sabato, 21 Dicembre, 2024 6:42:44 PM

Cagliari – L’Arte nell’era dell’Intelligenza Artificiale

di Gabriele Congiu.

L’Arte è comunemente associata alla creatività umana e alla capacità di trasformare un’idea in realtà tangibile.

Essa si manifesta attraverso una vasta gamma di forme espressive, che includono l’arte visiva (fotografia, pittura, grafica, scrittura, cinema), tattile (scultura, ceramica, tessitura) e uditive (musica), utilizzando la creatività, l’ingegno e l’immaginazione umana.

Con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale (IA), è probabile che il concetto di Arte debba essere reinterpretato e ampliato, piuttosto che sostituito, come taluni ideatori e programmatori di questa nuova tecnologia potrebbero suggerire.

Ho dedicato un capitolo all’impatto dell’Intelligenza Artificiale sull’Arte, chiamato Rinascimento Digitale: legame tra Arte e IA, nel mio libro digitale “Intelligenza Artificiale conoscere l’essenziale”.

Immagine della copertina del libro

Intelligenza Artificiale conoscere l’essenziale”

è stata realizzata usando lo strumento di IA

generativa FireFly di Adobe e rifinita in Photoshop.

Il libro digitale si trova su

www.gcedizioni.it

L’Intelligenza Artificiale, con la sua capacità di apprendimento e adattamento, sta rivoluzionando anche il mondo dell’Arte, con un impatto molto significativo.

L’arte ha sempre rispecchiato l’evoluzione della società, le cosiddette tendenze, sviluppando nuovi stili e forme di comunicazione.

Anche se siamo in una fase primordiale, non possiamo sfuggire a questa nuova ondata di funzioni tecnologiche che sicuramente influenzeranno l’arte e la trasformeranno rispetto a come l’abbiamo sempre conosciuta.

Sarebbe forse più corretto parlare di “Abilità Artificiale” invece di “Intelligenza Artificiale”, perché l’intelligenza presuppone diverse caratteristiche che un computer o un software ancora oggi non possiede, in quanto non sono senzienti, sono privi di emozioni e coscienza e su questo si potrebbe scrivere un trattato.

Per citare Platone nel suo classico aforisma “Cogito Ergo Sum”, “Penso dunque esisto”, un computer non potrebbe per ora rispecchiare questo concetto, non pensa, non ha una coscienza e tanto meno un’intelligenza, anche se in un futuro prossimo, l’obiettivo sarebbe quello di creare un’Intelligenza Artificiale Generale (AGI), che avrebbe le stesse capacità umane e, sfida ancora più fantasiosa, la creazione di una Superintelligenza Artificiale (ASI), con potenzialità superiori a quelle umane, ma che per ora non possiamo prevedere, ma solo ipotizzare.

Un elemento fondamentale, spesso trascurato dai produttori di Intelligenza Artificiale (IA), è che gli strumenti denominati Intelligenza Artificiale Generativa, capaci di generare contenuti a partire da un comando costituito da una semplice riga o paragrafo di testo, definito “Prompt”, non possono sostituire l’umanità nei lavori artistici e creativi.

Essi possono costituire validi supporti, per esempio, aiutando gli scrittori a superare il blocco creativo e fornendo spunti dopo aver posto domande ben strutturate all’IA generativa, come ChatGPT, Copilot, Gemini e Claude per citarne alcuni tra i più conosciuti.

Ad ogni modo, se l’utilizzatore di questi strumenti non è in grado di formulare una frase di senso compiuto e non conosce l’iter di creazione di un libro, sarà altrettanto incapace di valutare se il risultato fornito dal ChatBOT di turno sia corretto o meno.

Appena sono stati resi disponibili gli strumenti di Intelligenza Artificiale Generativa gli ho testati immediatamente su tutte le mie attività artistiche, che includono la creazione di testi, immagini, musica e video, come descritto nel mio libro digitale Intelligenza Artificiale: conoscere l’essenziale.

Per esempio lo strumento di Intelligenza Artificiale Generativa che ho utilizzato per creare delle immagini artistiche è stato Image Creator www.bing.com/create (che contiene Dall-E).

È uno strumento gratuito, facile da usare e per produrre un’immagine basterà semplicemente digitare un testo. Per l’immagine seguente, il cosiddetto prompt testuale usato è stato: Immagine steampunk con un pianoforte verticale con riflessi dorati. Sopra lo sgabello un gatto persiano bianco.

Interfaccia grafica di Image Creator

con evidenziato lo spazio per scrivere il testo (prompt).

Nella schermata sonopresenti le miniature laterali

di tutte le prove fatte e le quattro immagine del risultato.

Immagine selezionata tra le quattro ottenute.

Essendo quadrata, le parti laterali sono state ricostruite automaticamente

usando una funzione di IA di Photoshop

chiamata Riempimento generativo.

Esistono altri diversi strumenti di Intelligenza Artificiale Generativa molto validi per generare immagini, alcuni dei più utilizzati sono Midjourne, Leonardo, OpenArt e Firefly.

