedrico,tutto da scoprire….I suoi dipinti curati nei particolari;attento osservatore ed affamato di nuovo sapere,pronto a condividere con amici e conoscenti

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