di Anna Landolfi.
Non c’è fine alle emozioni. Sono parte dei sentimenti che ognuno di noi ha nel proprio animo. Emozionarsi è umano. Diffido da coloro i quali dimostrano una sicurezza del sè, controllando lo stato emotivo e dominando il proprio “io”. Ammetto che è un notevole dispendio di energia. Il self-control ha bisogno di un notevole fabbisogno di energie per “soffocare” l’istinto innato degli essere umani. Forse, essendo in cima alla catena evolutiva degli esseri viventi e quindi dotati di “ragione”, sopprimiamo il nostro impulso naturale all’emozione. Dimostriamo di essere capaci di farci luccicare gli occhi e sobbalzare il cuore! Un uomo senza cuore è un uomo senza amore. Facciamolo palpitare…
Altre due opere di due poetesse ormai ospiti della rubrica “Poesie…non di autore”. Ai nostri lettori, il piacere di questo ascolto con le voci di Raffaella Pollidoro e Anna Pibiri, interpreti delle poeie delle autrici Marialuigia Melis e Nicoletta Bandino. L’audio-visivo è a cura della redazione.
MariaLuigia Melis
Pescatore.
Pescatore, per te che ami il mare
Come me che stai sulla riva
Ore e ore ad aspettare
Dal mare quel piccolo segnale
Che quasi certamente arriverà.
E mentre sei li che aspetti
A lui racconti piano, piano
I tuoi segreti,
Gelosamente lui se li terrà.
E liberi i pensieri,
Quelli belli
Vanno in riva come dolci onde,
E i tormentosi si schiantan nelle rocce
Alleggerendo l’animo tuo triste
Tornando dentro
Come il piatto mare.
Rientrando verso casa,
Sei contento
e sai che non è stato vano.
Dando uno sguardo al tuo pescato,
Lo immagini fumante già nel piatto,
E l’acquolina in bocca già ti sale.
Quando arrivi a casa,
Incuriositi vogliono vedere tutti il tuo pescato
E tu orgogliosamente l’hai mostrato.
Ti rendi conto che è li,
Che tu vuoi stare
Tra le persone che ti vogliono bene.
Ancora dimostra, Marialuigia Melis, la semplicità delle genti umili. Silenziose figure legate da sempre alle proprie origini natìe. La vita difficile di uomini che varcano i mari, accettando da esso, i frutti donati. Scorrono vite abbracciate al mare, uomini figli del mare, uomini il cui vissuto è sintesi della semplicità di vite vissute.
Nicoletta Bandino
Ode a Cagliari.
Oh mia amata città,
Che di profumo di mare sai,
Sai di antiche storie incantate,
dalle mura e castelli raccontate,
Dal monte Urpinu scorci di mare,
Sai di mirto e macchie mediterranee.
Oh! Mia amata città,
Che dall’ alto del tuo bastione vedi orizzonti, navi e persone.
Ode a te amata Bonaria, che dal tuo colle rivolto al mare,
a tutti i sardi porgi il tuo amore.
Ode a te dai mille volti,
Dagli anfiteatri ed antichi borghi,
dalla Sella del Diavolo al lungomare,
Sai di popolo che sa amare.
Tu per le genti sei terra incantata,
Ode a te, Cagliari amata.
Di terra lontana, l’autrice, nostalgica, dedica alla sua amata città di origine, le sue parole. Si percepisce l’amore provato, intuendo quanto lontana ella sia. Tante le ragioni che ci portano via dalla nostra terra, dalle nostre città. Passa il tempo ma la memoria, intrisa di ricordi, mai smette di riportarci ad essa. Emoziona questa ode, dimostra a tutti che non bastano i confini a separarci dalle nostre origini.
Anna Landolfi.
Si ringraziano:
Anna Pibiri, attrice e regista della Compagnia Teatrale “Is amigas” di Selargius;
Raffaella Pollidoro, libera interprete del Circolo delle Arti Letterarie di Bari;
Nicola Agus, musicista, interprete, compositore di Cagliari.
Ph. del video “Pescatore” di Elylam, Bari.
https://www.latestata.info/rubriche/interviste/notizie/le-luci-della-ribalta-anna-pibiri-e-is-amigas
https://artilibere.info/is-amigas-un-teatro-di-donne-fatto-da-donne-di-anna-landolfi/
http://www.nicolaagus.altervista.org/about—nicola-agus—musicista–compositore.html
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In copertina: Giuseppe Mantanari (1889-1976).