Fin da piccoli abbiamo desiderato poter conoscere l’Isola che non c’è di Peter Pan. Un’isola che, nella nostra immaginazione, ha sempre rappresentato il luogo sicuro, dove non ci sono affanni, paure, fatica, ma solo il piacere, la gioia, la spensieratezza e, soprattutto, la leggerezza della fantasia che ci permette di volare su questa isola meravigliosa.
Roberto Petruzzelli, attore e regista, quest’anno, al termine del suo laboratorio teatrale de “I garagisti del Garage Teatro””, rivolto a signori e signore, i “garagisti”, è riuscito, ancora una volta, a creare un Progetto teatrale molto bello e divertente.
Roberto, spiegaci come nasce questo progetto.
I “garagisti” frequentano i miei corsi perché vogliono divertirsi facendo teatro. Chiaramente, si fa teatro seriamente, ma con leggerezza. Questa è sempre stata la mia visione di teatro. In fondo, non sono dei professionisti e non hanno velleità artistiche, ma si comportano come tali e si divertono a fare teatro perché questa esperienza permette loro di sviluppare la percezione del proprio corpo, della respirazione e della voce. Quest’anno, nell’ultimo periodo, hanno anche sperimentato cosa voglia dire fare seriamente cinque ore di prove. Indubbiamente, per loro è stata un’esperienza faticosa, ma allo stesso tempo importante.
Quanti sono i partecipanti del corso?
Premetto che ho sempre lavorato con gruppi di max sei persone, ritengo che lavorare con grandi gruppi sia una presa in giro. In tutto i garagisti sono circa venti: Teresa Cardone, Ornella Carlino, Anna Chiusolo, Lucia Cramarossa, Adriana Cuccovillo, Giovanna Cucinelli, Aurora Del Zotti, Tina D’Ostuni, Nietta Guastadisegni, Anna Maria Lattarulo, Gigi Mongelli, Donatella Pascazio, Agnese Pastoressa, Mariella Pastoressa, Arianna Pavia, Daniela Saliani, Rita Santamaria, Anna Schiraldi, Marcella Taurino, accompagnate dal fantastico fisarmonicista Sandro Cardascio.
Possiamo definirlo spettacolo conclusivo del corso?
Spettacolo è una parola grossa, diciamo pure una “lezione aperta” a un pubblico di amici e conoscenti, sempre in numero limitato.
Ho letto l’inizio del lavoro che sarà rappresentato, è davvero molto ironico e divertente, ce ne vuoi parlare?
Quest’anno ho scelto uno dei miei scrittori preferiti: Stefano Benni, un autore davvero geniale e formativo per il teatro. È una riduzione fatta un po’ di tempo fa da Franco Damascelli: “Stranalandia”.
Il nome è accattivante e stimola molta curiosità…
Ho distribuito monologhi a tutti, alternati a momenti corali. La scena del luogo è importante, ho evitato il solito luogo chiuso di palestre, spazi teatrali, che sono diversi da teatri o lo stesso “Garage Teatro”. Ho scelto la natura…
Che cos’è “Stranalandia”? Un’isola che non c’è?
Ehh!! (sorride divertito), non posso svelarlo completamente, è un’isola che “c’è”, a differenza di quella di Peter Pan. Un’isola dove tutto è così strano, che nulla più sembra strano. Questa è stata la genialità di Stefano Benni, un’isola piena di animali particolari, con tanti fenomeni atmosferici strani…
Dove tutto ebbe inizio al tempo dell’invenzione di Mastrolindo, dopo la scomparsa di Tiramolla e della NSU Prinz…Quando Nembo Kid ricambiò il nome in Superman…Eventi storici importantissimi…
Ecco, questo è l’inizio che fa capire il tono ironico di questo lavoro. Gli strani animali, i gorilla particolari, il maialino volante, il personaggio Osvaldo, che è l’unico abitante, unico nativo di “Stranalandia”, parla una lingua particolare. La parola Osvaldo è sinonimo di gente…In realtà ci sono metafore molto divertenti dell’essere umano…Un mondo in cui i “garagisti”, seriamente, si sono divertiti.
Bellissimo, davvero esilarante… ma parliamo del luogo dove è stata rappresentata la lezione aperta dei garagisti, un luogo che ho scoperto e che consiglio a chiunque di visitare e di trascorrere qualche ora a contatto con la natura.
Il luogo è chiamato “Sensorya”, in realtà è una serra con un palco bellissimi, dove sicuramente in futuro saranno organizzati altri eventi, l’ho scelto per poter fare un’esperienza teatrale assolutamente nuova.
Il luogo si trova a pochi chilometri da Modugno ed è gestito da Anna Posa, nostra attenta collaboratrice, che ci ospita in questo posto davvero magico: un vivaio pieno di fiori, piante e alberi.
Ho visitato “Sensorya”, è davvero un’oasi meravigliosa, in cui le ansie e gli affanni quotidiani si dissolvono. Una cornice ideale per un’isola come “Stranalandia”.
Ho assistito alle lezioni aperte e ho apprezzato l’opera di Stefano Benni, che consiglio vivamente ai lettori.
Attraverso l’ironia, la leggerezza, lo scrittore lancia dei messaggi importanti come l’accettazione del diverso, il femminicidio e la genialità di Petruzzelli è stata quella di affascinare un vasto pubblico in tre serate diverse, perché Roberto Petruzzelli, è sempre animato da un grande entusiasmo e fantasia, che permette anche ai più grandi di divertirsi e tornare bambini.
Questo è il vero spirito del teatro, fare le cose seriamente, divertendosi. E allora, ci ritroviamo tutti a… “Stranalandia”.
Patrizia Gesuita.