giovedì, 21 Novembre, 2024 10:45:12 AM

Bari – AYSO Orchestra – Taste the Music

Dopo i successi a Broadway, l’americano George Gershwin cercò un riconoscimento nel mondo della classica con il suo sinfonismo ricco di elementi importati dal jazz e dal blues:

lo trovò innanzitutto a Parigi nel francese Maurice Ravel, suo grande estimatore. 

E proprio ai rapporti tra questi due giganti della musica, capaci di dare un sapore particolare alla musica, dal parossistico «Bolero» al poema sinfonico «Un americano a Parigi», è dedicato il concerto «Ravel&Gershwin: Taste the Music» che l’Ayso Orchestra guidata dal suo direttore principale, Teresa Satalino, ha in programma domenica 3 novembre (ore 20) nel Teatro Kursaal di Bari con sessanta giovani musicisti sul palco, ospite solista il violinista moldavo Dumitru Pocitari.

Dumitru Pocitari

Un appuntamento da buongustai della classica, declinata in diverse sfumature, tra modernismi e tendenze arcaicizzanti, ricorso ai ritmi delle danze popolari e digressioni nelle culture nomadi e nella musica extracolta.

«Abbiamo studiato una ricetta per deliziare il palato degli appassionati», spiega Satalino, che ha scelto come antipasto della serata la «Pavane pour un infante défunte» di Ravel, un foglio d’album con il quale il compositore francese mostrò una presa di distanza dall’estetica impressionistica in favore di un universo espressivo meno simbolico legato a un recupero del passato.

Teresa Satalino

«Questa pagina – spiega Satalino – scalda l’anima e invita alla contemplazione con le sue note morbide e soffici dentro un’atmosfera intima e avvolgente».

Un pizzico di pepe, con l’ingresso in scena del solista Dumitru Pocitari, verrà aggiunto al programma con una piccola deviazione rispetto al binomio Ravel-Gershwin, con l’esecuzione dell’«Havanaise» per violino e orchestra nella quale Camille Saint-Saëns utilizzò in forma di rondò il ritmo di «habanera», richiamando con note speziate la cultura creola cubana.

Ma si tornerà subito sui binari di partenza con il «sentore piccante delle culture nomadi» sgorgante dalla «Tzigane» di Ravel, omaggio al virtuosismo violinistico degli zingari magiari.

«Sarà, invece, una pietanza cotta a fuoco lento il celebre Bolero di Ravel, con il suo procedere ipnotico e l’aggiunta progressiva di diversi ingredienti, sino all’esplosione di sapori e colori nel finale», racconta Satalino, che ha previsto come dessert «An American in Paris» di Gershwin.

Un viaggio tra la cultura americana e la Parigi d’inizio Novecento, tra classica e jazz, tra temi riconoscibili e suoni onomatopeici del traffico cittadino, dal quale emergono i clacson dei taxi e altri suoni metropolitani.

Il concerto è organizzato in collaborazione con il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia e il prezioso supporto di Pirelli, EY Foundation, OVS e CLE.

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