Chiunque può cimentarsi nella creazione di immagini, ma il problema risiede nel fatto che ad ogni iterazione, anche utilizzando lo stesso prompt, il risultato sarà sempre differente.

Possiamo considerare l’uso di uno strumento di intelligenza artificiale per generare immagini come una forma d’arte?

Certamente, ma ci troviamo di fronte anche al grande dilemma della paternità dell’opera e al ruolo dell’autore.

In questo caso, mancano gli elementi di manualità diretta, come la capacità di concepire un’idea e realizzarla attraverso le nostre mani, che possono intervenire anche per modificare singole parti.

La vera creatività artistica umana comporta spesso una profonda espressione emotiva, narrazione, significati simbolici e una visione unica che l’IA fatica ancora a replicare in modo autentico.

È certo che creare immagini con l’ausilio di un’intelligenza artificiale tramite l’uso di una semplice domanda testuale è analogo a chiedere a un artista di creare un quadro su commissione.

Quindi, più che definirsi artisti, coloro che utilizzano l’IA generativa possono essere considerati committenti, a meno che non siano veri artisti e sfruttino l’IA generativa per avere maggiori spunti realizzativi o al massimo per affiancarla.

Lo stesso ragionamento può essere esteso alla generazione di testi, musica e video. ChatGPT, uno strumento di intelligenza artificiale generativa text-to-text e dalla versione 4 anche text-to-image, è in grado di creare un libro partendo da una serie di input.

Sebbene si possa ottenere un risultato soddisfacente, non si diventa automaticamente degli scrittori, poiché la scrittura, e soprattutto la creazione di un libro, richiede una serie di competenze specifiche, tecniche di scrittura, soprattutto l’arte di raccontare in modo persuasivo e coinvolgente, definito lo storytelling, diversi livelli di immaginazione, sottili emozioni umane e comprensione contestuale che ancora l’IA non padroneggia pienamente.

Queste competenze sono essenziali in primis per dare vita a un’opera letteraria e, in secondo luogo, per verificare l’accuratezza e la correttezza di un testo prodotto da un’intelligenza artificiale.

Inoltre, se parliamo d’Arte, non possiamo trascurare la musica, considerata una forma di espressione artistica elevata e citata da diversi filosofi.

Come affermato da alcuni, “La musica è la regina delle arti; tutte le arti tendono alla musica”.

La musica non può essere ridotta solo al prodotto finale di un’elaborazione informatica, nonostante l’IA generativa che produce musica nota come text-to-music, sia in grado di produrla rapidamente e facilmente.

Questa capacità, che lascia stupefatti anche coloro che dedicano una vita allo studio della composizione musicale, dimostra l’importanza e la profondità intrinseca di questo linguaggio universale.

Per renderci conto del livello che alcuni strumenti di IA generativa hanno raggiunto nella musica possiamo usare lo strumento UDIO, e per produrre una canzone, basterà collegarsi al sito www.udio.com, scrivere cosa vogliamo ottenere e cliccare sul tasto Create.

Per esempio ho scritto: “A song about music blues with piano and male voice” (una canzone con uno stile blues con pianofote e voce maschile) e cliccato sul tasto Create.

Interfaccia grafica di Udio, ancora in versione beta,

con evidenziato lo spazio per scrivere il testo (prompt),

il tasto Create e il risultato del brano intitolato

Ivory Soul Serenade.

Dopo circa 2 minuti di elaborazione ho ottenuto un brano di circa 30 secondi, che può essere ulteriormente sviluppato, aggiungendo altri 30 secondi cliccando nel tasto Extend; ecco il risultato cliccando nel seguente link:

https://www.udio.com/songs/qkpJWsKZh7RhmR4fWNC6ZU

In sintesi, mentre l’IA sta diventando uno strumento creativo potente in tutti i campi, le capacità innate degli esseri umani di esprimere emozioni profonde, creatività senza vincoli e padronanza di materiali fisici rendono gran parte dell’autenticità artistica ancora un dominio prevalentemente umano, almeno per il momento.

Gabriele Congiu

L’Arte non sarà sostituita completamente da una macchina con Intelligenza Artificiale per il semplice fatto che l’artista sfrutta diverse caratteristiche umane singolari come l’uso di un cervello biologico, la capacità neuroplastica, l’apprendimento sensorimotorio di ciò che ci circonda, l’analisi delle esperienze vissute nel tempo, l’imprevedibilità nella capacità di riflessione, la presenza di un’anima che ancora oggi non si riesce a dare una definizione precisa e definitiva, e soprattutto, replicabile artificialmente.

L’essere umano più ambizioso deve mettersi in testa che non può gestire tutto il creato, sostituirsi a Dio, e come metaforicamente definire che un figlio insegna al proprio padre come fare i figli.

Fino a quando il concetto di Arte sarà legato alle caratteristiche univoche dell’essere umano, quindi antropocentrica, l’arte manterrà quel significato che l’ha contraddistinta fino ai giorni nostri.

Se le macchine dovessero prendere il sopravvento, sarebbe necessario riscrivere una nuova storia dell’arte, creare nuove terminologie e discutere di nuovi esseri che di umano avranno solo, forse, delle parvenze.

Gabriele Congiu.

 

 

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