ARTI LIBERE© 2023 – LE RECENSIONI.
“Bellissimǝ”, il secondo album di Ambergris, quartetto di Nicolò Ricci Jazz moderno ispirato a Rossini, Debussy e Beethoven.
Durante i sette mesi di stampa del vinile di debutto dei suoi Ambergris (uscito a maggio 2022), Nicolò Ricci non è stato con le mani in mano. Suonatore instancabile e sempre a caccia di opportunità, Nicolò ha partecipato e vinto il Keep an Eye Jazz Award Contest. Ambitissimo tra i giovani talenti musicali in terra olandese, il premio ha consentito a Ricci di registrare il nuovo album, presentato alla Bimhuis di Amsterdam il 26 gennaio 2023.
L’album è intitolato “Bellissimǝ”, con l’uso dell’aggettivo al genere neutro che strizza l’occhio alla progressiva inclusività della lingua italiana. Spiega Nicolò: “Ho optato per l’uso della schwa nel titolo per renderlo un’ode alla fluidità della bellezza e per sorpassare la sua natura binaria e normativa”. “Bellissimǝ” è frutto di soli due mesi di lavoro.
“Ho iniziato a scrivere e scrivere, tutti i giorni, senza giudicare troppo il materiale prodotto” dice Nicolò. “Ho fatto qualche lezione con Reinier Baas, un compositore magnifico, originale e creativo. L’arte di Baas è molto organizzata nella sua mente, il suo processo compositivo meravigliosamente strutturato.Ho sempre ammirato la sua musica e parlare con lui del suoprocesso compositivo ha aiutato a sbloccare il mio processo creativo”.
“Ho completato sei tracce e composto altro materiale. Il fil rouge dell’album, la connessione tra le diverse tracce è rappresentata dall’influenza della musica classica. Sono stato fortemente ispirato da Mozart, Debussy e Beethoven – particolarmente dalla Sinfonia no. 7. La musica classica è quella che ascolto di più, quella che mi tocca di più, con la sua pura combinazione di melodie e armonie”.
Sorridendo, Ricci afferma di ascoltare anche tanta Italo disco. Suo padre, Paolo Ricci, è un compositore classico e faceva parte dell’Orchestra Nazionale della RAI, dove suonava il contrabbasso. “Quando ero ancora un bambino spesso mi portava alle prove. Allora non capivo quanto speciale e unica fosse quell’esperienza”
Come traduci l’ispirazione della musica classica nelle tracce per il tuo quartetto jazz?
“Penso che l’ispirazione classica sia presente nelle composizioni, che poi noi suoniamo con attitudine jazz. Con gli altri musicisti del quartetto parliamo spesso delle nostre influenze musicali, condividiamo l’un l’altro la musica che ascoltiamo e poi discutiamo sulla composizione.”
La prima traccia di “Bellissimə” è intitolata “Gioachino”, in omaggio al compositore italiano Gioachino Rossini. Dopo aver composto 34 opere tra il 1810 e il 1823, si ritirò all’apice della carriera. Nel 1855 si è trasferito a Parigi dove ha scritto “Petite Messe Solennelle” (1863) ed è morto nel 1868. “Uno straordinario compositore e una personalità stravagante. Gli piaceva molto anche il cibo. Mio padre avrebbe voluto chiamarmi Gioachino, ma alla fine mi ha chiamato come Niccolò Paganini”.
Il secondo pezzo è “Canzone Crudele” – una canzone corale, spiega Ricci, “con alcuni movimenti ispirati a Debussy”. Segue “My Plants, They Are All Dead”. Ricci sorride: “La melodia e le armonie sono ispirate a Ravel, ma la suoniamo come una canzone da discoteca. Mi piace molto. Ci sono due sintetizzatori in questa traccia, un Yamaha DX7 e un deepmind 6. Penso che sia la traccia da cuirisulta chiara la differenza tra “Bellissimə” e l’album precedente. “Bellissimə” è più veloce, più esplosivo direi”.
La quarta traccia è “Bag of Bags”. “Ad un certo punto stavo disperatamente cercando l’ispirazione. Un giorno ho ascoltato un brano di mio padre e c’era questa breve frase che a me suonava tonale, nonostante il contesto fosse di assoluta atonalità. Questo particolare ha catturato la mia attenzione e successivamente ha ispirato questa composizione. Il titolo proviene da una frase del mio coinquilino. Le persone mediterranee, come me – a differenza di quelle olandesi, per dire – hanno l’abitudine di tenere sotto al lavandino una borsa di plastica con dentro altre borse di plastica, perchè non si sa mai quando possono venire utili”.
EAN 978–90–832717–6–7 / ZR2023005
Nicolò Ricci – Sassofono
Emanuele Pellegrini – Piano/synth
Alessandro Fongaro – Contrabbasso
Sun Mi Hong – Batteria
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